Sulla rimodulazione giudizio “sospeso” dei revisori. E c'è il nodo del parametro 6

Sulla rimodulazione giudizio “sospeso” dei revisori. E c’è il nodo del parametro 6

Danila La Torre

Sulla rimodulazione giudizio “sospeso” dei revisori. E c’è il nodo del parametro 6

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lunedì 26 Gennaio 2015 - 23:05

Manca solo un giorno alla scadenza del termine entro il quale bisogna spedire a Roma le risposte ai rilievi del Ministero ma i problemi non mancano: l’organo di revisione non si è potuto esprimere perché non ha ricevuto tutta la documentazione, il gruppo consiliare dei Dr parla di atto lacunoso e poi c’è quella diversa interpretazione del parametro 6 su cui si gioca l’intera procedura di riequilibrio

Inizia nel peggiore dei modi l’iter che dovrà portare in Consiglio comunale la delibera di rimodulazione del Piano di riequilibrio, resasi necessaria per rispondere ai 23 rilievi del Ministero. Il Collegio dei revisori dei conti ha comunicato che non potrà esprimere parere sino a quando non avrà tutta la documentazione a supporto dello schema riepilogativo degli impegni e delle risorse che è stato allegato al provvedimento destinato ad arrivare in Aula.

L’Organo di revisione ha messo per iscritto le sue perplessità ed ha inviato una nota protocollata al sindaco Accorinti, all’assessore al Bilancio Signorino, al ragioniere generale Cama, al segretario/direttore generale Le Donne, alla presidente del Consiglio comunale Barrile, al presidente della Commissione Bilancio Cucinotta e per conoscenza anche al dirigente ministeriale che ha firmato la nota recapitata al Comune di Messina lo scorso 29 dicembre, Giancarlo Verde (vedi correlato).

In premessa, il presidente Dario Zaccone e gli altri due componenti, Federico Basile e Giuseppe Zingales, lamentano di non aver ricevuto – sebbene espressamente richiesta – la documentazione a supporto delle variazioni oggetto della rimodulazione. Un problema non da poco visto che «dalla lettura dello schema riassuntivo è emerso che dall’effetto della rimodulazione, la quasi totalità degli impegni e delle risorse ivi previsti per ogni singolo intervento, azione o misura, risultano diversi da quelli indicati nel Piano originario oggetto di rimodulazione».

I revisori dei conti di palazzo Zanca spiegano, quindi, ai destinatari della loro missiva che l’organo di revisione «non è nelle condizioni di rendere quanto richiesto» e questo «pur comprendendo le difficoltà organizzative dell’Ente, anche a causa della brevità temporale stabilita in connessione all’importanza del punti oggetto di istruttoria».

Passando in rassegna i punti oggetto di istruttoria, i revisori forniscono le proprie considerazioni “parziali” , in base ai dati in loro possesso, affinché «gli Uffici in indirizzo» possano trarre «le conseguenti valutazioni».

Il nodo principale evidenziato da Zaccone, Zingales e Basile , che rischia addirittura di far saltare l’intero piano di riequilibrio, riguarda la determinazione dei parametri di deficitarietà strutturale dell’ente e quella diversa interpretazione del parametro 6, legato alle spese del personale. Secondo i revisori dei conti nelle spese del personale di Palazzo Zanca vanno incluse anche quelle che riguardano i dipendenti delle partecipate, secondo la giunta Accorinti invece no. Entrambe le parti sono sempre rimaste ferme sulle proprie posizioni. La questione però adesso diventa dirimente perché il piano di riequilibrio- come espressamente specificato dal Ministero- deve fare riferimento non al consuntivo 2012 come prevedeva la delibera sul piano di riequilibrio approvato il 2 settembre ma al consuntivo 2013 , che è proprio il documento contabile su cui si è consumato lo scontro “interpretativo” rispetto al parametro 6. La palla è adesso nell’ordine nelle mani dei consiglieri comunali, della Commissione ministeriale ed infine della Corte dei Conti, a cui spetterà il compito di dire qual è l’interpretazione più corretta . Nel caso in cui prevalesse la tesi del Collegio dei revisori, il Comune assumerebbe lo status di ente strutturalmente deficitario, per aver sforato il limite del 38% nel rapporto tra spesa del personale/ entrate correnti, e non potrebbe più aderire alla procedura di riequilibrio.

