Aeroporto del Mela, dalla politica è un coro di sì

Aeroporto del Mela, dalla politica è un coro di sì

Aeroporto del Mela, dalla politica è un coro di sì

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martedì 10 Gennaio 2017 - 09:15

I deputati regionali Nino Germanà, Giambattista Coltraro, Beppe Picciolo e Bernadette Grasso, il senatore Bruno Mancuso e i deputati nazionali Angelo Attaguile e Mariella Gullo si aggiungono alla lunga lista di politici favorevoli alla realizzazione dell'opera

"Legittime le posizioni di tutti; le opinioni di ciascuno vanno assolutamente rispettate ma, badi il presidente Riggio, che il suo all'Enac è un ruolo squisitamente tecnico. Lasci alla politica e agli eletti dalla collettività quali propri rappresentanti, di dire cosa sia meglio o no per lo sviluppo del territorio ", così il deputato regionale di Area Popolare, Nino Germanà che, sull'ipotesi "aeroporto del Mela" si è sempre detto favorevole. "Ogni aspetto possa fungere da risorsa economica e logistica per il territorio, intensificando servizi essenziali e possibilità, non può che essere ragione di attenzione positiva e per questo mi allieta la prontezza con cui il vice presidente della Regione Mariella Lo Bello si è detta interessata ad avviare un tavolo di confronto. Attirare capitali esteri e cogliere l'interesse di investitori stranieri poi, è l'ennesima dimostrazione di quanto la nostra terra sia fertile per l'attuazione di progetti di respiro internazionale. Proprio per questo, la politica deve attivarsi adeguatamente ond'evitare la perdita di chance per la nostra Isola. E sono certo che non tarderanno ad arrivare importanti novità in tal senso anche dal presidente della Regione. Mi voglio sbilanciare: diciamo che sarà una settimana interessante sotto questo profilo", conclude Germaná.

Sulla stessa linea il deputato nazionale Angelo Attaguile, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati: "Mi addolora leggere che il presidente dell'Enac, Vito Riggio, siciliano, affermi che l'Aeroporto del Mela non serva. Siamo di fronte ad un'infrastruttura di vitale importanza per lo sviluppo turistico ed economico della parte Nord-Orientale della nostra Isola. Un'area -aggiunge Attaguile- che vede le proprie potenzialità limitate dai deficit infrastrutturali. L'iniziativa della società indiana, che si è dichiarata disponibile a realizzare l'opera con fondi interamente privati, merita attenzione e va approfondita e, se non vi dovessero essere ostacoli tecnici, va supportata. Quale componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati sono disponibile a sentire il presidente Panchavaktra per conoscere gli aspetti tecnici dell'iniziativa. Mi dispiace -conclude Attaguile- che il governatore Crocetta non sia ancora intervenuto sul punto, ma per fortuna il suo mandato volge al termine. Questa iniziativa sarà una proposta qualificante del nostro programma per le imminenti elezioni regionali che per quanto riguarda le infrastrutture mira ad un adeguamento dei trasporti siciliani agli standard del nord Italia."

Dura nota nei confronti dell'Enac anche da parte del deputato regionale Giambattista Coltraro: "Apprendo del no dell'Enac alla proposta di realizzare un aeroporto nella Valle del Mela – commenta il deputato- inoltrata da una holding indiana che ha pure aggiunto che il tutto avverrebbe a proprie spese e garantendo la salvaguardia ambientale e l'occupazione a centinaia di lavoratori del posto. L'iniziativa, peraltro, era stata ben accolta anche dall'assessore competente alla Regione, Mariella Lo Bello, il che lasciava intendere che data la bontà della proposta e lo sviluppo che tale realizzazione avrebbe rappresentato in termini di economia e facilità nei trasporti, la holding indiana avrebbe trovato tutte le strade aperte. Ma ecco che a bocciare il progetto arriva l'Ente Nazionale Aviazione Civica, che per bocca del suo presidente, Vito Riggio, sostiene che la Sicilia sia già sufficientemente fornita da aeroporti. Ed è qui che trovo opportuno intervenire: sulla motivazione addotta dal presidente Riggio. Che la nostra regione sia 'sufficientemente' fornita di aeroporti, infatti, mi pare 'rosea' considerazione dei trasporti aerei 'da e per la Sicilia'. Riggio consideri che realizzare un aeroporto proprio in quella parte di isola sgraverebbe di parecchio i disagi di chi, da Milazzo o Barcellona, ad esempio, deve percorrere un lungo tratto autostradale per raggiungere l'aeroporto di Catania o addirittura attraversare lo Stretto per quello di Reggio, peraltro quest'ultimo con una ridotta attività di volo. Ritengo, invece – continua Coltraro- che le valutazioni dell'Enac debbano essere di natura tecnica, visto che rappresenta la massima autorità italiana sugli aeroporti e deve rispondere solo al governo del proprio operato. E allora – conclude il parlamentare regionale – l'Enac, come di competenza, verifichi eventuali rischi, aspetti amministrativi ed economici della proposta indiana e, laddove esistessero crepe, offra anche eventuali soluzioni per un buon piano aeroportuale. Ecco perchè invito l'Enac ad aiutare lo sviluppo della Sicilia, non a bloccarlo con motivazioni che non attengono alla realtà: la nostra terra ha bisogno di un nuovo aeroporto."

