Picciolo. "Ecco il Pdr, al fianco del Pd di Renzi e di Crocetta, guardando ai moderati"

Picciolo. “Ecco il Pdr, al fianco del Pd di Renzi e di Crocetta, guardando ai moderati”

Rosaria Brancato

Picciolo. “Ecco il Pdr, al fianco del Pd di Renzi e di Crocetta, guardando ai moderati”

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martedì 10 Giugno 2014 - 05:25

Il 28 giugno il numero due del Pd Guerini terrà a battesimo il Pdr, Patto dei democratici per le riforme, che unirà i moderati di sinistra. "Vogliamo essere la fiancata del Pd di Renzi e di Crocetta e rappresentare quell'area dei moderati di sinistra che finora non ha trovato alternative" spiega Beppe Picciolo, uno dei fondatori del nuovo movimento "Ma Crocetta deve cambiare rotta. Basta geometrie variabili. O si fa un nuovo governo politico o è la fine".

Il primo passo l’hanno mosso a gennaio, quando ancora Renzi stava valutando il da farsi, adesso, il prossimo 28 giugno a Campofelice di Roccella, battezzeranno la nascita di quel PDR, Patto dei democratici per le riforme, che punta a riunire i moderati siciliani di sinistra e creare una forza politica che sia di sostegno e al fianco sia di Crocetta che del Pd di Renzi. E a battezzare il Pdr sarà il numero due del Pd, Lorenzo Guerini.

E’ stato lo stesso Renzi a dichiarare, nell’ultima riunione da segretario nazionale del Pd la necessità di un partito aperto ai moderati e quindi ad esperienze federative nelle regioni- spiega Beppe Picciolo che del Pdr siciliano è uno dei leader- Ci sono aree di elettori che non vogliono votare Pd, ma rappresentano posizioni moderate e di centro alle quali il partito non può non guardare in chiave di crescita. Questo Renzi lo ha capito benissimo e il PDR sarà un’alternativa moderata al fianco del Pd e del governatore. Il Patto nasce con esponenti di provenienza diversa, come Gianni, Cimino, Venturino, ma altri deputati regionali aderiranno. Al momento nel gruppo all’Ars siamo sette. Il Pd sta incoraggiando esperienze federative analoghe in altre regioni”.

L’esperienza dei Drs si chiude per aprire una fase nuova e più ampia quindi, e cementare un’alleanza tra moderati in Sicilia anche in vista delle prossime competizioni elettorali. Dal 2012 ad oggi i Drs si sono strutturati nel territorio, partecipando con liste proprie nelle diverse competizioni e diventando, molto più del Megafono, che strada facendo si è sfaldato, l’unico vero alleato di Crocetta, l’unico rimasto al fianco del governatore sempre alle prese con le guerriglie interne al Pd. Un sostegno confermato non solo sostenendo la Stancheris alle Europee “Tra Messina e provincia abbiamo portato più voti di altre realtà più grandi come Palermo”, ma, di fatto, “acquisendo” in quota Drs l’assessore regionale alla cultura Giusy Furnari, voluta espressamente da Crocetta.

Alle amministrative delle scorse settimane abbiamo presentato liste nostre in moltissimi comuni, registrando, ad esempio il 10% a Caltanissetta e il 20% a Monreale”. Il PDR quindi si appresta a nascere come “terza salda gamba” di un governo che rischia imboscate quotidianamente e che non ha ancora scelto se continuare a galleggiare fino a fine mandato o finalmente decidere di fare la rivoluzione o quantomeno iniziarla dopo due anni e mezzo di annunci.

“Vogliamo operare in stretta sinergia con Crocetta ma deve trovare una stabilità governativa. Le geometrie variabili non pagano- continua Picciolo- Pensava di poter dialogare con tutti, dal M5S al Ncd, ma deve capire che da soli non si va da nessuna parte. Noi siamo stati al suo fianco perché abbiamo creduto al progetto di riforme. Ma se non arrivano i fatti e si continua a parlare di aria fritta, rifletteremo. Stoicamente restiamo come gli ultimi dei Mohicani, ma o Crocetta fa un governo politico, nel quale è primus inter pares, o è la morte. Deve dare un segnale, entro tre mesi ad esempio, potrebbe eliminare i commissari e sostituirli con politici”.

Passare da un Crocetta ad un Crocetta bis o ter senza che arrivi la svolta politica è solo un “tirare a campare” che non porterà più da nessuna parte, soprattutto adesso che il Pd di Renzi ha invertito il trend elettorale.

“In Sicilia il Pd è diviso, noi possiamo rappresentare, con autonomia, quell’area di centro che manca. Mi auguro che anche quegli esponenti del Megafono o ex, o quelli che si sono allontanati o si allontaneranno dal Pd, anche a Messina, possano trovare nel Pdr l’alternativa, la “fiancata” del Pd. Noi non facciamo campagna acquisti, ma apriamo le porte a quella società civile, a quei singoli che vogliono impegnarsi. Guardi, io stesso mi sento “un vecchio della politica” e voglio farmi da parte,ritagliandomi un ruolo diverso, più simile a quello di guida. Renzi è al governo da 3 mesi e sembrano passati 30 anni. Dobbiamo capirlo tutti”.

