Quel consuntivo che tarda ad arrivare ed il buco nero delle partecipate

Quel consuntivo che tarda ad arrivare ed il buco nero delle partecipate

Danila La Torre

Quel consuntivo che tarda ad arrivare ed il buco nero delle partecipate

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venerdì 20 Giugno 2014 - 06:28

Cresce tra i consiglieri comunali la preoccupazione per il ritardo nella presentazione del documento contabile di chiusura esercizio 2013. Il presidente della Commissione Bilancio Mondello invia una nuova richiesta formale. Lunedì, Accorinti dovrebbe andare in Aula per spiegare cosa intende fare l’esecutivo delle partecipate del Comune

Il 30 giugno, ultimo giorno utile per approvare il bilancio consuntivo 2013, è alle porte e del documento economico-finanziario non c’è traccia. L’assessore al ramo e vicesindaco Guido Signorino assicura che ormai è solo questione di giorni prima che approdi in giunta, ma il Consiglio Comunale non nasconde il proprio scetticismo di fronte alle rassicurazioni dell’amministrazione comunale e mette le mani avanti per tutelarsi.

Il presidente della Commissione Bilancio, Franco Mondello, sollecita quindi « il Sig. Presidente del Consiglio Comunale … ad avviare sistemi di supporto esterni nel sistema delle garanzie nell’ente locale quale controllo collaborativo della Corte dei Conti, per agevolare e assicurare l’esercizio di forme efficaci di autocontrollo ed altresì informare l’Assessorato delle Autonomie Locali dello stato attuale che il Consiglio Comunale impossibilitato a valutare per quanto di competenza il bilancio esercizio 2013».

In pratica, attraverso la nota inviata alla presidente del Consiglio Comunale Barrile, al sindaco Accorinti, al ragioniere generale Cama, al direttore/segretario generale Le Donne, il consigliere dell’Udc lascia intuire che il suo obiettivo principale è quello di salvaguardare i consiglieri comunali da qualsiasi responsabilità sui ritardi che eventualmente, anzi probabilmente, si registreranno nell’approvazione del Consuntivo. Una volta esitato dalla Giunta, il documento finanziario dovrà passare nelle mani dei revisori dei conti, chiamati ad esprimere parere obbligatorio ma non vincolante. La legge concede loro 15 giorni di tempo e basta farsi due semplici conti per capire che il termine sarà inevitabilmente sforato.

A proposito dello slittamento dei termini, Mondello ricorda che la Corte dei Conti ha già bacchettato il Comune di Messina, sollevando «osservazioni per il grave ritardo nell’approvazione del rendiconto 2012», e sottolinea che «alla 1^ Commissione, secondo il regolamento vigente, occorre analizzare i dati contabili sulla base delle linee guida deliberate dalla Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti e sulla base delle conseguenti valutazioni dell’Organo di Revisione sulla legittimità e regolarità della gestione».

La Commissione chiede di “indagare” sulla gestione relativa allo scorso esercizio contabile, pertanto invita il sindaco e il ragioniere generale a « produrre la proposta di delibera del conto consuntivo 2013 allegando altresì i registri di contabilità finanziaria; contabilità economica; di contabilità generale comune ai due sistemi; e altri libri e registri prescritti dalla normativa fiscale e del lavoro».

Il Consiglio comunale vuole una dettagliata documentazione per prendere tutte le precauzioni del caso, al fine di evitare di trovarsi di fronte all’ennesima mazzata da parte della magistratura contabile.

Intanato, in commissione bilancio, continuano i confronti serrati tra consiglieri e amministrazione. Ieri pomeriggio è stata la volta dell’assessore Signorino, finito sotto torchio perché i consiglieri non si accontentano più delle parole e vogliono capire quali atti stia producendo la giunta per rispondere ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti tanto nella delibera n.58 quanto nella delibera n.68 (vedi correlati).

Lunedì sarà la volta del sindaco Accorinti, che ad un anno dalla sua elezione dovrà spiegare quale sarà il futuro delle società partecipate, i cui debiti aggravano la situazione finanziaria del Comune.

