“Pasqua preludio di vita nuova”. Il messaggio augurale dell’arcivescovo Calogero La Piana

“Pasqua preludio di vita nuova”. Il messaggio augurale dell’arcivescovo Calogero La Piana

“Pasqua preludio di vita nuova”. Il messaggio augurale dell’arcivescovo Calogero La Piana

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sabato 04 Aprile 2015 - 22:23

“Continuiamo a credere e lottare per la legalità e la giustizia, per la pace e la fraternità tra i popoli, il rispetto della vita e della dignità della persona”

Miei cari fratelli e amici,

concluso il cammino quaresimale, siamo pervenuti alla Pasqua. E’ la festa della luce e della gioia; la vittoria sul male e sul peccato; il trionfo della grazia, del bene e della vita.

In Cristo Gesù, il Crocifisso risorto, Dio ha rivelato in pienezza l’Amore che libera, che salva e introduce l’uomo ad una “vita nuova”. “Questa vita nuova plasma tutta l’esistenza umana sulla radicale novità della risurrezione”. E così che “i pensieri, gli affetti, la mentalità e il comportamento dell’uomo vengono lentamente purificati e trasformati, in un cammino mai compiutamente terminato in questa vita”(B XVI, La porta della fede, 6).

La fede nella risurrezione, miei cari amici, è vera se raggiunge il cuore. Qualcosa cambia in me e attorno a me se cambia il mio cuore e quello degli uomini. Quando tocca il cuore, la fede nella Pasqua non lascia indifferente la vita, i pensieri, le scelte e l’agire dell’uomo; salva dal male, dalla tentazione di consumarsi nella ricerca affannosa di piaceri e di soddisfazioni malsane o di spegnersi davanti ad una malattia, un insuccesso; libera la vita dell’uomo da ogni forma di compromesso col male, dalla devianza, dalla fuga dalle norme morali e civili dell’umana convivenza.

Assistiamo, quasi rassegnati, alla continua devastazione e distruzione della vita di molte persone, famiglie, comunità e istituzioni, civili ed anche religiose, frutto del male e del peccato. Troppi orrori e negatività segnano il vissuto degli uomini. Vogliamo ricordare solo alcuni nomi di tanto male: mafia, corruzione, malcostume, negazione di diritti fondamentali, discriminazione, disprezzo della vita umana, violenza, guerra, ecc.; richiamare solo alcuni frutti di tanto peccato: povertà, solitudine, sofferenza, morte, lutto, disperazione, ecc.

Ma, come ci esorta spesso Papa Francesco, “non lasciamoci rubare la speranza”.

Continuiamo a credere e lottare per la legalità e la giustizia, per la pace e la fraternità tra i popoli, il rispetto della vita e della dignità della persona. Non lasciamoci ingannare da mode o presunte conquiste umane (teoria del gender, felicità a buon mercato, primato dell’avere tutto subito e a ogni costo, ecc.).Lavoriamo per “promuovere un mondo più umano per tutti, un mondo nel quale tutti possano avere qualcosa da dare e da ricevere, senza che il progresso degli uni costituisca un ostacolo allo sviluppo degli altri” (Benedetto XVI, Caritas in veritate, 39). E soprattutto adoperiamoci per convertire il nostro cuore e quello degli uomini verso il bene, quello vero, che mira alla promozione dell’uomo, di ogni uomo, di tutto l’uomo, di tutti gli uomini.

La Pasqua del Signore, miei cari fratelli e amici, vince il male e rinnova la vita.

Lo Spirito del Risorto, apra il nostro cuore all’accoglienza e alla solidarietà, alla speranza e alla gioia. Spalanchi il sepolcro perché il bene e la vita trionfino sempre sul peccato, sul male e sulla morte.

Buona, vera e santa Pasqua a tutti.

+ Calogero La Piana

2 commenti

  1. e fateci fare i palazzi a pompei non lo scrive?

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  2. e fateci fare i palazzi a pompei non lo scrive?

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