Giallo sul bilancio consuntivo 2013, al momento un contenitore senza contenuto

Giallo sul bilancio consuntivo 2013, al momento un contenitore senza contenuto

Danila La Torre

Giallo sul bilancio consuntivo 2013, al momento un contenitore senza contenuto

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venerdì 27 Giugno 2014 - 07:06

C’è la delibera approvata dall’esecutivo di Palazzo Zanca ma non ci sono gli allegati. A dir poco perplesso si dice il presidente del Collegio dei revisori del conti, Dario Zaccone. I Dr criticano l’amministrazione Accorinti nella forma e nel merito ed indicano la strada del default

A Palazzo Zanca si infittisce il mistero sul bilancio consuntivo 2013. Un comunicato stampa diramato sabato sera annunciava l’approvazione del rendiconto contabile da parte della giunta Accorinti. In base alle dichiarazioni “trionfalistiche ” dell’assessore al ramo Guido Signorino, il consuntivo del Comune è «nuovamente in attivo dopo due anni di deficit ripetuto (si ha infatti un avanzo di circa 6,5 milioni di euro, la cui maggior parte è vincolata per la costituzione del fondo di svalutazione dei residui attivi con maggiore anzianità o per spese in conto capitale), che dà risposta a molte delle osservazioni rilevate dalla Corte dei Conti nelle sue relazioni al bilancio 2012 ed al primo semestre 2013» (vedi correlato).

A ad una settimana di distanza, però, del documento contabile non c’è traccia, c’è la delibera approvata dall’esecutivo di Palazzo Zanca ma non ci sono gli allegati, che rappresentano le colonne portanti di un bilancio. Insomma c’è il contenitore ma non c’è il contenuto. A dir poco perplesso si dice il presidente del Collegio dei revisori del conti, Dario Zaccone, che spiega di aver sollecitato l’amministrazione comunale a provvedere in tempi brevi ad integrare la delibera con gli allegati, senza i quali è impossibile iniziare la verifica contabile. E’ evidente che la data del 30 giugno, termine ultimo per l’approvazione del consuntivo, non potrà essere rispettata e a Palazzo Zanca arriverà – come ormai consuetudine, visto che i ritardi nell’approvazione dei bilanci comunali si ripetono annualmente – un commissario ad acta nominato dalla Regione.

Alle perplessità dei revisori dei conti si aggiungono quelle dei consiglieri comunali appartenenti al gruppo dei democratici riformisti, che criticano l’amministrazione Accorinti nella forma e nel merito.

«Ad oggi, nonostante i numerosi proclami, ed a soli pochi giorni dalla scadenza del 30 giugnosi legge in un comunicatonon solo non vi è traccia del Bilancio Consuntivo 2013, ma – incredibilmente – non risulta che lo stesso sia stato consegnato al Collegio dei Revisori per le opportune verifiche. Parrebbe, peraltro, che il predetto bilancio – che assume la Giunta essere finalmente in attivo e di ben 6,5 milioni di euro – non contempli i risultati complessivi della gestione dell'ente locale e delle aziende non quotate partecipate (vedasi art. 147 quater TUEL), circostanza, quest'ultima, che contrasta con le indicazioni "suggerite" dalla Corte dei Conti, Sezione di Controllo per la Regione Siciliana, nella Deliberazione n° 68/2014/PRSP».

Ed in effetti, lo stesso assessore Signorino, all’indomani dell’approvazione in giunta del consuntivo, ha spiegato che nella redazione del rendiconto contabile non si è tenuto conto dell’intera massa debitoria del Comune ma solo dei debiti a cui si è riusciti a dare copertura finanziaria. Nel consuntivo 2013, inoltre, non sono poi stati inseriti neanche i debiti con le partecipate, che verranno direttamente “traslati” nel Piano decennale di riequilibrio, al fine di prevederne la copertura in 10 anni.

La situazione di incertezza economica e contabile è tale che i Dr indicano come soluzione il default. «Solo la dichiarazione di dissesto – scrivono – maggiormente garantirebbe la nostra Città e, soprattutto, le fasce deboli della popolazione, ma, sia chiaro, i maldestri tentativi, forse solo apparenti, che sono stati posti in essere per evitarlo, aggravano di fatto l'odierna situazione contabile del Comune di Messina appalesando, per altro verso, la totale assenza di qualsiasi programmazione economico-finanziaria che ha caratterizzato le scelte dell'amministrazione in questo primo anno di vita».

E’ evidente che l’inchiesta della magistratura sui bilanci comunali approvati tra il 2009 e il 2011 – che coinvolge anche i consiglieri comunali dell’epoca per aver dato via libera ai documenti contabili, peraltro corredati da pareri tecnici favorevoli – ha messo in agitazione l’attuale Consiglio Comunale. Che chiede tutte le garanzie possibili per poter assolvere senza rischi al proprio ruolo istituzionale.

Danila La Torre

10 commenti

  1. a che servono gli allegati …. non bastano le dichiarazioni trionfali alla stampa?

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  2. a che servono gli allegati …. non bastano le dichiarazioni trionfali alla stampa?