Altra nota dolente segnalata dai revisori dei conti riguarda i debiti fuori bilancio, che presentano o una «consistente differenza» rispetto a quelli inseriti nella prima versione della manovra finanziaria. Tuttavia, a questo proposito , il Collegio ribadisce di non aver ricevuto la documentazione a supporto e «rinvia le proprie valutazioni allorquando potrà valutare analiticamente la consistenza della massa passiva dichiarata. Per le stesse ragioni- aggiungono Zaccone, Zingales e Basile– potrà esprimersi con riguardo alla bontà delle misure individuate nel piano».

Giudizio sospeso da parte del Collegio dei tre tecnici contabili anche sulla revisione dei residui e Fondo svalutazione crediti. I revisori dicono di attendere l’attestazione del ragioniere generale necessaria per le conseguenti valutazioni .

Il segretario/direttore generale Antonio Le Donne si è impegnato ad inviare al più presto la documentazione richiesta dai revisori, i quali hanno promesso a loro volta «che la valutazione complessiva del piano rimodulato sarà resa nel più breve tempo possibile dopo la consegna, da parte dell’amministrazione, della documentazione neecssaria per le verifiche previste dalla norma». Intorno alle 20 di ieri sera l’amministrazione ha trasmesso una parte della documentazione richiesta.

Intanto, però, i giorni passano e la scadenza del 28 gennaio- data entro la quale la rimodulazione del piano di riequilibrio dovrà essere inviata a Roma – è dietro l’angolo. La presidente Emilia Barrile ha già convocato per mercoledì alle 12 la seduta del Consiglio comunale, oggi e domani si terranno due sedute straordinarie della Commissione bilancio, in cui si delineeranno anche le posizioni di singoli gruppi consiliari. A mettere pressione all’amministrazione comunale ci ha già pensato il gruppo dei Dr, che – attraverso la capogruppo Elvira Amata – definisce la delibera di rimodulazione del piano di riequilibrio «un atto oltremodo lacunoso, non fosse altro che a fronte delle "23 Criticità" sollevate dal Ministero dell'Interno, con la richiesta di chiarimenti rivolta all'Ente e finalizzata all'istruttoria del Piano di Riequilibrio, non viene data alcuna puntuale ed analitica risposta».

La consigliera spiega ancora, nel comunicato, che «nel corpo della sopraccennata Delibera si fa riferimento ad atti, richieste, risposte e aggiornamenti di informazione comunicati dai Dipartimenti e dagli altri Enti e soggetti interessati che mai sono entrati nella disponibilità del Consiglio Comunale».

All’amministrazione Accorinti rimane pochissimo tempo per convincere i consiglieri comunali a non tirarsi indietro proprio adesso e a votare la delibera di rimodulazione del piano. Come pubblicamente dichiarato nei giorni scorsi, Signorino e Le Donne sono convinti che il Piano di riequilibrio servirà a rilanciare l’economia cittadina (vedi correlati).

Danila La Torre

22 commenti

  1. ma voi giornalisti come vi permettete di mettere i bastoni tra le ruota a questa meravigliosa Rivoluzione che convoglia tutta l’energia positiva dal Basso verso l’Alto? percvhè vi ostinate a scrivere contro l’Aministrazione degli Eletti documentando i fatti quando potreste essere un pò più creativi e scrivere dei successi della Flotta Comunale? non solo vi hanno dato i posti macchina INGRATI!! Abbbocato Arcistufo, Ragioniere Mariedit pensateci Voi riportate la Verità del Vostro Profeta 😀 😀

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  2. ma voi giornalisti come vi permettete di mettere i bastoni tra le ruota a questa meravigliosa Rivoluzione che convoglia tutta l’energia positiva dal Basso verso l’Alto? percvhè vi ostinate a scrivere contro l’Aministrazione degli Eletti documentando i fatti quando potreste essere un pò più creativi e scrivere dei successi della Flotta Comunale? non solo vi hanno dato i posti macchina INGRATI!! Abbbocato Arcistufo, Ragioniere Mariedit pensateci Voi riportate la Verità del Vostro Profeta 😀 😀

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  3. io’ fici l’elementari d’una vota ma non ci capisciu nenti o stissu.l’unica cosa che capisciu, leggendo quello che scrivono i revisori, è che sta rimodulazone è un pastrocchio redatto da coloro che hanno fatto la terza media d’una vota.

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  4. io’ fici l’elementari d’una vota ma non ci capisciu nenti o stissu.l’unica cosa che capisciu, leggendo quello che scrivono i revisori, è che sta rimodulazone è un pastrocchio redatto da coloro che hanno fatto la terza media d’una vota.

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  5. Lei si rende conto spero che la sua è una vera ossessione.
    Comincio a compatirla più che altro.
    Buona giornata.

