Padova spegne il sogno della Waterpolo Messina. Lo scudetto resta in Veneto

Padova spegne il sogno della Waterpolo Messina. Lo scudetto resta in Veneto

Padova spegne il sogno della Waterpolo Messina. Lo scudetto resta in Veneto

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domenica 22 Maggio 2016 - 18:37

Finisce 6-4, con le venete subito avanti e le peloritane costrette a rincorrere. Dal 3-1 in poi Padova mantiene il doppio vantaggio e lo porta fino alla fine. La Waterpolo Messina esce comunque tra gli applausi dei 2.000 presenti, che hanno riempito la tribuna della piscina Cappuccini

La Waterpolo Messina perde la finale scudetto ma esce con l'onore delle armi, contro una squadra, Padova, troppo forte per tutte le avversarie. A vincere è anche il grande pubblico, 2.000 presenti, che hanno riempito la tribuna della piscina Cappuccini e incitato le giocatrici peloritane fino all'ultimo.

Primo quarto equilibrato con azioni pericolose da una parte e dall’altra. Dopo la traversa di Rosaria Aiello, Padova passa in vantaggio con Martina Savioli. Ancora una traversa di Ursula Gitto, prima che Padova pareggi il conto dei legni prima con Robinson e poi con Millo. Sugli scudi i portieri Laura Teani e Giulia Gorlero.

Ad inizio del secondo quarto, la Waterpolo Messina sfrutta una superiorità numerica e ottiene la rete del pari con Ursula Gitto. La reazione di Padova è veemente, va a segno per due volte Laura Barzon.

Per Messina si mette male ad inizio del terzo quarto perché subito Padova va in superiorità numerica, fuori Marina Zablith, e la sfrutta con la rete di Letizia Lascialandà. La squadra veneta va sul 4-1 e prova a prendere il largo. Messina non ci sta e accorcia le distanze con Alessia Morvillo. La squadra peloritana tenta di riavvicinarsi ma sono le venete a colpire in ripartenza, con Savioli. Il terzo quarto termina sul 5-2 e lo scudetto è sempre più vicino per Padova.

L’ultimo quarto si apre bene per Messina. Lo splendido pallonetto di Federica Radicchi riaccende le speranze ma sono comunque ancora due i gol di svantaggio. Poi è ancora il portiere Laura Teani a salvare il risultato, prima su Federica Radicchi e poi su Arianna Garibotti. A due minuti e mezzo dalla fine è Alessia Millo a mettere la parola fine sulla contesa: Padova va sul 6-3. La Waterpolo Messina è indomita e accorcia subito con Silvia Bosurgi, quando manca un minuto e 50 secondi alla fine e solo un miracolo potrebbe “aggiustare” il risultato. Le ultime speranze si spengono con la parata di Laura Teani sul tiro di Silvia Bosurgi a 45 secondi dalla fine.

Finisce 6-4, con le venete che festeggiano e le peloritane che vengono fuori a testa alta. Vince la squadra più forte, quella che ha vinto tutt’e diciotto le partite della stagione regolare ed anche le due della final six. La Waterpolo Messina, seconda durante la stagione regolare, è stata l’unica in grado di impensierire le avversarie ma non al punto da “strappargli” lo scudetto. La differenza, anche nella finalissima, l’ha fatta la difesa di Padova, la migliore del torneo, che è riuscita a tenere a secco Arianna Garibotti, la migliore realizzatrice di tutto il campionato.

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