La formazione jonica all'esordio ha stentato in casa contro Volley Grup Roma vincendo al tiebreak, le laziali hanno invece vinto facile (3-0) in casa del Castelvetrano
Ancora una formazione romana sulla strada della Mam Volley S. Teresa in questo avvio di stagione che vede impegnate le atlete joniche nel campionato di B1. Dopo il faticoso esordio al Palabucalo di sette giorni addietro contro il Volley Group Roma (vittoria al tie-break), le ragazze guidate dal tecnico Antonio Jimenez saranno chiamate oggi pomeriggio alle 16,30 ad affrontare in trasferta Casal de’ Pazzi (3-0 all’esordio in casa del Castelvetrano). Quella laziale è una squadra molto giovane, formata da “under”, che vanta uno dei vivai più importanti nel panorama della pallavolo nazionale in grado di sfornare fuoriclasse. Non ultima Paola Egonu, nuova stella della Nazionale. Lo scorso anno Casal de’ Pazzi ottenne la promozione in A2 per poi rinunciare al titolo e rimanere in B1.
Quest’anno la squadra è ripartita con lo stesso piglio. Non ci sono più Melli e Mancini, ma le sostitute sono di prim’ordine. Sul fronte santateresino Jimenez ha preparato la gara in settimana con minuziosa professionalità, coadiuvato dal secondo Gianpaolo Marino. Con molta probabilità nella trasferta capitolina il tecnico schiererà la stessa formazione dell’esordio con Agostinetto in cabina di regia e Bertiglia opposta, Rania e Panucci di banda, Bilardi e La Rosa al centro, Pietrangeli libero. La prima al Palabucalo non è stata brillante. La squadra ha palesato zone d’ombra sulle quali già l’allenatore ha cercato di far luce. Ci sono ancora degli ingranaggi da oliare ed è evidente il peso della preparazione. Ma una squadra ambiziosa non può lasciare sul campo punti preziosi.
“Abbiamo affrontato la settimana con l'obiettivo di affinare certi meccanismi di gioco – esordisce la seconda palleggiatrice, Carlotta Caruso -. Sappiamo di incontrare un avversario ostico – prosegue – che nonostante la giovanissima età delle giocatrici lo scorso hanno ha vinto il campionato. Siamo comunque pronte – conclude Caruso – a dare il massimo”.
Carmelo Caspanello
