Il commissario Croce “sfiducia” il ragioniere generale Coglitore

Il commissario Croce “sfiducia” il ragioniere generale Coglitore

Danila La Torre

Il commissario Croce “sfiducia” il ragioniere generale Coglitore

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lunedì 18 Marzo 2013 - 15:57

L’ex procuratore capo ha firmato una determina “di fuoco”, con cui contesta espressamente il modus operandi del dirigente comunale. Che non incassa ma gli risponde per le rime

Mentre fuori da Palazzo Zanca impazza la campagna elettorale, con i partiti impegnati a definire le strategie ed a scegliere i nomi dei generali che dovranno guidare le truppe alla conquista del “castello” comunale, dentro il palazzo, a tenere banco è la perdurante e grave crisi economico-finanziaria. Che genera preoccupazione ma anche duelli a suon di carte bollate . A scambiarsi reciproci colpi di sciabola sono il commissario straordinario Luigi Croce ed il ragioniere generale Ferdinando Coglitore: il primo ha firmato una determina “di fuoco”, che – di fatto – sfiducia il dirigente dell’area economica, il quale- però – non incassa ma risponde per le rime.

A far scoppiare la scintilla, tutt’altro che amorosa , tra i due è stata l’esecuzione da parte della Ragioneria generale «di pagamenti per oltre 40 milioni di euro facendo ricorso all’anticipazione di Tesoreria, senza preventiva informativa al Commissario straordinario» . Così scrive testualmente Croce, che bacchetta Coglitore e gli ricorda tre passaggi fondamentali , di cui -secondo il commissario – il dirigente non ha tenuto conto nel suo modus operandi: il primo è che «con determina commissariale del 2 ottobre 2012 sono stati bloccati “con decorrenza immediata tutti i mandati di pagamento non riguardanti i servizi essenziali, o comunque, che non determinassero danni erariali per il Comune di Messina nonché il pagamento delle indennità di risultato per i dirigenti»; il secondo è che «con la stessa determina si disponeva che ogni pagamento dovesse essere preventivamente sottoposto al commissario straordinario»; ed il terzo che «la determina in questione non è mai stata revocata e che la stessa non risulta essere stata correttamente rispettata ».

I tre punti salienti appena evidenziati hanno indotto Croce ad emanare la Determina commissariale n.27 del 14 marzo 2013 , con la quale il commissario conferma in ogni sua parte la determina 102 del 2 ottobre scorso, «estendendo l’obbligo di preventiva informativa alla struttura commissariale anche degli impegni di spesa»; e dà mandato «all’Area Economico- Finanziaria di trasmettere distinta analitica dei mandati emessi e trasmessi in Tesoreria dal primo gennaio 2013 alla data odierna e distinta dai mandati emessi e non trasmessi alla data odierna».

La risposta del ragioniere generale non ha tardato ad arrivare ed è pungente tanto quanto l’atto firmato dal commissario straordinario. Innanzitutto Coglitore confuta il dato di 40 milioni di euro fornito da Croce, chiarendo che «l’anticipazione di tesoreria utilizzata alla data della determina (14 marzo 2013 ndr) è di euro 20.329.063,32, a cui vanno aggiunti euro 4.531.318,72, risultanti alla chiusura dell’esercizio 2012». Per dimostrare che i numeri forniti dal commissario non quadrano, il ragioniere generale puntualizza, inoltre, che i mandati emessi e trasmessi alla tesoreria comunale dal primo gennaio al 14 marzo 2013 hanno un importo totale di quasi 64 milioni di euro e quelli emessi e non trasmessi ammontano a quasi 2,7 milioni di euro.