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  3. Carissima Danila LA TORRE, come sai mariedit sta pubblicando i numeri del CONSUNTIVO 2013, TempoStretto arriva per primo nel panorama della stampa messinese, a questo proposito faccio un’affermazione ricavata dagli unici dati ufficiali in possesso, relativi all’esercizio finanziario 2013, sono le rilevazioni SIOPE, Madonnina non voglia che siano stati manomesse, bisogna aspettarsi di tutto da Palazzo Zanca, i SETTANTA INDAGATI ne sono la prova provata presunta. Si può fidare Guido SIGNORINO delle cifre elaborate dai responsabili di servizio? La mia affermazione: NON E’ MATEMATICAMENTE POSSIBILE UN AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PARI A 6,5 MILIONI. L’assessore al bilancio confessa in privato le difficoltà nei rapporti con i responsabili di servizio, uomini allevati a quella cultura contabile messa in luce dall’indagine della Procura della Repubblica, forse pensa che il commissario ad acta sia la soluzione, il ponte giusto in direzione della Procura della Corte dei Conti. Hanno fatto in questi anni CARTA STRACCIA del Testo Unico e dei Principi Contabili.

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  4. Carissima Danila LA TORRE, come sai mariedit sta pubblicando i numeri del CONSUNTIVO 2013, TempoStretto arriva per primo nel panorama della stampa messinese, a questo proposito faccio un’affermazione ricavata dagli unici dati ufficiali in possesso, relativi all’esercizio finanziario 2013, sono le rilevazioni SIOPE, Madonnina non voglia che siano stati manomesse, bisogna aspettarsi di tutto da Palazzo Zanca, i SETTANTA INDAGATI ne sono la prova provata presunta. Si può fidare Guido SIGNORINO delle cifre elaborate dai responsabili di servizio? La mia affermazione: NON E’ MATEMATICAMENTE POSSIBILE UN AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PARI A 6,5 MILIONI. L’assessore al bilancio confessa in privato le difficoltà nei rapporti con i responsabili di servizio, uomini allevati a quella cultura contabile messa in luce dall’indagine della Procura della Repubblica, forse pensa che il commissario ad acta sia la soluzione, il ponte giusto in direzione della Procura della Corte dei Conti. Hanno fatto in questi anni CARTA STRACCIA del Testo Unico e dei Principi Contabili.

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  5. un cittadino messinese 27 Giugno 2014 09:29

    MA ANCORA ZACCONE CONTROLLA I CONTI DEL COMUNE MA NON E INDAGATOANCHE PER L’ ALTRO BILANCIO INSIEME A TANTI AMMINISTRATORI

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  6. un cittadino messinese 27 Giugno 2014 09:29

    MA ANCORA ZACCONE CONTROLLA I CONTI DEL COMUNE MA NON E INDAGATOANCHE PER L’ ALTRO BILANCIO INSIEME A TANTI AMMINISTRATORI

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  7. E dai non è cosa x voi Dilettanti Andate via mettetevi basta basta basta Messina sta morendo e voi non ce la fate bravi avete tentato via e meglio x tutti

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  8. E dai non è cosa x voi Dilettanti Andate via mettetevi basta basta basta Messina sta morendo e voi non ce la fate bravi avete tentato via e meglio x tutti

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  9. Credo che non sia possibile guidare il Comune senza avere almeno alcuni dirigenti nuovi in posti chiave. Si dovrebbe tentare di acquisire con la mobilità nuove professionalità che nulla hanno avuto a che fare con il Comune di Messina… Quanto al consuntivo L’Amministrazione ha fatto del proprio meglio, tentando di ruotare funzionari, chiamando in affiancamento un nuovo ed esperto segretario comunale e non rinnovando la fiducia al vecchio Rag. Gen.le (Coglitore, lasciato andare in pensione). Tuttavia il Comune sta pagando le lentezze e le vischiosità del “palazzo” e forse qualche consiglio non proprio ortodosso, ma le scelte da fare sono di estrema responsabilità! Non si può pensare di uscire da questa situazione in breve tempo! Certo a Milazzo hanno scelto il dissesto e sono ripartiti liberandosi così della gestione dei debiti pregressi, ma a Messina cè probabilmente preoccupazione per il mantenimento di migliaia di posti di lavoro che diverrebbero a rischio con il dissesto! La soluzione và anche cercata politicamente a Roma.

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  10. Credo che non sia possibile guidare il Comune senza avere almeno alcuni dirigenti nuovi in posti chiave. Si dovrebbe tentare di acquisire con la mobilità nuove professionalità che nulla hanno avuto a che fare con il Comune di Messina… Quanto al consuntivo L’Amministrazione ha fatto del proprio meglio, tentando di ruotare funzionari, chiamando in affiancamento un nuovo ed esperto segretario comunale e non rinnovando la fiducia al vecchio Rag. Gen.le (Coglitore, lasciato andare in pensione). Tuttavia il Comune sta pagando le lentezze e le vischiosità del “palazzo” e forse qualche consiglio non proprio ortodosso, ma le scelte da fare sono di estrema responsabilità! Non si può pensare di uscire da questa situazione in breve tempo! Certo a Milazzo hanno scelto il dissesto e sono ripartiti liberandosi così della gestione dei debiti pregressi, ma a Messina cè probabilmente preoccupazione per il mantenimento di migliaia di posti di lavoro che diverrebbero a rischio con il dissesto! La soluzione và anche cercata politicamente a Roma.

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