Quanto al governo Crocetta secondo Picciolo ci sono le possibilità di andare avanti purchè si cambi rotta: “In Sicilia c’è stato per la prima volta il pareggio di bilancio e nessuno lo dice. E se ci siamo riusciti è stato grazie ai tagli alla sanità che hanno consentito un risparmio di 110 milioni di euro che però sono andati a coprire altri buchi. Crocetta ha l’occasione di cambiare direzione, investire sulla qualità della formazione, sui progetti per l’ambiente, sul fotovoltaico, sulla buona sanità. Ormai i siciliani vanno a farsi operare a Milano persino di ernia o di cataratta con il paradosso che qui abbiamo bravi chirurghi ma pessimi servizi e la gente va altrove”.

Il mittente del messaggio del nascituro PDR è prima di tutto Crocetta, che in questi mesi,pur contando sugli alleati fedeli, non è mai andato oltre. Il Patto dei democratici per le riforme nasce forte numericamente,non come stampella all’occorrenza, ma come alleato stabile e affidabile nel momento in cui per il governatore i rapporti ai minimi storici con il Pd potrebbero spingerlo a “tentazioni” di derive verso il Ncd, come suggerito da D’Alia. Ma il messaggio è anche per il Pd che, nell’ottica annunciata da Renzi di patti con federazioni di moderati nei territori, potrebbe riuscire a recuperare quelle fasce di elettori poco inclini a votare a sinistra.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Nicolò D'Agostino 10 Giugno 2014 06:10

    Tutti vogliono rappresentare i Moderati ma bisogna vedere se i Moderati vogliono essere rappresentati da coloro che li vogliono rappresentare.
    Un Moderato ha un modo di essere, ha una sua cultura ed agisce in una certa maniera.
    Chi lo vuole rappresentare deve essere antropologicamente un Moderato eccelso, cioè un “quasi santo” sociale e non un populista che della Moderatezza fa uno slogan per allocchi da catturare.
    Perciò, prima di “adunanze” politiche, è necessario prendere atto di chi è come ha raggiunto collocazioni partitiche.

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  2. Nicolò D'Agostino 10 Giugno 2014 06:10

    Tutti vogliono rappresentare i Moderati ma bisogna vedere se i Moderati vogliono essere rappresentati da coloro che li vogliono rappresentare.
    Un Moderato ha un modo di essere, ha una sua cultura ed agisce in una certa maniera.
    Chi lo vuole rappresentare deve essere antropologicamente un Moderato eccelso, cioè un “quasi santo” sociale e non un populista che della Moderatezza fa uno slogan per allocchi da catturare.
    Perciò, prima di “adunanze” politiche, è necessario prendere atto di chi è come ha raggiunto collocazioni partitiche.

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  3. Carissimo Giuseppe (Don Peppino) Picciolo, mi (Le) chiedo : Lei è un “Moderato”, allora…. Perché non interviene sulla gestione (Personale) del 118 e/o SEUS. Vedasi incarichi superpagati che non sono previsti in organico, con doppio esborso da parte dell’Amministrazione e con un compenso mensile di circa 10.000/00 (diecimila) euro al mese; molti dipendenti tra lo stipendio (più che giusto) l’incentivo e lo straordinario “nello stesso mese”, percepiscono (da semplici “Autisti, Autisti soccorritori, infermieri, ecc. ecc.) mensilmente circa 3.000/3.500 euro al mese – che dire dei corsi di formazione “Riconosciuti, accreditati” ma NOOOOO; e dell’utilizzo dell’elicottero, sempre per i corsi ???? le sembra moderato fare dei corsi a pagamento dei cittadini (che l’unica colpa di aggrapparsi a una mera possibilità di entrate al 118. Per fortuna che la Corte dei Conti si è già interessata!!!! Oltre che la Magistratura. Purtroppo le istituzioni sono lente…. ma inesorabili. Non crede caro On. Giuseppe (Don Peppino) Picciolo che è ora di dire basta ad una gestione più che personale …… diversamente che moderato è ….. A RISENTIRCI

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  4. Carissimo Giuseppe (Don Peppino) Picciolo, mi (Le) chiedo : Lei è un “Moderato”, allora…. Perché non interviene sulla gestione (Personale) del 118 e/o SEUS. Vedasi incarichi superpagati che non sono previsti in organico, con doppio esborso da parte dell’Amministrazione e con un compenso mensile di circa 10.000/00 (diecimila) euro al mese; molti dipendenti tra lo stipendio (più che giusto) l’incentivo e lo straordinario “nello stesso mese”, percepiscono (da semplici “Autisti, Autisti soccorritori, infermieri, ecc. ecc.) mensilmente circa 3.000/3.500 euro al mese – che dire dei corsi di formazione “Riconosciuti, accreditati” ma NOOOOO; e dell’utilizzo dell’elicottero, sempre per i corsi ???? le sembra moderato fare dei corsi a pagamento dei cittadini (che l’unica colpa di aggrapparsi a una mera possibilità di entrate al 118. Per fortuna che la Corte dei Conti si è già interessata!!!! Oltre che la Magistratura. Purtroppo le istituzioni sono lente…. ma inesorabili. Non crede caro On. Giuseppe (Don Peppino) Picciolo che è ora di dire basta ad una gestione più che personale …… diversamente che moderato è ….. A RISENTIRCI

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