Danila La Torre

8 commenti

  1. Cara Danila LA TORRE, diciamolo ai messinesi che il RENDICONTO di GESTIONE, meglio conosciuto come CONSUNTIVO, è il documento contabile più complesso in assoluto di finanza locale, quello più di tutti sotto le lenti d’ingrandimento della Corte dei Conti, costringendo i Revisori dei Conti, soggetti dall’ordinamento a nuove e più puntuali responsabilità rispetto al passato, a un super lavoro, in un Comune, come quello di Messina, privo della cultura del controllo di gestione interno, ne sanno qualcosa le dott.sse Rossana MENNE e Irene SCUDERI. Il dott. Franco MONDELLO, presidente della commissione bilancio, ci vuole convincere che il suo compito sia quello di aspettare la proposta di rendiconto da parte della Giunta, insomma nell’attesa stare alla finestra, ma non è così, il presidente ha la possibilità, nell’attesa, di analizzare, ad esempio, i prospetti SIOPE relativi alle entrate e ai pagamenti, codice per codice i flussi reali di cassa. Il SIOPE è il Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti pubblici, è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dal tesoriere di Palazzo Zanca, cioè UNICREDIT. Spero che le brave giornaliste economiche di TempoStretto precedano Franco MONDELLO, per informare i messinesi come sono stati spesi i loro soldi nel 2013, i picciuli reali non quelli sulla carta (straccia) del bilancio di previsione, altrimenti tra qualche giorno lo farà MARIEDIT, nel ruolo di Consigliere Comunale non eletto.

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  2. Cara Danila LA TORRE, diciamolo ai messinesi che il RENDICONTO di GESTIONE, meglio conosciuto come CONSUNTIVO, è il documento contabile più complesso in assoluto di finanza locale, quello più di tutti sotto le lenti d’ingrandimento della Corte dei Conti, costringendo i Revisori dei Conti, soggetti dall’ordinamento a nuove e più puntuali responsabilità rispetto al passato, a un super lavoro, in un Comune, come quello di Messina, privo della cultura del controllo di gestione interno, ne sanno qualcosa le dott.sse Rossana MENNE e Irene SCUDERI. Il dott. Franco MONDELLO, presidente della commissione bilancio, ci vuole convincere che il suo compito sia quello di aspettare la proposta di rendiconto da parte della Giunta, insomma nell’attesa stare alla finestra, ma non è così, il presidente ha la possibilità, nell’attesa, di analizzare, ad esempio, i prospetti SIOPE relativi alle entrate e ai pagamenti, codice per codice i flussi reali di cassa. Il SIOPE è il Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti pubblici, è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dal tesoriere di Palazzo Zanca, cioè UNICREDIT. Spero che le brave giornaliste economiche di TempoStretto precedano Franco MONDELLO, per informare i messinesi come sono stati spesi i loro soldi nel 2013, i picciuli reali non quelli sulla carta (straccia) del bilancio di previsione, altrimenti tra qualche giorno lo farà MARIEDIT, nel ruolo di Consigliere Comunale non eletto.

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  3. VOGLIO RICORDARE A TUTTI, specialmente a Franco MONDELLO, a proposito dei cronici ritardi di Palazzo Zanca, che il RENDICONTO di GESTIONE deve essere redatto con la PARTECIPAZIONE ATTIVA di tutti i responsabili dei servizi, non soltanto nell’operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi ma
    anche nell’analisi dei risultati raggiunti, dei programmi realizzati e in corso di realizzazione, nella
    dimostrazione dei risultati. La partecipazione dei responsabili dei servizi alla redazione del Rendiconto e relativi allegati misura il loro grado di responsabilizzazione anche agli occhi della Corte dei Conti. La deliberazione del Rendiconto è adottata entro il 30 giugno, la competenza è dl Consiglio Comunale. Perchè verrà approvato il Rendiconto 2013? La sua mancata approvazione nei termini determina, sino all’adempimento, la condizione di Comune strutturalmente deficitario, assoggettato ai
    controlli centrali in materia di copertura del costo di alcuni servizi, lo siamo già per alcuni, inoltre l’inadempienza comporta la sospensione della seconda rata del contributo ordinario dell’anno nel quale avviene l’inadempienza. VERRA’ APPROVATO dai Consiglieri con il bla bla bla di una spandierata responsabilità nei confronti dei messinesi, STATENE CERTI.

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  4. VOGLIO RICORDARE A TUTTI, specialmente a Franco MONDELLO, a proposito dei cronici ritardi di Palazzo Zanca, che il RENDICONTO di GESTIONE deve essere redatto con la PARTECIPAZIONE ATTIVA di tutti i responsabili dei servizi, non soltanto nell’operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi ma
    anche nell’analisi dei risultati raggiunti, dei programmi realizzati e in corso di realizzazione, nella
    dimostrazione dei risultati. La partecipazione dei responsabili dei servizi alla redazione del Rendiconto e relativi allegati misura il loro grado di responsabilizzazione anche agli occhi della Corte dei Conti. La deliberazione del Rendiconto è adottata entro il 30 giugno, la competenza è dl Consiglio Comunale. Perchè verrà approvato il Rendiconto 2013? La sua mancata approvazione nei termini determina, sino all’adempimento, la condizione di Comune strutturalmente deficitario, assoggettato ai
    controlli centrali in materia di copertura del costo di alcuni servizi, lo siamo già per alcuni, inoltre l’inadempienza comporta la sospensione della seconda rata del contributo ordinario dell’anno nel quale avviene l’inadempienza. VERRA’ APPROVATO dai Consiglieri con il bla bla bla di una spandierata responsabilità nei confronti dei messinesi, STATENE CERTI.