In merito poi all’ obiezione per la quale, a detta di Croce, Coglitore non avrebbe rispettato quanto previsto dalla determina del 2 ottobre 2012 e non avrebbe reso partecipe il commissario delle azioni di pagamento – il dirigente spiega di aver informato «con periodicità giornaliera la S.S. sui pagamenti da effettuare, data la carenza di liquidità. Dal primo gennaio del corrente anno, con il ripristino dell’anticipazione di tesoreria, concordandolo con la S.S, sono state sbloccate molte liquidazioni dell’ultimo trimestre 2012». Il ragioniere generale fa, inoltre, rilevare che «i mandati emessi non possono essere bloccati» e invita il commissario Croce a fare in modo che «le liquidazioni non pervengano direttamente all’area Economico Finanziaria», ma vengano «acquisite e valutate direttamente dalla struttura commissariale così come avviene per i provvedimenti che impegnano spese».

Tanto basta per affermare con certezza che tra il reggente di Palazzo Zanca e il Ragioniere generale non solo non corre buon sangue, ma non c’è neanche quel minimo di fiducia che dovrebbe esistere tra chi è a capo di un’amministrazione e chi “maneggia”, per conto di quell’amministrazione, denaro pubblico. Il prossimo sindaco di Messina, oltre a governare una situazione economica disastrosa, dovrà probabilmente avere anche la capacità di ricucire o forse di ricostruire da zero un rapporto fiduciario con il braccio operativo della macchina ammnistrativa, costituito dai dirigenti. (Danila La Torre)

26 commenti

  1. In questo modo è affondata Messina. Ma possibile mai che solo Croce si è accorto che il problema è dentro il palazzo?

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  2. ma questi dirigenti non dovrebbero essere messi alla porta???

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  3. CHE SENSO HA CHE I DIRIGENTI SIANO DI NOMINA DIRETTA DA PARTE DEL SINDACO? CHE SENSO HA CHE I REVISORI DEI CONTI SIANO DI NOMINA POLITICA? CHE SENSO HA CHE IL CAPO DI GABINETTO SIA DI NOMINA DEL SINDACO? CHE SENSO HA CHE IL SEGRETARIO COMUNALE VENGA SCELTO SU SEGNALAZIONE DEL SINDACO ? CHE SENSO HA CHE IL DIFENSORE CIVICO SIA DI NOMINA CONSILIARE ? CHE SENSO HA CHE ABBIANO ELIMINATO TUTTI GLI ORGANI DI CONTROLLO PREVENTIVO DEGLI ENTI PUBBLICI?

    HA UN SENSO ??!!

    CERTO CHE CE L’HA !!!

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  4. Signor Commissario, ci vuole un atto di coraggio, rimuovere dall’incarico “fiduciario” affidato dall’ex sindaco Buzzanca, il ragioniere Coglitore, come ha fatto per il dirigente dell’ufficio tributi.

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  5. Meglio tardi che mai.

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  6. e i fondi dell’ecopass che sembrerebbero utilizzati per tappari i buchi di bilancio e non quelli delle strade?!?!
    redazione andate a verificare anche questa vergogna!!!

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  7. francotomasello 19 Marzo 2013 06:58

    meglio che si dimetta.
    francotomasello

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  8. montalbanosono 19 Marzo 2013 07:35

    COGLITORE E’ SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG la gente deve capire che al comune di messina non comandanoi politici ma i DIRIGENTI

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  9. ROBERTO TOMMASO 19 Marzo 2013 07:41

    ………………..ma codesto signore, visto che è così bravo (?), perchè non si candida a primo cittadino???????????

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  10. ART.21 COSTITUZIONE libertà di pensiero.ART.1 COSTITUZIONE diritto al lavoro. Scrissi sulle consistenti ANTICIPAZIONI DI CASSA di palazzo Zanca, e dello stretto legame, che abbiano con la fase di ACCERTAMENTO di gestione dell’ENTRATA, mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene: VERIFICATA LA RAGIONE DEL CREDITO * LA SUSSISTENZA DI UN IDONEO TITOLO GIURIDICO *
    INDIVIDUATO IL DEBITORE * QUANTIFICATA LA SOMMA DA INCASSARE * e soprattutto FISSATA LA RELATIVA SCADENZA. Mi tocca fare, ancora una volta, il Consigliere Comunale della commissione Politiche Finanziarie, proponendovi il link seguente, cioè l’andamento della RISORSA 680/00, cioè le ANTICIPAZIONI DI CASSA, dal bilincio di previsione 2008 al 2012, compreso il bilincio pluriennale 2012-2014. Non ho la necessità di commentare il link, si commenta da solo, anche la casalinga, alle prese con il suo bilancio familiare, ne percepirà le forti incongruenze, faccio solo la stessa considerazione di qualche mese or sono, PALAZZO ZANCA, UN PARADISO IN TERRA PER IL TESORIERE.
    http://img585.imageshack.us/img585/3148/anticipazionicassa.png
    Avrebbe fatto meglio a dimettersi il ragioniere generale, compreso il suo braccio destro, sarebbe stato meglio per tutti.

