Parla il neo dirigente ai tributi Bruno: «Non posso fare miracoli»

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Parla il neo dirigente ai tributi Bruno: «Non posso fare miracoli»

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lunedì 10 Dicembre 2012 - 20:07

Tra i tanti obiettivi da raggiungere, il funzionario comunale ne avrà uno probabilmente inaspettato: conquistare il cuore dei suoi collaboratori, oggi apertamente schierati con il suo predecessore

La voglia di fare bene c’è, ma c’è anche la consapevolezza che in poco tempo la riscossione dei tributi comunali non potrà avere quell’accelerazione che molti si aspettano. Il neo dirigente al ramo, Giovanni Bruno – che prende il posto di Romolo Dell’Acqua, trasferito dal commissario Croce al Provveditorato ed Economato e, ad interim, allo staff Ced – precisa subito: «Non posso fare miracoli. Lavorerò per riorganizzare il Dipartimento, ma sarà una programmazione che richiede tempo e che non maturerà i suoi frutti nel breve periodo». Insomma , chi pensa che per il bilancio di previsione potranno essere incassate tutte le somme che il Comune attende dal pagamento dei tributi si sbaglia di grosso. E Bruno è il primo a non voler illudere nessuno, facendo intuire di aver in un certo senso subito la scelta di Croce di metterlo su quella poltrona bollente.

Tra i tanti obiettivi da raggiungere, il neo dirigente ai Tributi ne avrà uno probabilmente inaspettato: conquistare il cuore dei suoi collaboratori, oggi apertamente schierati con il suo predecessore. I 39 dipendenti comunali in servizio presso il Dipartimento Tributi hanno, infatti, scritto una lettera – con tanto di numero di protocollo – al commissario Croce , al Presidente del Consiglio comunale ed ai consiglieri per manifestare il loro «profondo rammarico e stupore per la decisione di destinare il dirigente Dell’Acqua ad altro incarico».

Dell’Acqua è stato un capo amato e stimato dai suoi subordinati, i quali ricordano ai destinatari della missiva che «in quest’ultimo anno, sotto la Direzione del Dott. Dell’Acqua, gli Uffici hanno prodotto uno sforzo notevole per rendersi pronti alle innovazioni, con una dotazione organica che, invece, di aumentare diminuisce, nonostante le innumerevoli richieste rimaste inevase».

I 39 dipendenti comunali giudicano, quindi, «inspiegabile» il trasferimento di Dell’Acqua, ritenendo altresì ingiusto «far passare – da parte degli organi di stampa – il suo allontanamento come una “punizione” per l’inefficienza dimostrata dal Dipartimento».

Chissà quanti altri superiori possono vantare una simile considerazione da parte dei propri sottoposti. (Danila La Torre)

8 commenti

  1. serra salvatore 11 Dicembre 2012 06:46

    Il Dott. Bruno stimata persona, oltre che capace,non può in tempi brevi risolvere i problemi del dipartimento tributi, questo è un dato di fatto,come un dato di fatto è stato l’impegno costante del Dott. Romolo Dell’Acqua, al quale non si può rimproverare nulla, sè non quello di avere accettato per anni, di dirigere un dipartimento che continuamente veniva privato del personale necessario. Ai dipendenti del Dip. Tributi rivolgo una preghiera ed è quella di dimostrare il vostro valore e la vostra capacità solo così potete onorare l’impegno del Vs ex Dirigente. Vorrei concludere dicendo, che il trasferimento ultimo, che vede anche lo spostamento di altri dirigenti, moltoverosimilmente rientra in quello che si chiama rotazione dei Dirigenti, forse sarebbe stato più opportuno farlo dopo la discussione del bilancio 2012 e del previsionale 2013. Auguri ad entrambi i Dirigenti. Firmato Cons. Com.le Salvatore SERRA.

