La storia dei contratti derivati. Per l’esperto Cannizzaro, «un gioco d'azzardo»

La storia dei contratti derivati. Per l’esperto Cannizzaro, «un gioco d’azzardo»

Danila La Torre

La storia dei contratti derivati. Per l’esperto Cannizzaro, «un gioco d’azzardo»

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martedì 26 Agosto 2014 - 22:04

I contratti furono annullati dal Comune in autotutela nel 2011, ma gli istituti di credito impugnarono il provvedimento dinanzi al Tar al fine di ottenerne l’annullamento. E` quindi attualmente in corso un contenzioso di cui la giunta Accorinti ha dovuto necessariamente tenere contro nella redazione del Piano decennale di Riequilibrio. Dura la relazione tecnica del consulente Giuseppe Cannizzaro

«Se esce testa, Caio mi pagherai un importo variabile fino a 278 euro; se invece esce croce, Caio mi pagherai soltanto 100 euro. In nessun caso, quindi, Tizio pagherà un solo centesimo a Caio».

La «storiella paradossale» appena raccontata è servita all`esperto di Palazzo Zanca, Giuseppe Cannizzaro, per sintetizzare in maniera alquanto efficace gli effetti della finanza derivata, illustrati nella relazione tecnica allegata al Piano di riequilibrio, nella quale il consulente ripercorre la storia dei contratti derivati sottoscritti dal Comune di Messina. I contratti derivati sono strumenti finanziari che hanno fatto il loro debutto in Italia intorno alla metà degli anni ’80; i contratti di swap utilizzati dal Comune fanno parte dei cosiddetti derivati: nello specifico si tratta di un contratto atipico con il quale le parti convengono di scambiarsi, a date prefissate, dei flussi monetari (o di pagamento) costituenti la risultante dell’applicazione di diversi indici borsistici o di altri parametri presi a riferimento come tassi di interesse o tassi di scambio tra valute.

«Se al posto della monetina inserissimo l'euribor ed agli importi aggiungessimo molti zeri – scrive Cannizzaro, commentando l`esempio di Caio – saremmo riusciti a descrivere esattamente le condizioni dei contratti stipulati il 28.06.2007 tra il Comune di Messina e gli Istituti di credito BNL e Dexia».

Palazzo Zanca – viene spiegato -iniziò a sottoscrivere contratti derivati con l’istituto di credito BNL e, successivamente, anche con l’istituto di credito Dexia a partire dall’anno 2003. Dopo l’ultima rimodulazione, i contratti furono annullati dal Comune in autotutela nel 2011, ma gli istituti di credito impugnarono il provvedimento dinanzi al Tar al fine di ottenerne l’annullamento. E` quindi attualmente in corso un contenzioso di cui la giunta Accorinti ha dovuto necessariamente tenere contro nella redazione del Piano decennale di Riequilibrio.

La relazione tecnica di Cannizzaro allegata al piano di riequilibrio riconduce il valore in questione al totale di 24,94 milioni di euro, corrispondenti alla somma dei flussi differenziali negativi non pagati ed al valore di rescissione del contratto (Mark to Market).

«Tuttavia, come da allegata nota dello stesso esperto Dott. Cannizzarosi legge nella parte del Piano di riequilibrio dedicata ai contratti derivati – poiché la soccombenza implica il ripristino del contratto, con la resa dei flussi finanziari non versati e la ripresa dei versamenti fino ad esaurimento del contratto stesso (anno 2036), l’effettivo impatto di tale potenziale esposizione sul piano di riequilibrio è ricondotto ad € 18,34 milioni, inclusivo di interessi sui flussi non pagati e comprensivo del valore attualizzato dei flussi da corrispondere fino al 2022».

Il Comune di Messina ha anche citato BNL in sede civile, riproponendo altresì azione in sede penale – ma con esito negativo (vedi correlato), per il danno subito a seguito della consulenza. L’attuale richiesta di risarcimento è limitata al valore da corrispondere per l’eventuale estinzione anticipata del contratto, pari a 23 milioni di euro, da aggiornarsi secondo valore periziato.

Nel piano di riequilibrio viene assegnato un grado di rischio “medio” alla causa contro l’annullamento dei contratti e non viene considerata la probabilità di successo nella causa per risarcimento del danno. L’accantonamento per il contenzioso sui derivati è dunque pari al 50% del valore periziato, pari a 9,17 milioni di euro, con impatto a partire dal 2016 (anno atteso di definizione della causa) e fino alla conclusione del piano.

