Il “ricatto” del Genio Civile: “Demolire la bretella sul torrente Pagliara per costruire quella sull'Agrò”

Il “ricatto” del Genio Civile: “Demolire la bretella sul torrente Pagliara per costruire quella sull’Agrò”

Giusy Briguglio

Il “ricatto” del Genio Civile: “Demolire la bretella sul torrente Pagliara per costruire quella sull’Agrò”

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mercoledì 11 Dicembre 2013 - 13:38

Il Genio Civile ha sospeso l’iter per la realizzazione della bretella di collegamento intrapreso dalle amministrazioni di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo, ponendo come condizione la demolizione preventiva della passerella costruita nel 2007 sull’alveo del torrente Pagliara, e scatenando le reazioni dei comuni interessati

Il Genio Civile ha sospeso la pratica per la realizzazione della passerella sul torrente Agrò. La decisione è stata comunicata nei giorni scorsi ai comuni di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo e non è stata accolta di buon grado dai sindaci Cateno De Luca e Rosanna Fichera che contestano i motivi per i quali è stato bloccato l’iter istruttorio portato avanti dalle amministrazioni “che risultano portatrici di un interesse pubblico parimenti rilevante e meritevole di tutela immediata”.

La realizzazione della passerella è infatti propedeutica ai lavori di messa in sicurezza del ponte che collega i due comuni jonici, ma il Genio Civile è stato molto chiaro: non si proseguirà alla costruzione di essa se prima non verrà demolita la passerella sul torrente Pagliara, tra Roccalumera e Furci Siculo. Il Genio Civile ha diffidato l’Anas a proseguire in tal senso e stabilito un limite di tempo di trenta giorni in cui il gestore stradale dovrà provvedere a proprie spese alla demolizione, specificando che se questa non sarà effettuata “qualsiasi danno dovesse derivare alla pubblica e privata incolumità, Anas, progettista, direttore dei lavori e Rup saranno ritenuti responsabili, dovendo in ogni caso sollevare l’Amministrazione Pubblica (Regionale e Locale) da azioni giudiziarie”.

La bretella sul torrente Pagliara è stata costruita nel 2007 e negli ultimi sei anni è servita a smaltire il traffico veicolare estivo oltre che ad alleggerire il carico sul ponte all’uscita del casello autostradale di Roccalumera. La passerella fu realizzata in via provvisoria e non è la prima volta che se ne chiede la demolizione, fino a questo momento rinviata. Il Genio Civile ha però posto un limite sul quale non sembra ulteriormente disposto a trattare.

La decisione ha naturalmente scatenato la reazione dei sindaci De Luca e Fichera che considerano la questione un ricatto istituzionale, dato che le due faccende non hanno alcun legame e rispondono a competenze diverse e fanno sapere che stanno preparando un esposto da presentare al Prefetto.

Ma anche da Roccalumera si levano le prime voci di protesta. L’amministrazione comunale non intende permettere che la passerella venga demolita per la sua funzione inequivocabilmente utile in condizioni di traffico elevato, ma anche per l’eventualità di essere utilizzata come via di fuga come accadde a seguito dell’alluvione del 1 ottobre 2009, con le altre strade chiuse perché non percorribili.

“Non abbiamo alcuna intenzione di rimanere inermi o con le mani in mano – ha dichiarato il primo cittadino Gaetano Argiroffi -, anzi ci stiamo attivando per chiedere ufficialmente e formalmente all’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Mobilità, nella persona dell’Assessore Bartolotta, un impegno concreto in prima persona affinché possa essere convocato dallo stesso un tavolo di concertazione fra tutti gli enti coinvolti nella problematica in specie e far in modo di mettere la parola fine a questa vicenda”. Anche il Presidente del Consiglio Antonio Garufi dichiara: “L’argomento riveste particolare importanza e presto verrà portato all’attenzione del civico consesso affinché quest’ultimo possa esprimersi in merito e nello stesso tempo dare un maggior supporto all’azione intrapresa dall’Amministrazione attiva. Demolire la passerella carrabile significherebbe commettere l’ennesimo scippo a discapito del nostro territorio e privarlo di una via di fuga di importantissima valenza”.

Giusy Briguglio

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