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  5. Purtroppo non cè da aspettarsi nulla di buono dal consuntivo 2013 perchè tutti sanno che le spese superano le entrate reali. E’ vero che la spesa è bloccata ma quella corrente di natura strutturale ed indotta (del Comune, delle aziende partecipate, dei contenziosi ecc.) è comunque più elevata delle entrate effettive dell’Ente. Basterebbe una analisi dei flussi di cassa per rendersi conto che si va avanti rinviando molti pagamenti e accatastando anno dopo anno deficit (salvo poi a giocare contabilmente con i residui, con le partite di giro, con i conti delle partecipate, dei contenziosi e con i saldi delle anticipazioni di cassa).
    Il punto non è solo tagliare qualche spesa improduttiva o aumentare le imposizioni -già in molti campi al max- ma affrontare la questione globalmente con nuovi progetti di riassetto dell’Ente, coinvolgendo il Ministrero dell’Interno e delle Finanze. Vi è quindi da sperare che siano pronti i dati contabili complessivi ed i progetti di riassetto per affrontare la situazione anche a livello politico. Altrimenti non credo in soluzioni serie ma solo nel trascinamento di una crisi che non è solo economica ma anche di legalità!
    I tempi stringono e comincio a dubitare che malgrado le buone intenzioni si riesca a fare l’operazione verità che a mio parere deve essere coniugata a quella di ristrutturazione dell’Ente e delle partecipate.
    Una possibilità di sviluppo per la Città e anche legata alla capacità dell’Amministrazione di reperire finanziamenti per portare avanti i progetti necessari alla Città (Affaccio a mare, Tirone, villaggi, Badiazza, trasporti, nuove energie, metropolitana del mare, mortelle-tono, capo peloro, forti umbertini, porticcioli turistici ecc.) certo però che con una situazione di dissesto del Comune tutto diventa difficile se non impossibile! Luigi Beninati

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  6. Purtroppo non cè da aspettarsi nulla di buono dal consuntivo 2013 perchè tutti sanno che le spese superano le entrate reali. E’ vero che la spesa è bloccata ma quella corrente di natura strutturale ed indotta (del Comune, delle aziende partecipate, dei contenziosi ecc.) è comunque più elevata delle entrate effettive dell’Ente. Basterebbe una analisi dei flussi di cassa per rendersi conto che si va avanti rinviando molti pagamenti e accatastando anno dopo anno deficit (salvo poi a giocare contabilmente con i residui, con le partite di giro, con i conti delle partecipate, dei contenziosi e con i saldi delle anticipazioni di cassa).
    Il punto non è solo tagliare qualche spesa improduttiva o aumentare le imposizioni -già in molti campi al max- ma affrontare la questione globalmente con nuovi progetti di riassetto dell’Ente, coinvolgendo il Ministrero dell’Interno e delle Finanze. Vi è quindi da sperare che siano pronti i dati contabili complessivi ed i progetti di riassetto per affrontare la situazione anche a livello politico. Altrimenti non credo in soluzioni serie ma solo nel trascinamento di una crisi che non è solo economica ma anche di legalità!
    I tempi stringono e comincio a dubitare che malgrado le buone intenzioni si riesca a fare l’operazione verità che a mio parere deve essere coniugata a quella di ristrutturazione dell’Ente e delle partecipate.
    Una possibilità di sviluppo per la Città e anche legata alla capacità dell’Amministrazione di reperire finanziamenti per portare avanti i progetti necessari alla Città (Affaccio a mare, Tirone, villaggi, Badiazza, trasporti, nuove energie, metropolitana del mare, mortelle-tono, capo peloro, forti umbertini, porticcioli turistici ecc.) certo però che con una situazione di dissesto del Comune tutto diventa difficile se non impossibile! Luigi Beninati

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  7. CONDIVIDO pienamente il commento di LUIBEN, tra qualche giorno avrà il conforto delle cifre. LUIBEN non la pensa come Mario CENTORRINO su una economia del TURISMO a Messina, il professore da la città spacciata a questo proposito, mariedit pensa che la cattiva urbanizzazione è un’ostacolo per lo sviluppo di questa particolare economia, ma niente è impossible per un popolo veramente SOVRANO.

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  8. CONDIVIDO pienamente il commento di LUIBEN, tra qualche giorno avrà il conforto delle cifre. LUIBEN non la pensa come Mario CENTORRINO su una economia del TURISMO a Messina, il professore da la città spacciata a questo proposito, mariedit pensa che la cattiva urbanizzazione è un’ostacolo per lo sviluppo di questa particolare economia, ma niente è impossible per un popolo veramente SOVRANO.

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