    Salvatore

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  6. Lei si rende conto spero che la sua è una vera ossessione.
    Comincio a compatirla più che altro.
    Buona giornata.

    Salvatore

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  7. Il guaio è x la Città che senza una situazione contabile chiara e senza progetti altrettanto chiari su come affrontare le criticità di una spesa corrente ormai insostenibile e di una massa debitoria ben maggiore di quella dichiarata crea ulteriori danni alla Città. Chi pena che con i 70milioni di una eventuale approvazione del piano di rientro si risolvano le questioni sbaglia xchè essendo molto maggiore il deficit, la Città riproporrebbe tutti i sui problemi nel breve volgere di qualche anno. E non dimentichiamo che tali somme andrebbero comunque restituite allo Stato e che non esiste alcun accordo transattivo firmato con alcun creditore! E’ necessario fare chiarezza e produrre i progetti di riassetto delle partecipate e dei serv. sociali

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  8. Il guaio è x la Città che senza una situazione contabile chiara e senza progetti altrettanto chiari su come affrontare le criticità di una spesa corrente ormai insostenibile e di una massa debitoria ben maggiore di quella dichiarata crea ulteriori danni alla Città. Chi pena che con i 70milioni di una eventuale approvazione del piano di rientro si risolvano le questioni sbaglia xchè essendo molto maggiore il deficit, la Città riproporrebbe tutti i sui problemi nel breve volgere di qualche anno. E non dimentichiamo che tali somme andrebbero comunque restituite allo Stato e che non esiste alcun accordo transattivo firmato con alcun creditore! E’ necessario fare chiarezza e produrre i progetti di riassetto delle partecipate e dei serv. sociali

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  9. Il consiglio comunale, con un minimo di dignità, dovrebbe rispedire tutto al mittente. Si sono solo persi 18 mesi. La città e’ stremata. Si deve mettere un punto e ricominciare

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  10. Il consiglio comunale, con un minimo di dignità, dovrebbe rispedire tutto al mittente. Si sono solo persi 18 mesi. La città e’ stremata. Si deve mettere un punto e ricominciare

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  11. Cara DANILA la SPESA per il PERSONALE è controversa anche per la Corte dei Conti,l’ANCI e l’associazione nazionale dei Revisori dei Conti,c’è troppa differenza tra il bilancio di un Comune e della sua partecipata. ZACCONE farebbe bene a sottolineare il DISALLINEAMENTO dei risultati di CASSA rispetto a quelli di COMPETENZA, che porta a interrogarci sull’effettiva consistenza delle entrate non tradotte in riscossioni. Una condizione che richiama alla necessità di avviare al più presto una SERIA e FEDELE attività di ri-accertamento dei RESIDUI finalizzata all’eliminazione delle poste positive inesigibili e l’adozione di regole di accertamento di competenza più prudenti per il futuro, in particolare per le entrate del TITOLO 2, i TRASFERIMENTI.

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  12. Cara DANILA la SPESA per il PERSONALE è controversa anche per la Corte dei Conti,l’ANCI e l’associazione nazionale dei Revisori dei Conti,c’è troppa differenza tra il bilancio di un Comune e della sua partecipata. ZACCONE farebbe bene a sottolineare il DISALLINEAMENTO dei risultati di CASSA rispetto a quelli di COMPETENZA, che porta a interrogarci sull’effettiva consistenza delle entrate non tradotte in riscossioni. Una condizione che richiama alla necessità di avviare al più presto una SERIA e FEDELE attività di ri-accertamento dei RESIDUI finalizzata all’eliminazione delle poste positive inesigibili e l’adozione di regole di accertamento di competenza più prudenti per il futuro, in particolare per le entrate del TITOLO 2, i TRASFERIMENTI.

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  13. COME LA PENSO. Preciso che è stato abrogato il comma 7, dell’art.76, del DL 112/2008, stabiliva che nel calcolare il RAPPORTO tra spesa personale e spesa corrente si doveva tenere conto delle PARTECIPATE. Ritengo che l’art.3,comma 5,del DL 90/2014 non imponga che tale RAPPORTO sia effettuato in maniera consolidata, bensì che solleciti i Comuni ad effettuare politiche di personale non in modo parcellizzato, ma in modo coordinato con le partecipate, in modo da perseguire l’obiettivo di una graduale riduzione della percentuale tra spese di personale e spese correnti. Proprio il fatto che la norma disponga che ciò deve avvenire “anche per i medesimi soggetti”, cioè le PARTECIPATE,sta ad indicare che essi devono calcolare l’incidenza in proprio.