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  11. Piena e convinta solidarietà ad una persona brava onesta e perbene come Nando Coglitore.

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  12. Io non capisco una cosa…ma sti soldi che il sig coglitore ha anticipato…unni i pigghiò?? e soprattutto..in un periodi di crisi come questa per il comune di messina era necessario fare un pagamento del genere invece di posticiparlo a quando i tempi fossero stati più rosei? per qualcosa la malignitudine mi risponde che essendo il sig. ragioniere comunque un dirigente…

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  13. Piena e convinta soliderietà ad una persona brava ed onesta come Luigi Croce.
    Chiedo a Mariedit se spiega anche ai profani,come me, che significano ‘sti numeri per noi strampalati e cosi diversi tra accertamneti e previsioni.

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  14. Adesso tutti mi diranno che vado controcorrente non condividendo nessuno,dico nessuno,dei commenti che mi precedono.OGNUNO DEVE ASSUMERSI LE RESPONSABILITA’PIENE,SIA PENALI CHE CONTABILI,DEL PROPRIO AGIRE NELL’ESSERCIZIO DELLE PROPRIE FUNZIONI PERO’ CERCHIAMO DI NON FARE COMMISTIONI FRA INDIRIZZO POLITICO E GESTIONE(RISERVATA AL DIRIGENTE).E’ ALTAMENTE SCORRETTO CHE IL COMMISSARIO CROCE(CONSIGLIATO DA CHI?)VENGA INFORMATO SU TUTTI I MANDATI EMESSI DAL RAGIONIERE GENERALE(SI CHIAMI COGLITORE O PINCO PALLINO E’ LO STESSO!)SOTTRAENDO A QUEST’ULTIMO L’ESERCIZIO GESTIONALE DELLA COSA PUBBLICA! COGLITORE SE SBAGLIA PAGHERA’ MA QUELLO CHE SI STA COMMETTENDO NEI CONFRONTI DEI DIRIGENT E’ UN VERO E PROPRIO ABUSO!

