Settima edizione di "Abitare i margini". Scuola ed educazione civile

Settima edizione di “Abitare i margini”. Scuola ed educazione civile

Settima edizione di “Abitare i margini”. Scuola ed educazione civile

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lunedì 23 Settembre 2013 - 15:44

“Un'occasione per ripensare la scuola nella prospettiva dell'educazione civile”. Dal 20 al 22 settembre si è svolto a Messina il seminario di "Abitare i margini", organizzato da Libera e Lude

È stata la tre giorni di Messina a inaugurare l’edizione 2013, la settima, di “Abitare i margini”, appuntamento nazionale di Libera dedicato alla formazione e al confronto e destinato ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Punto di riferimento di centinaia di insegnanti ed educatori, “Abitare i margini” – ispirato all’opera e alle “parole forti” pronunciate da un sacerdote che ha fatto della scuola strumento di crescita umana e civile, don Lorenzo Milani – ha riunito a Messina, al Parco Horcynus Orca, docenti di tutto il Sud Italia nei giorni 20, 21, 22 settembre (gli altri seminari saranno a Torino l’11, 12, 13 ottobre per i docenti del Nord Italia e a Roma il 22, 23, 24 novembre per i docenti del Centro Italia).

Il seminario è stato l’occasione per la prima collaborazione tra Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, e la Lude, “Libera Università dell’Educare”, il centro di alta formazione nato all’interno della Fondazione di Comunità di Messina e rivolto a professionisti (insegnanti, psicologi, educatori, assistenti sociali, pediatri, animatori, amministratori pubblici) che, partendo da profili diversi, intendono confrontarsi, riflettere ed aggiornarsi sulla responsabilità educativa.

Sul tema generale “Una scuola che educa è una scuola che nutre i cittadini e le città”, attraverso una didattica interattiva e alcun contributi mirati, i docenti si sono confrontati sulla scuola come “dispositivo educativo civile” approfondendo tematiche quali il rapporto con il territorio, la dimensione del patto educativo, la promozione di pedagogie orientate alla crescita della coscienza civile dei giovani, le didattiche possibili tra educazione e formazione.

Agli incontri in programma hanno partecipato Francesca Rispoli, direttrice nazionale di Libera; Francesco Forgione, già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina, Loredana Pumo, Mario Schermi e Salvatore Rizzo, responsabili della Lude, Domenico Chiesa, del direttivo nazionale del CIDI (Centro Iniziativa Democratica Insegnanti) e Michele Gagliardo, responsabile Formazione di Libera.

«È stata un’occasione straordinaria – spiega Mario Schermi della Lude – che ha consentito agli insegnanti di ripensare la scuola nella prospettiva dell’educazione civile, una prospettiva che fa fatica a coniugarsi con i tempi moderni dell’insegnamento. Nelle scuole italiane non c’è l’abitudine né preparazione adeguata per fare educazione civile. Il compito di recuperare occasioni in tal senso è degli insegnanti che devono trovare gli spazi nella quotidianità scolastica per discutere temi come solidarietà, giustizia, civiltà”.

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