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  14. COME LA PENSO. Preciso che è stato abrogato il comma 7, dell’art.76, del DL 112/2008, stabiliva che nel calcolare il RAPPORTO tra spesa personale e spesa corrente si doveva tenere conto delle PARTECIPATE. Ritengo che l’art.3,comma 5,del DL 90/2014 non imponga che tale RAPPORTO sia effettuato in maniera consolidata, bensì che solleciti i Comuni ad effettuare politiche di personale non in modo parcellizzato, ma in modo coordinato con le partecipate, in modo da perseguire l’obiettivo di una graduale riduzione della percentuale tra spese di personale e spese correnti. Proprio il fatto che la norma disponga che ciò deve avvenire “anche per i medesimi soggetti”, cioè le PARTECIPATE,sta ad indicare che essi devono calcolare l’incidenza in proprio.

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  15. non si arrabi! ma poi lei è veramente abbocato o consulente a titolo gratuito. Alla fine gli sfaticati siamo: Burrascano,Duetto,Arcistufo,Mariedit chi so numeri,ed ogni tanto D’agostino e u Bummalaru.se ne faccia una ragione ogni tanto qualcuno piglia per il c..o anche a me.

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  16. non si arrabi! ma poi lei è veramente abbocato o consulente a titolo gratuito. Alla fine gli sfaticati siamo: Burrascano,Duetto,Arcistufo,Mariedit chi so numeri,ed ogni tanto D’agostino e u Bummalaru.se ne faccia una ragione ogni tanto qualcuno piglia per il c..o anche a me.

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  17. mi scusi e mi perdoni,ma invece di citare commi e sottocommi cifre e cifrette,non potrebbe spiegare in maniera semplice che cosa vuole dire?Non tutti siamo laureati o diplomati ed esperti come lei in numeri e commi,io ho la 5 elementare ,cosa vuole che capisca (cosi tanti come me) oppure lei vuole insegnare l mestiere dei numeri a Danila ed a Rosaria.

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  18. mi scusi e mi perdoni,ma invece di citare commi e sottocommi cifre e cifrette,non potrebbe spiegare in maniera semplice che cosa vuole dire?Non tutti siamo laureati o diplomati ed esperti come lei in numeri e commi,io ho la 5 elementare ,cosa vuole che capisca (cosi tanti come me) oppure lei vuole insegnare l mestiere dei numeri a Danila ed a Rosaria.

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  19. Carissimo BURRASCANU ci sono due linee di pensiero anche nei soggetti nominati nel primo commento, cioè CORTE dei CONTI, ANCI, REVISORI dei CONTI, STAMPA SPECILIASTICA, BUROCRATI dei Comuni. Una esclude la spesa del personale delle PARTECIPATE, l’altra è per conteggiare questa spesa per la verifica del patto di stabilità. E’ una questione controversa, se hai interesse alla mia opinione posso dirti che fino a quando Comuni e Partecipate hanno sistemi di bilancio non armonizzati tra di loro, sommare la spesa è impossibile e inutile agli equilibri di bilancio degli enti locali.

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  20. Carissimo BURRASCANU ci sono due linee di pensiero anche nei soggetti nominati nel primo commento, cioè CORTE dei CONTI, ANCI, REVISORI dei CONTI, STAMPA SPECILIASTICA, BUROCRATI dei Comuni. Una esclude la spesa del personale delle PARTECIPATE, l’altra è per conteggiare questa spesa per la verifica del patto di stabilità. E’ una questione controversa, se hai interesse alla mia opinione posso dirti che fino a quando Comuni e Partecipate hanno sistemi di bilancio non armonizzati tra di loro, sommare la spesa è impossibile e inutile agli equilibri di bilancio degli enti locali.

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  21. LE chiedo di nuovo scusa professore,senza offesa mi creda,ma vorrei capire da lei ,senza lasciarmi nel dubbio,ma l’amministrazione di renatino quale delle due ha scelto? quella più comoda e quindi ciurla nel manico,oppure quella che secondo lei sarebbe più onesta? i debiti sono debiti e se le partecipate sono in capo al comune allora come la mettiamo? chi paga?

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  22. LE chiedo di nuovo scusa professore,senza offesa mi creda,ma vorrei capire da lei ,senza lasciarmi nel dubbio,ma l’amministrazione di renatino quale delle due ha scelto? quella più comoda e quindi ciurla nel manico,oppure quella che secondo lei sarebbe più onesta? i debiti sono debiti e se le partecipate sono in capo al comune allora come la mettiamo? chi paga?

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