Consuntivo 2013. Nuova mazzata della Corte dei Conti: spese ancora bloccate

Consuntivo 2013. Nuova mazzata della Corte dei Conti: spese ancora bloccate

Danila La Torre

Consuntivo 2013. Nuova mazzata della Corte dei Conti: spese ancora bloccate

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martedì 23 Giugno 2015 - 11:45

La magistratura contabile parla di «palese ed incontrovertibile condizione di crisi strutturale dell'ente». In allegato la delibera integrale notificata al Comune

Sul consuntivo 2013, arriva una nuova mazzata dalla Corte dei Conti, che conferma il blocco delle spese già disposto con delibera n.58 relativa al bilancio consuntivo 2012. Nonstante le rassicurazioni fornite dall’ammnistrazione Accorinti in occasione dell’udienza svoltasi lo scorso 14 maggio, la magistratura contabile ha confermato, in gran parte, le criticità rilevate nel rendiconto .

La delibera 202 è già stata notificata al Comune e ha riaccesso la spia rossa sui conti comunali.

Ecco la parte finale e “sanzionatoria” della lunga e dettagliata relazione della Corte dei conti (VEDI VERSIONE INTEGRALE IN ALLEGATO):

La Sezione, pur prendendo atto dell'asserzione dell'ente circa l'incipiente miglioramento di taluni indici finanziari – ciò che formerà oggetto del controllo finanziario sul rendiconto 2014 – deve, in definitiva, rilevare come l'esito del presente controllo confermi i principali profili di squilibrio strutturale e di criticità evidenziate già in precedenti pronunce della Sezione, per fronteggiare le quali è stato necessario ricorrere, quale strumento di risanamento strutturale pluriennale, all'istituto peculiare di cui all'art. 243 bis del TUEL.

Deve altresì, ribadire come la palese ed incontrovertibile condizione di crisi strutturale dell'ente imporrebbe la massima tempestività e certezza in ordine allo strumento ed alle misure di risanamento da avviare, oltre all'immediata adozione da parte dell'ente di ulteriori misure correttive minime di salvaguardia del bilancio e delle stesse possibilità di risanamento nonché a garanzia dei servizi essenziali per la collettività, in uno con il rigoroso e costante monitoraggio degli equilibri fondamentali di bilancio che tengano conto necessariamente dei riflessi negativi derivanti dalle gestioni esterne e dallo stato di deterioramento dei conti degli organismi partecipati.

Resta salva, pur tenuto conto delle risultanze del presente controllo, ogni altra valutazioni sull'evoluzione dei fattori di criticità e sullo stato di crisi finanziaria dell'ente oggetto di separato apprezzamento della Sezione ai diversi fini del giudizio su ammissibilità, congruità e sostenibilità del piano di riequilibrio ex art. 243 quater del TUEL.

P. Q. M.

accerta la presenza, nei termini evidenziati, dei sopra menzionati profili di criticità con riferimento ai motivi di deferimento ad eccezione del punto 12, integralmente, del punto 5, limitatamente alla lett. a), del punto 8, limitatamente alla lett. c), e, solo in parte, di quelli riportati ai punti 2, 6, 7, 11 e 13, salva ogni altra osservazione per i rimanenti punti.

In ordine all'adozione delle necessarie misure correttive e alla valutazione della loro idoneità, preso atto dell'attivazione della procedura di cui all'art. 243 bis del TUEL e dell'attuale pendenza della relativa istruttoria:

– dispone, quale misura interdittiva e inibitoria, il divieto di effettuare spese per servizi non espressamente previsti per legge secondo le previsioni del TUEL' sopra

richiamate sino al concorrere dell'effettivo disavanzo e dei debiti non ancora finanziati in applicazione art. 188, comma 1 quater, del TUEL (già recata dall'alt. 191, comma 5, del TUEL);

rinvia ogni altra misura e le determinazioni di competenza alla pronuncia conclusiva rimessa alia Sezione sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale ex art. 243 quater, comma 3, del T.U.E.L., riservandosi l'esame dei contenuti del medesimo piano e della situazione finanziaria aggiornata dell'ente all'esito dell'istruttoria da parte della competente Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali presso il Ministero dell'Interno, secondo i termini e le scansioni procedurali previste dal TUEL.

ORDINA

che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente pronuncia sia comunicata al Consiglio comunale – per il tramite del suo Presidente – anche ai fini dell'adozione delle misure correttive di salvaguardia nonché propedeutiche o ulteriori rispetto a quelle inserite nel piano di riequilibrio, oltre che al Sindaco e all' Organo di revisione del Comune di Messina, nonché alla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali presso il Ministero dell'Interno.

