Scuola media La Pira, niente riscaldamento perché manca l'allaccio dell'impianto

Scuola media La Pira, niente riscaldamento perché manca l’allaccio dell’impianto

Scuola media La Pira, niente riscaldamento perché manca l’allaccio dell’impianto

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venerdì 22 Gennaio 2016 - 10:17

Il consigliere comunale Libero Gioveni ha chiesto lumi al responsabile, l'energy manager di Palazzo Zanca, Salvatore Saglimbeni, “che confermando proprio questa motivazione ha allargato le braccia in quanto il Comune risulta ad oggi debitore con l'Eni e quindi, qualora il funzionario si attivasse per richiedere l'allaccio creerebbe, a suo dire, un debito fuori bilancio”.

"Dal dibattito che in questi ultimi giorni stiamo avendo con il Dipartimento edilizia scolastica sul delicato tema del mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento, stanno emergendo fatti a dir poco paradossali che dimostrano una grande responsabilità e superficialità politica in tema di programmazione". Non si placa l'amarezza del consigliere comunale Libero Gioveni. “Un esempio su tutti riguarda il mancato funzionamento dell'impianto di riscaldamento nella scuola media "Giorgio La Pira" 1 di Camaro dove l'impianto è stato addirittura realizzato ex novo alla fine dell'anno 2014. Qui il gasolio non c'entra. Il motivo – prosegue il consigliere – è quasi (giusto per restare in argomento) "agghiacciante". Il nuovo impianto dovrebbe funzionare a gas, ma Palazzo Zanca non ha ancora provveduto a richiedere l'allaccio alla società Eni”.

Gioveni, appresa la notizia, ha chiesto lumi al responsabile, l'energy manager di Palazzo Zanca, Salvatore Saglimbeni, “che confermando proprio questa motivazione ha allargato le braccia in quanto il Comune risulta ad oggi debitore con l'Eni e quindi, qualora il funzionario si attivasse per richiedere l'allaccio creerebbe, a suo dire, un debito fuori bilancio”.

“Il Comune – ricorda Gioveni – per la scuola media La Pira ha effettuato nel 2014, grazie ad un appalto bandito nel mese di novembre 2013, degli interventi di manutenzione straordinaria con una spesa di 340mila euro, di cui 262mila euro per il rifacimento degli impianti termici, elettrici ed antincendio ed altri 78mila euro per opere edili. Eppure non è stata prevista una somma minima per l’allaccio. E’ frutto solo di negligenza e superficialità, oltre che di una chiara responsabilità politica. Confido, pertanto – conclude il consigliere – nell'intervento dell'assessore all'energia Cacciola, a cui faccio appello, affinché si corra immediatamente ai ripari, magari anche con una lettera di scuse ai bambini e alle loro famiglie”.

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