Per la deputata Mariella Gullo, capogruppo di Forza Italia della Commissione parlamentare Affari Sociali, non si capisce "per quale motivo l’Enac abbia espresso senza un’analisi approfondita il proprio parere contrario. L’esigenza di una struttura aeroportuale nel Messinese è stata al centro di una interrogazione rivolta al Ministro per le Infrastrutture due anni addietro. In quella circostanza ponevo al ministro il seguente quesito: ‘In caso di disponibilità di privati alla realizzazione della stessa e delle opere infrastrutturali, se si intendano concedere, per quanto di competenza, le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell'infrastruttura aeroportuale e predisporre la realizzazione delle infrastrutture di collegamento con tale opera’. La stessa domanda la pongo oggi al governo per comprendere se la volontà è quella di isolare sempre di più la provincia di Messina rispetto allo sviluppo dei trasporti intermodale del Mediterraneo. La realizzazione della stazione aeroportuale deve essere considerata un’occasione irripetibile per il nostro territorio”.

“Dopo la riunione di ieri al Consiglio Comunale di Milazzo sappiamo in che direzione va il progetto di Panchavaktra che noi sosteniamo da anni – dice la deputata regionale Bernadette Grasso -. L’aeroporto in provincia di Messina può salvare e rilanciare le nostre imprese, il nostro artigianato e il turismo compromesso in questi anni proprio a causa dei collegamenti insufficienti. Questa opportunità non va sprecata, il gruppo di Forza Italia sosterrà quest’opera con tutti i suoi mezzi, a discapito di chi vuol farsi propaganda con le ragioni ambientali. Quando noi per primi avanzammo l’ipotesi di un aeroporto dei Nebrodi, – ha concluso la Grasso – il presidente dell’Enac argomentò la possibilità di vedere realizzata una struttura simile nella zona di Milazzo per collegare le Isole Eolie. Invitiamo ora il presidente dell’Enac a sedersi al tavolo con tutte le parti interessate. Ci sono le volontà politiche e del territorio per sostenere un’opera così importante: Riggio dovrà convincersi delle potenzialità della struttura e delle richieste del territorio.”

“L'occasione offerta dalla proposta di investimenti cospicui di capitali sul nostro territorio provinciale da parte di un gruppo industriale indiano va valutata con grande attenzione. Tale iniziativa costituirebbe una netta inversione di tendenza rispetto al ricorso agli interventi pubblici enfatizzati, oltremodo, anche nei recenti Patto per la Sicilia e Patto per la Città Metropolitana di Messina”. Lo afferma il senatore Bruno Mancuso (Ap). “L'irrinunciabile risanamento della spesa pubblica, derivato dalla crisi finanziaria ed economica strutturale – sostiene il senatore – va correlato necessariamente alla capacità di intercettare investimenti privati, che mirino ad essere impiegati in progetti strategici, come potrebbe essere quello presentato. Anche se, per non suscitare facili entusiasmi, e stando a quanto è stato fino ad ora pubblicizzato, mi sembra non si possa parlare di un nuovo aeroporto per voli nazionali ed internazionali (come è stato opportunamente sottolineato dal Presidente dell'Enac Vito Riggio, che ha messo in evidenza come si stia procedendo ad una razionalizzazione degli aeroporti esistenti in Italia), ma di un'avio superficie per voli cargo, e quindi collegata ad un più ampio sistema logistico ed infrastrutturale, e per voli charter a fini turistici. A tale proposito – conclude Mancuso – sarebbe opportuno definire meglio la localizzazione, di intesa con le realtà territoriali interessate, valutando appieno la sostenibilità ambientale di tale opera, che, per le sue finalità, dovrà comunque essere collegata con assi viari ed autostradali, infrastrutture portuali esistenti e in fase di realizzazione, ed essere al servizio delle realtà produttive locali. Ritengo quindi necessario un confronto più ampio articolato ed approfondito, quale una Conferenza di Servizi con tutti gli enti competenti per il rilascio delle autorizzazioni e valutazioni, in cui chiarire il quadro di insieme della iniziativa privata, il piano industriale, gli aspetti progettuali e lo stato dell'arte degli stessi e tutti gli altri passaggi procedurali necessari per la realizzazioni di una iniziativa imprenditoriale che potrebbe avere importanti riscontri sul piano economico ed occupazionale”.