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  15. Non sarei intervenuto se non avessi letto i commenti di avalon e di Mariedit che mi hanno stimolato a darvi il mio pensiero. Andiamo per ordine. Avalon si pone alcuni interrogatici alla domanda ” Che senso ha”. Io lo informo che tutto ha avuto origine nel lontano 1997 quando un Ministro della Repubblica di nome Bassanini fece approvare una legge di riforma della pubblica amministrazione che porta il suo nome che non solo abolì i controlli susseguenti degli atti della pubblica amministrazione, ma con uno stratagemma diabolico fece si che i dirigenti perdessero la loro autonomia gestionale vincolandoli al potere politico. Infatti dal 1997 il rapporto fra il sindaco o presidente della provincia e gli apici dei settori amministrativi (Vice Segretario Generale), tecnici (Ingegnere Capo) e finanziari (Ragioniere Generale) non si basano sulla reciproca indipendenza degli atti che, ciascuno, nella sfera delle proprie attribuzioni, fosse chiamato a svolgere, ma su di un rapporto fiduciario che, qualora non dovesse più esistere, avrebbe posto il dirigente, e non il Sindaco, ad eventuali sanzioni come ad un possibile trasferimento per la direzione di altri settori della pubblica Amministrazione. Per dirla in termini più semplice il dirigente è il “factotum” del Sindaco, ne subisce le angherie poiché. se sbaglia, viene sfiduciato ed allontanato dal posto che ricopre per essere assegnato ad un servitore più.. Questo è il risultato della riforma Bassanini che ha conferito più poteri ai politici e minori attività di controllo agli atti degli enti locali. Sono passati quasi 15 anno dalla riforma Bassanini ed i risultati sono eloquenti. Caro mariedit, siamo alla fine della nostra novella. Ma la cosa che mi sembra più strana è quella che mentre la nostra navicella comunale è quasi affondata, una innumerevole schiera di capitani intendono salire a bordo per salvarla, Ma già si è ha conoscenza che quasi tutti, sebbene brave persone, sono provi di patente che li abilita neanche alla navigazione entro i sei miglia dalla costa. Siamo persi e con noi è persa la nostra città. Adesso leggiamo che il dr. Croce ha sfiduciato il ragioniere generale del Comune di Messina. Lo ritengo che questo atteggiamento non gli viene riconosciuto da alcuna norma legislative dato che qualora il ragioniere generale ha sbagliato deve essere rimosso e consentire sa questi di difendere il suoi operato nelle sedi opportune. In caso contrario che stia zitto e pensi alle promesse non mantenute come quei 40 milioni dalla regione che sono rimasti, allo stato di un sogno e che bene ha fatto il ragioniere generale non ritenerli accertati in sede di chiusura dell’esercizio 2012. .

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  16. ma che bello sarebbe il rimpasto dei dirigenti oppure una bella tabula rasa?

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  17. Xresoru,sarà onesto e bravo ma in quanto a capacità professionali mi sa tanto che vengono dalle scuole serali.

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  18. come al solito il dott. Saya e’ampiamente esauriente ed esaustivo. come lui osserva ora, ma lo ha fatto anche in tempi lontani e sempre con la stessa forza, il rapporto tra responsabili dei settori e sindaco e’ fiduciario con i primi che sono in qulche modo “costretti”, ma e’ anche bene dire che in virtu’ della loro accondiscenza hanno mano libera in tutta una serie di fatti. questo ha di fatto reso difficile l’amministrere e farlo in nome e per conto della colletivita’.
    molti si domandano cosa e chi deve proteggere croce, considerato il fatto che si e’ trincerato dentro il palazzo ben sigillato e poco incline al confronto.
    ad esempio, anche noi chiediamo dove sono i famosi 40 milioni, e non solo per capire davvero e fino in fondo la verita’ sulla situazione della cassa comunale, ma per comrpednere se ancora una volta non siamo rpeda abita del governatore di turno che di promesse “marinare” ci sembra campione

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  19. In parole povere il Dott. Saja dimostra di essere d’accordo con me. Croce ha sbagliato perché non poteva sfiduciare il RAGIONIERE GENERALE se non seguendo la procedura dettata dalle norme sulla dirigenza degli ee.ll. nonché da Bassanini che, con la sua legge, ha sancito la divisione dei compiti tra organo politico e organo di gestione.Se il Ragioniere GENERALE ha sbagliato lo rimuova e gli affidi un altro incarico con i metodi procedurali previsti.IL Ragioniere Generale si difenderà e smonterà questa illegittima invasione di campo. MARIEDIT,cosa ne pensi? Il comportamento del Commissario è lineare?