In attesa della sentenza da parte del Tribunale, emerge già un giudizio tecnico sui contratti derivati sottoscritti dal Comune di Messina, quello appunto del consulente Cannizzaro, che diventa anche un giudizio politico nel momento in cui viene totalmente accolto anche dalla giunta Accorinti.

«E` osservare curiososcrive Cannizzaro nella relazione tecnicache, malgrado l`evoluzione dei tassi di interesse avesse registrato un andamento favorevole per il Comune di Messina, il bilancio delle operazioni effettuate a consuntivo nello stesso periodo risultò essere pesantemente negativo»

Tra le anomalie segnalate dal consulente di Palazzo Zanca anche la circostanza che «le controparti delle scommesse effettuate dal Comune di Messina coincidevano con i due istituti di credito che svolgevano simultaneamente anche l`incarico di consulenti. Con la paradossale conseguenza che, per svolgere compiutamente il loro incarico (ricercare un beneficio economico al cliente) i due istituti di credito avrebbero dovuto necessariamente produrre un danno economico a loro stessi»

Dopo aver analizzato l`intera documentazione, Cannizzaro giunge ad una conclusione "inquietante" e cioè che «la finanza derivata abbia avuto un ruolo marginale rispetto ad una vicenda essenzialmente riconducibile ad un gioco d`azzardo, oltretutto dichiaratamente impari»

«Non è un caso – conclude Cannizzaro – che proprio tali contratti siano stati oggetto di una più stringente normativa a livello Europeo e che le relative norme contenute nella legge di stabilità 2014 ne inibiscano, di fatto, l`utilizzo agli Enti pubblici».

Danila La Torre

8 commenti

  1. Una città caduta nelle mani di sindaci e commissari regionali, estranei alla storia della Urbs Messana, sta per essere l i b e r a t a da u n o d i n o i, un sognatore concreto, coraggioso, bellicoso, zallo quanto basta per guardare a muso duro chi vuole farci ripiombare nella servitù, non solo quella di passaggio. ALEA IACTA EST.

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  2. Una città caduta nelle mani di sindaci e commissari regionali, estranei alla storia della Urbs Messana, sta per essere l i b e r a t a da u n o d i n o i, un sognatore concreto, coraggioso, bellicoso, zallo quanto basta per guardare a muso duro chi vuole farci ripiombare nella servitù, non solo quella di passaggio. ALEA IACTA EST.

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  3. L’eredità del passato continuerà a pesare su questa amministrazione e su quelle che le succederanno per diversi anni ancora.
    Questo vale per la presente come per le passate amministrazioni.
    “L’inerzia” delle scelte passate, nel bene e nel male condizionerà per forza di cose l’operato di chiunque nei prossimi anni si troverà a palazzo Zanca.
    Ecco perchè è necessario valutare le inefficienze di questa giunta non solo attraverso le sue scelte, giuste o sbagliate che siano, ma anche pesandole con le ripercussioni del passato.
    E’ solo un invito a riflettere sulla contiguità che passato e presente inevitabilemte hanno, e che non può estinguersi in poco più di un anno.
    Nessun alibi per nessuno, solo la necessità di chiarire che presente e passato non possono essere considerati indipendenti mai.
    Questo almeno è quello che penso io.

    Salvatore

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  4. L’eredità del passato continuerà a pesare su questa amministrazione e su quelle che le succederanno per diversi anni ancora.
    Questo vale per la presente come per le passate amministrazioni.
    “L’inerzia” delle scelte passate, nel bene e nel male condizionerà per forza di cose l’operato di chiunque nei prossimi anni si troverà a palazzo Zanca.
    Ecco perchè è necessario valutare le inefficienze di questa giunta non solo attraverso le sue scelte, giuste o sbagliate che siano, ma anche pesandole con le ripercussioni del passato.
    E’ solo un invito a riflettere sulla contiguità che passato e presente inevitabilemte hanno, e che non può estinguersi in poco più di un anno.
    Nessun alibi per nessuno, solo la necessità di chiarire che presente e passato non possono essere considerati indipendenti mai.
    Questo almeno è quello che penso io.

    Salvatore

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  5. Umhhh 2003.? Chi era sinnacu Leonardi o Buzzanca?

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  6. Umhhh 2003.? Chi era sinnacu Leonardi o Buzzanca?

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  7. Quando lo sposerai?

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  8. Quando lo sposerai?

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