"Seguiamo, ancora una volta negli anni, con enorme interesse gli incontri avvenuti in questi giorni tra i vertici della holding indiana e i rappresentanti dellea istituzioni locali – dice il deputato regionale Beppe Picciolo -. La volontà della società asiatica di realizzare un aeroporto nella valle del Mela non può che essere accolta con favore dal nostro movimento politico. Ho riscontrato apprezzamento dei gruppi Consiliari di Barcellona e Milazzo per la attesa presenza sul nostro territorio della holding, segno tangibile di interesse a realizzare un opera attesa da troppo tempo. Questa potrà costituire senza dubbio un volano per lo sviluppo economico dell' hinterland – ha precisato Picciolo -; l'aeroporto civile e cargo colmerebbe il gap esistente con gli altri territori sotto l'aspetto logistico e commerciale, ma soprattutto sul piano turistico". Il Capogruppo regionale ha quindi proposto, d'accordo con la rappresentanza istituzionale locale di Sicilia Futura, la costituzione di un tavolo tecnico-politico che coinvolga gli amministratori dei comuni interessati, affinché si sviluppi un piano integrato di carattere sovracomunale che individui l'area, usando particolare attenzione verso l'impatto ambientale e soprattutto "riteniamo importante il coinvolgimento dei cittadini che dovranno essere chiamati ad esprimere il loro gradimento".

4 commenti

  1. Tutti in coro appassionatamente, però non vorrei che sotto sotto, molto sotto, si agisca per il contrario a favore dei…soliti noti. Perchè è chiaro che un’aeroporto in quella determionata zona, “rompe” gli equilibri degli aeroporti di catania e palermo. Speriamo che i politici “locali” non si venderanno.

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  2. Tutti in coro appassionatamente, però non vorrei che sotto sotto, molto sotto, si agisca per il contrario a favore dei…soliti noti. Perchè è chiaro che un’aeroporto in quella determionata zona, “rompe” gli equilibri degli aeroporti di catania e palermo. Speriamo che i politici “locali” non si venderanno.

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  3. Esiste una notevole rete di aeroporti in Italia.
    Molti aeroporti sono distanti appena pochi km. tra di loro.
    La Sicilia, regione più grande d’Italia, e che ha circa 5 milioni di ab. nonostante sia un’isola non è attrezzata di strutture aeroportuali adeguate. Regioni molto più piccole e che contano una frazione degli abitanti della Sicilia sono meglio attrezzate. Il progetto dell’aeroporto del Mela vuole produrre nuovo traffico e nuovi collegamenti, specie internazionali. L’aeroporto del Mela Può produrre benefici per tutto il territorio siciliano, colmando un vuoto strutturale.
    Non ha senso ampliare continuamente gli aeroporti siciliani esistenti, bruciando palate di milioni, e lasciare il resto della Sicilia senza strutture.

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  4. Esiste una notevole rete di aeroporti in Italia.
    Molti aeroporti sono distanti appena pochi km. tra di loro.
    La Sicilia, regione più grande d’Italia, e che ha circa 5 milioni di ab. nonostante sia un’isola non è attrezzata di strutture aeroportuali adeguate. Regioni molto più piccole e che contano una frazione degli abitanti della Sicilia sono meglio attrezzate. Il progetto dell’aeroporto del Mela vuole produrre nuovo traffico e nuovi collegamenti, specie internazionali. L’aeroporto del Mela Può produrre benefici per tutto il territorio siciliano, colmando un vuoto strutturale.
    Non ha senso ampliare continuamente gli aeroporti siciliani esistenti, bruciando palate di milioni, e lasciare il resto della Sicilia senza strutture.

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