Milazzo: no al carcere, si ai lavori socialmente utili per i detenuti

Milazzo: no al carcere, si ai lavori socialmente utili per i detenuti

Redazione Tirreno

Milazzo: no al carcere, si ai lavori socialmente utili per i detenuti

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mercoledì 22 Febbraio 2017 - 11:44

Una convenzione tra Comune e Uepe consentirà ai soggetti ammessi di usufruire di misure alternative alla detenzione, con l'obiettivo di un più agevole reinserimento in società

E’ stata sottoscritta una convenzione tra il Comune di Milazzo e l’Ufficio di esecuzione penale esterna di Messina (Uepe) finalizzata a promuovere azioni di sostegno e reinserimento di persone condannate penalmente, favorendo così la costituzione di una rete di risorse che accolgano i soggetti ammessi a misura alternativa o ammessi alla sospensione del procedimento con messa alla prova che hanno aderito a un progetto riparativo.

Con la firma della convenzione, l’Uepe si impegna a segnalare al Comune il nominativo di ogni soggetto in misura alternativa o ammesso alla prova che aderisce alla proposta di svolgere attività a favore della collettività, previa acquisizione di impegno scritto dell’interessato. L’Uepe fornirà una scheda di presentazione in cui verrà specificato il tempo che la persona può dedicare all’attività prescelta e l’eventuale specifica professionalità posseduta, al fine di poterla collocare al meglio all’interno delle strutture messe a disposizione dell’ente convenzionato.

L’amministrazione comunale, da parte sua, dovrà individuare all’interno delle proprie strutture operative idonei ambiti di impegno per lo svolgimento di attività di riparazione da parte delle persone ammesse alla sospensione del procedimento con messa alla prova; collaborare con l’Uepe per la redazione del programma di trattamento, individuando gli impegni specifici, il numero di ore e le modalità d’inserimento nell’attività di riparazione, e per sensibilizzare l’ambiente in cui saranno inseriti i soggetti segnalati e ovviamente collocare presso la struttura che verrà individuata di volta il soggetto ammesso allo svolgimento di attività di riparazione.

Spetterà sempre al Comune designare un referente per il progetto riparativo, che indirizzi l’attività della persona, la supporti nello svolgimento del compito affidatole e mantenga i rapporti con l’Uepe producendo al termine del periodo di svolgimento dell’attività riparativa, una relazione relativa all’attività prestata.

La convenzione ha la durata di un anno ed è da intendersi tacitamente rinnovata di anno in anno salvo disdetta scritta, da comunicarsi da una delle parti con almeno novanta giorni di preavviso.

2 commenti

  1. CARCERE DURO CARCERE DURO CARCERE DURO. IN TUTTO E PER TUTTO. SEMPRE

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