Fondi alluvione, attacco incrociato ai governi amici/nemici: dopo il Pd, è il turno di Udc e Cgil

Fondi alluvione, attacco incrociato ai governi amici/nemici: dopo il Pd, è il turno di Udc e Cgil

Fondi alluvione, attacco incrociato ai governi amici/nemici: dopo il Pd, è il turno di Udc e Cgil

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giovedì 07 Luglio 2011 - 09:34

Rassegnati, delusi e rammaricati anche i Comitati cittadini delle zone alluvionate che chiedono ai propri rappresentanti locali uno scatto d’orgoglio. Francilia (Udc): «Buzzanca e Ricevuto si facciano carico della vicenda». Oceano (Cgil): «Una vergogna»

Lo stanziamento di 45 milioni di euro dei Fondi Fas per ricolmare i buchi nei conti economici della Gesip (Gestione Servizi Impianti Pubblici Palermo)di Palermo, non va giù proprio a nessuno. Rassegnati, addolorati e dispiaciuti i rappresentanti dei Comitati dei cittadini delle zone alluvionate che chiedono ai rispettivi sindaci (oltre Messina, Scaletta e Itala), di far sentire la propria voce, se necessario con nuove eclatanti proteste. Ma altrettanto sconfitti, come affermato già ieri dal deputato nazionale del Pd Francantonio Genovese e regionale Filippo Panarelllo (correlati in basso), e come ribadito oggi dal coordinatore provinciale dell’Udc Matteo Francilia, devono essere i rappresentanti del Pdl, di ogni ordine e grado. Con in testa, naturalmente, il sindaco Buzzanca e il presidente della Provincia Ricevuto. Proprio loro, «nella qualità di primi rappresentanti del territorio messinese – sottolinea Francilia -, si devono fare carico di risolvere questa vergognosa vicenda, considerato anche il fatto che circa un mese fa, in occasione del giro d’Italia, hanno incassato ampie rassicurazioni dal ministro Fitto su un tempestivo intervento da parte del Governo nazionale. A questo punto – incalza l’esponente dell’Udc – i Parlamentari nazionali messinesi di maggioranza dovrebbero esprimere la propria indignazione ed il loro disagio verso il loro Governo amico attraverso una grande forma di protesta da portare avanti durante i lavori parlamentari di Camera e Senato, cercando di paralizzare di fatto i lavori d’aula fino a quando non saranno stanziati i fondi per la messa in sicurezza del territorio messinese. Se non lo faranno – conclude Francilia – sarà meglio che vadano a casa con la coda tra le gambe e pieni di vergogna».

Altrettanto dure le dichiarazioni del segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano: «I politici messinesi del Pdl si vergognino – tuona il sindacalista – tengono più al partito e alla poltrona che alla loro terra. Il Governo nazionale taglia i treni e le risorse per le infrastrutture di questo territorio, cancella migliaia di posti di lavoro nella scuola pubblica della nostra provincia, nega i fondi per la ricostruzione e la messa in sicurezza delle zone sconvolte dall’alluvione del 1 ottobre 2009, e i rappresentanti dei messinesi non fiatano, non reagiscono, non protestano. I morti non hanno giustizia, i nostri figli devono andar via – continua Oceano – e questo territorio diventa sempre più povero e loro difendono soltanto la poltrona e magari la possibilità di trasmetterla per via ereditaria a figli e parenti, per generazioni. Una classe politica come questa non può essere interlocutore affidabile, con questi Politici non ci si può confrontare perché continuano non far nulla per difendere gli interessi di questa comunità, l'unico auspicio è che i messinesi sostituiscano questo gruppo dirigente con uno differente». (EDP)

(Nella foto il responsabile della Protezione Civile Regionale Guido Lo Monaco – Buzzanca – Ricevuto)

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