20 commenti

  1. Alla luce della delibera della Corte dei Corti, ritengo opportuno che il Consiglio Comunale si riunisca non meno di 50-60 volte al mese, in modo di trovare, come sempre ha fatto, gli opportuni provvedimenti…

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  2. Alla luce della delibera della Corte dei Corti, ritengo opportuno che il Consiglio Comunale si riunisca non meno di 50-60 volte al mese, in modo di trovare, come sempre ha fatto, gli opportuni provvedimenti…

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  3. e quindi i quasi 100.000 euro spesi per la conferenza sull’europa che fine fanno?Ma poi perchè hanno celebrato i 60 anni e non i 50? a capire…

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  4. e quindi i quasi 100.000 euro spesi per la conferenza sull’europa che fine fanno?Ma poi perchè hanno celebrato i 60 anni e non i 50? a capire…

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  5. …e adesso cosa s’inventeranno questi geni della pubblica amministrazione , per tenere in piedi la baracca ? Naturalmente ogni decisione in merito farà carico sugli inermi / ignavi contribuenti messinesi…

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  6. …e adesso cosa s’inventeranno questi geni della pubblica amministrazione , per tenere in piedi la baracca ? Naturalmente ogni decisione in merito farà carico sugli inermi / ignavi contribuenti messinesi…

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  7. Tra le spese non previste per legge ci sono quelle sostenute per il SESSANTESIMO anniversario della conferenza di Messina, manifestazione organizzata certamente in buona fede, per rimettere la nostra città nel circuito politico al di la dello Stretto e darle visibilità, ma è meglio concentrarsi sul risanamento dei conti a causa di chi ha divorato e massacrato la Urbs Messana, il CENTRODESTRA in particolare con una opposizione evanescente e spesso connivente del CENTROSINISTRA, restituendoci questa COSA che non è più una città. Cara DANILA LA TORRE la pubblicazione della deliberazione è una lezione di democrazia a chi gestisce il sito del Comune, dove la pubblicazione degli atti della Giunta e le determine dirigenziali è ferma al 9 GIUGNO.

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  8. Tra le spese non previste per legge ci sono quelle sostenute per il SESSANTESIMO anniversario della conferenza di Messina, manifestazione organizzata certamente in buona fede, per rimettere la nostra città nel circuito politico al di la dello Stretto e darle visibilità, ma è meglio concentrarsi sul risanamento dei conti a causa di chi ha divorato e massacrato la Urbs Messana, il CENTRODESTRA in particolare con una opposizione evanescente e spesso connivente del CENTROSINISTRA, restituendoci questa COSA che non è più una città. Cara DANILA LA TORRE la pubblicazione della deliberazione è una lezione di democrazia a chi gestisce il sito del Comune, dove la pubblicazione degli atti della Giunta e le determine dirigenziali è ferma al 9 GIUGNO.

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  9. Perché la Corte dei Conti mette al primo punto dei suoi rilievi il ritardo nell’approvazione del Rendiconto 2013? Documento meglio conosciuto come CONSUNTIVO,da approvare entro il 30 aprile e deliberato il 2 dicembre. Il Testo Unico prevede che contestualmente all’approvazione del Rendiconto la Giunta deve adeguare i RESIDUI e le PREVISIONI DI CASSA. E’ il serpente velenoso dei residui, di quelli ATTIVI in particolare, cioè di entrate accertate e non riscosse, che la Corte prende di mira, non solo a Messina. Gli enti locali manovrando su di essi incidono su AVANZO o DISAVANZO, inficiando il risultato finanziario di amministrazione. Questa è stata la colpa grave di Peppino il Buzzanca e dei commissari regionali che l’hanno preceduto.

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  10. Perché la Corte dei Conti mette al primo punto dei suoi rilievi il ritardo nell’approvazione del Rendiconto 2013? Documento meglio conosciuto come CONSUNTIVO,da approvare entro il 30 aprile e deliberato il 2 dicembre. Il Testo Unico prevede che contestualmente all’approvazione del Rendiconto la Giunta deve adeguare i RESIDUI e le PREVISIONI DI CASSA. E’ il serpente velenoso dei residui, di quelli ATTIVI in particolare, cioè di entrate accertate e non riscosse, che la Corte prende di mira, non solo a Messina. Gli enti locali manovrando su di essi incidono su AVANZO o DISAVANZO, inficiando il risultato finanziario di amministrazione. Questa è stata la colpa grave di Peppino il Buzzanca e dei commissari regionali che l’hanno preceduto.