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  20. ART.21 COSTITUZIONE libertà di pensiero.ART.1 COSTITUZIONE diritto al lavoro e popolo sovrano.Condivido parola per parola il commento di SAYA,infatti,caro LUCCIO,mariedit ha sempre invitato il ragioniere generale alle dimissioni volontarie,mai Luigi Croce a sollevarlo dall’incarico,anche perchè non risulta a nessuno,che al responsabile del servizio finanziario,preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa,avanzate dai vari servizi,da iscriversi nel bilancio annuale o pluriennale,e,inoltre,alla verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese, SIA MAI STATO MOSSO,rispetto a queste competenze,fissate dalla normativa vigente,ALCUN RILIEVO FORMALE da parte del Commissario.Dopo aver invitato GIOVANNI ME a chiedere conto delle cifre, anche ai Consiglieri Comunali della commissione POLITICHE FINANZIARIE,gli dico che nella sua domanda, sti numeri strampalati, c’è la risposta. Per leggere meglio,sti numeri strampalati,parliamo della RISORSA 680/00,ANTICIPAZIONE DI CASSA, è l’UNITA’ ELEMENTARE, riferita alle ENTRATE, dunque l’elemento cui ascrivere le entrate in fase previsionale e gli accertamenti durante la gestione. In generale per ciascuna RISORSA bisogna indicare nel bilancio di previsione a)l’ammontare degli accertamenti che risultano dall’ultimo rendiconto approvato, b)la previsione aggiornata degli accertamenti relativi all’esercizio in corso, c)l’ammontare delle entrate che si preveda di accertare nell’esercizio cui il bilancio si riferisce. Prendo ad esempio il bilancio di previsione 2012, vedi link http://img145.imageshack.us/img145/2255/anticipazionicassa1.png Notate che le colonne sono 8. Gli accertamenti dell’ultimo esercizio chiuso,col.3, sono quelli del 2010, desumibili dall’ultimo consuntivo approvato. Le previsioni definitive esercizio in corso,col.4, sono gli accertamenti del 2011, aggiornati alla data di approvazione del 2012. Le variazioni di competenza,col.5 e col.6, sono rilevate rispetto alle previsioni esercizio in corso, infine le somme risultanti,col.7, sono lo stanziamento definitivo di competenza per l’esercizio cui il bilancio di previsione di riferisce, sono pari alla somma algebriva delle tre colonne (col.4)+(col.5)-(col.6)= col.7. La col.8 serve per eventuali annotazioni,il codice PEG per esempio. Adesso, di sti numeri strampalati,come li chiama ironicamente GIOVANNI ME,sapete tutto.

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  21. Il caro ragioniere generale era perfettamente a conoscenza del disastro del Comune e continuava a fare ++++al sindaco. Poichè chi siede nelle poltrone ci resta attacato, il caro Coglitore qualsiasi cosa fosse successa non si stacca dalla poltrona.

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  22. ART.21 COSTITUZIONE.ART.1 COSTITUZIONE.L’utilizzo delle ANTICIPAZIONI di CASSA è una soluzione di breve periodo, serve a superare momentanee situazioni di insufficiente liquidità e, non quale fonte sistematica di finanziamento, peraltro onerosa, infatti, dà luogo ad un costo corrispondente all’interesse sulle somme anticipate, da pagare all’istituto bancario TESORIERE. Il RIPETUTO UTILIZZO DELL’ANTICIPAZIONE di TESORERIA,insieme al disequilibrio consolidato della parte corrente di bilancio e alle anomale modalità di gestione dei servizi per conto di terzi, rientrano tra gli indicatori, che denotano situazioni di squilibrio finanziario. Ad avviso di tutti, compresa la Corte dei Conti, consistenti anticipazioni sono senz’altro una violazione del principio di sana gestione finanziaria, in quanto vera e propria anticamera dell’illiquidità e, quindi, dell’insolvenza, nei confronti della quale il Comune doveva e deve porre ogni azione precauzionale e di contrasto. L’anticipazione di tesoreria è una vera e propria forma di contrazione di debito a breve, tale operazione, prolungata nel tempo, modella, in malo modo, un comportamento difforme da una sana e prudente gestione finanziaria, e, come nel nostro caso, per l’assenza del presupposto della temporaneità del deficit di cassa, potrebbe costituire una violazione della regola di destinazione dell’indebitamento alle spese di investimento. Inoltre, l’utilizzo di risorse derivanti da indebitamento, per far fronte alle spese di parte corrente, è vietato, ricordo che qualora gli enti territoriali ricorrano all’indebitamento per finanziare spese diverse da quelle d’investimento, lo dice la Costituzione, i relativi atti e contratti sono nulli. La Corte dei Conti può irrogare agli amministratori, che hanno assunto la relativa delibera, la condanna ad una sanzione pecuniaria. Probabilmente, Luigi Croce, tenta disperatamente di garantire gli effettivi equilibri del bilancio di COMPETENZA, il cui mantenimento è finalizzato in definitiva a garantire gli equilibri di cassa.
    Sarà un bel problema per il prossimo Sindaco.