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  2. ART.21 COSTITUZIONE. F I N A L M E N T E dei messinesi di Palazzo Zanca confessano alla città l’INNEFFICIENZA DIMOSTRATA DAL DIPARTIMENTO TRIBUTI. Non basta la defenestrazione di Romolo DELL’ACQUA, si dovebbrero sollevare dagli incarichi, alcuni Responsali del Servizio, che si caratterizzano dalla scarsa produttività ed efficacia delle azioni, messe in campo per raggiungere l’OBIETTIVO di Gestione, ma ce l’hanno un OBIETTIVO, come previsto dal Testo Unico Enti Locali? A chi hanno reso conto in questi anni, al dott.Romolo DELL’ACQUA? I messinesi non sanno, che l’art.10 del Regolamento Valutazione e Trasparenza della Performance, Premi e Merito, ha per oggetto la VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI, che spetta al DIRIGENTE ed è collegata al raggiungimento di specifici obiettivi, alle competenze dimostrate e ai comportamenti professionali. I 39 dipendenti del dipartimento devono molto a Romolo DELL’ACQUA, ma devono ancora di più alle tasse, ai tributi e oneri di ogni tipo, che finanziano le entrate per la spesa corrente, indispensabile per pagare i loro stipendi, O PAGANO TUTTI O NESSUNO,

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  3. Collaboro con il Dott. Giovanni BRUNO sin dalla costituzione di questo Ufficio (GIUGNO 1997) e posso assicurare, che rimanere per oltre 15 anni nello stesso Ufficio, è stato possibile solo per la immensa fiducia, stima e rispetto reciproco. Posso comprendere, quindi, i colleghi dei Tributi. Non desidero aggiungere altro.

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  4. ma in quindici anni cosa hanno fatto ?

    dipendenti e dirigenti da anni non riscuotono tributi ai morosi e nonostante la palese inefficienza si auto-assegnano premi produttività e ore di straordinario. La città è nel degrado dei debiti e adesso la menano che vogliono altre assunzioni…
    assunzioni per fare cosa ? stare al bar ? fare la spesa alla famiglia ? fare il doppio lavoro perchè lo stipendio non basta ?

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  5. ART.21 COSTITUZIONE. Mettiamola terra terra per chiudere questa inutile polemica, fra messinesi e messinesi di Palazzo Zanca. I messinesi del dipartimento TRIBUTI, compreso il loro dirigente, hanno un solo dovere e compito, far PAGARE TUTTI, questo a Messina non avviene, ai cittadini non interessano le motivazioni di questa evasione ed elusione, scarsa e superata informatizzazione, carenza di personale, vogliono percentuali bassissime di questo comportamento ignobile di una minoranza di messinesi. Quando sarà raggiunto questo OBIETTIVO, che presuppone un’altissima produttività ed efficacia dei controlli, applaudiremo fragorosamente i nostri concittadini del DIPARTIMENTO TRIBUTI.

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  6. Forse i 39 dipendenti non sanno che lavorano per una struttura PUBBLICA, e non credo che nel loro statuto ci sia la possibilità di valutare o giudicare i loro dirigenti i quali pure loro lavorano per una struttura PUBBLICA. Forse non sanno che è il POPOLO SOVRANO che da mandato al SINDACO in questo caso il COMMISSARIO di gestire il COMUNE. E ritengo che il raggiungimento degli obiettivi prefissati non sia determinato dalla conquista del cuore dei dipendenti,(visto che NESSUNA LEGGE della REPUBBLICA ITALIANA lo impone) poi se vi volete fidanzare affari vostri, ma visto che venite pagati dalle tasse che tutti versiamo, cerchiamo di mettere da parte i campanilismi e i baciamano e diamoci da fare please. Poi se non potete fare a meno del vostro ex dirigente dimettetevi o chiedete il trasferimento.

    Ho la vaga impressione che questo comune non si è evoluto e sia rimasto al medioevo dove avevamo i signorotti del borgo con tutta la loro corte, alla fine della filiera c’erano i contadini che pagavano le tasse.

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  7. Il Dr. Bruno sarà senza dubbio una persona brava e capace, ma x amore di verità il Dott. Dell’Acqua si è impegnato, nel tempo, perchè le cose potessero migliorare, tante sono le lettere inviate al Rag. Generale ed ai Sindaci pro-tempore nelle quali si evidenziavano le carenze e le criticità del Dipartimento tributi, sulle quali però non si è mai intervenuto in modo soddisfacente, ed eccone i risultati….!

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  8. Ma lei alle 10.47 in e è di lavorare posta commenti su tempostretto ????

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