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  11. E poi la colpa è sempre di quelli che c’erano prima…

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  12. E poi la colpa è sempre di quelli che c’erano prima…

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  13. Cara DANILA a scorrere la deliberazione dei giudici contabili noto la contestazione sul mantenimento dei RESIDUI ATTIVI relativi ai TRIBUTI del 2008 e pregressi, non versati dai missinisi scattri. Chi c’era a governare Messina? Dal 2005 al 2007 Francantonio GENOVESE, dal 2004 al 2005 il commissario Bruno SBORDONE, dal 2003 al 2004 Peppino il BUZZUNCA, sempre lui, decaduto dalla carica per una condanna per il reato di peculato d’uso, infatti il CENTRODESTRA messinese per premiarlo lo ha candidato e rieletto sindaco nel 2008 fino al 2012, quando pensò di rifugiarsi a Palazzo Dei Normanni, passare da una indennità di oltre SETTEMILA euro da sindaco a oltre QUATTORDICIMILA da deputato regionale, come sapete è stato trombato dai suoi elettori.

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  14. Cara DANILA a scorrere la deliberazione dei giudici contabili noto la contestazione sul mantenimento dei RESIDUI ATTIVI relativi ai TRIBUTI del 2008 e pregressi, non versati dai missinisi scattri. Chi c’era a governare Messina? Dal 2005 al 2007 Francantonio GENOVESE, dal 2004 al 2005 il commissario Bruno SBORDONE, dal 2003 al 2004 Peppino il BUZZUNCA, sempre lui, decaduto dalla carica per una condanna per il reato di peculato d’uso, infatti il CENTRODESTRA messinese per premiarlo lo ha candidato e rieletto sindaco nel 2008 fino al 2012, quando pensò di rifugiarsi a Palazzo Dei Normanni, passare da una indennità di oltre SETTEMILA euro da sindaco a oltre QUATTORDICIMILA da deputato regionale, come sapete è stato trombato dai suoi elettori.

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  15. Sono €32.177.053 i RESIDUI ATTIVI vetusti contestati dalla Corte, invitandoci fra le righe a cancellarli,sa che i missinisi scattri non pagheranno mai.Di questi €8.826.082 sono tributi,in particolare ICI/IMU,TARSU,mentre €23.350.971 sono entrate extratributarie, cioè sanzioni per violazione codice della strada, cosap, pubblicità. Non si raccolgono voti nelle urne facendo pagare a tutti meno per pagare tutti, si riempiono le urne facendo pagare molto a chi lo fa puntualmente e nulla a chi porta voti nelle urne. Infatti nell’ultima contrattazione decentrata le risorse finanziarie destinate nel fondo 2013 al RECUPERO EVASIONE sono state €51.000 su €10.196.786,lo 0,5%, mentre alla PROGRESSIONE ORIZZONTALE,che si nega a nessuno,€2.139.831,il 21%

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  16. Sono €32.177.053 i RESIDUI ATTIVI vetusti contestati dalla Corte, invitandoci fra le righe a cancellarli,sa che i missinisi scattri non pagheranno mai.Di questi €8.826.082 sono tributi,in particolare ICI/IMU,TARSU,mentre €23.350.971 sono entrate extratributarie, cioè sanzioni per violazione codice della strada, cosap, pubblicità. Non si raccolgono voti nelle urne facendo pagare a tutti meno per pagare tutti, si riempiono le urne facendo pagare molto a chi lo fa puntualmente e nulla a chi porta voti nelle urne. Infatti nell’ultima contrattazione decentrata le risorse finanziarie destinate nel fondo 2013 al RECUPERO EVASIONE sono state €51.000 su €10.196.786,lo 0,5%, mentre alla PROGRESSIONE ORIZZONTALE,che si nega a nessuno,€2.139.831,il 21%

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  17. Se volete chiedere conto a xxxxxx di sti 4 spiccioli lo trovate tutti i giorni a Gazzi.

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  18. Se volete chiedere conto a xxxxxx di sti 4 spiccioli lo trovate tutti i giorni a Gazzi.

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  19. Perche’ per i 50 i soldi li hanno xxxxxxxxxxxxx

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  20. Perche’ per i 50 i soldi li hanno xxxxxxxxxxxxx

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