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  23. La ringrazio MERIEDIT per la sua cortesia. Nella vita io “mangio”numeri per altra finalità dalla ragioneria, e pertanto, non capisco bene. Certe voci di impegno di spesa mi sembrano ripetute presso diverse aree e mi sembrano elefantiache, tipo spese telefoniche oltre 900.000 euro. Comunque cosi per tentare di capire: la voce da Lei indicata 680/00, “anticipazione di cassa” a parte il fatto che è ripetuta ogni anno, ed è ovvio che non sembra una gestione “sana” anche a chi non è del mestiere, ma, ripeto solo per capire: nel P.E.G. 2011 è indicata come entrata: previsione 58milioni , impegno 193 milioni( sbagghiarono!); pagamento 156 milioni. Poi come uscita voce 23799 00 – anticipazione di cassa, trovo la stessa somma impegnata 193 milioni ; poi pagamento 156 milioni; residuo 36 milioni. Per me vuol dire : entrate : prevedevo che mi occorresse un’ anticipo di cassa di 58 milioni; previsione definitiva 58 milioni; poi me ne sono serviti, accertamento e riscossione, invece, 193; uscite: ne prevedevo 58; ne ho impegnate,invece, in uscita 193; ne ho pagato 153, con residuo , che poi ho potuto non spendere, della cifra, chiesta come anticipo 36.823.088. Cifra quindi che ho chiesto come anticipo di cassa, ma che non ho speso nel 2011. Bohh! E gli interessi sugli anticipi di cassa dove li trovo? La ringrazio se vorrà chiarirmi meglio il tutto ed in generale il funzionamento, per non addetti, del Comune: sulla base di cosa si redige il bilancio preventivo? Su quanto ogni dirigente ha speso nell’ anno precedente? Chi spende di piu’ , incassa di piu’ ? Grazie ancora MERIEDIT.

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  24. ART.21 COSTITUZIONE libertà di pensiero. ART.1 COSTITUZIONE diritto al lavoro e popolo sovrano. ART.9 COSTITUZIONE tutela patrimonio artistico( Testa che fischia, è pure il nostro TEATRO. Naturalmente la frase è per i politici nostrani). Caro GIOVANNI ME, sarebbe ora, che i Consiglieri Comunali della commissione POLITICHE FINANZIARIE di palazzo Zanca diano le informazioni ai messinesi, immagino la tua risposta, campa cavallo che l’erba cresce. Ti do le indicazioni richieste. Nel bilancio preventivo, le anticipazioni di tesoreria sono assegnate, quelle ricevute, nelle ENTRATE, al TITOLO 5, entrate derivanti da accensione di prestiti, CATEGORIA 1, anticipazioni di cassa;
    quelle restituite, nelle SPESE, al TITOLO 3, spese per rimborso di prestiti, INTERVENTO 1 – rimborso per anticipazioni di cassa. Gli INTERESSI PASSIVI corrisposti per l’anticipazione di tesoreria sono collocati nel TITOLO 1, SPESE CORRENTI, INTERVENTO 06, interessi passivi e oneri finanziari diversi. Credo di aver pubblicato dei link, di cui ho perso il conto. CIAO e BUONA GIORNATA.

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  25. Il ruffiano di turno…

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  26. Interessi: €1.621.431. Si sarebbe potuto dare uno stipendio a 100 famiglie. Grazie. Sul Bilancio preventivo del Comune? Come viene predisposto? In base alle spese dell’ anno precedente? Quali altri criteri sono applicabili? Confronto con comuni piu’ virtuosi?

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