No al pedaggio di Ponte Gallo, raggiunta quota 7 mila firme

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venerdì 25 Agosto 2017 - 15:36

La raccolta firme proseguirà anche a Settembre. Biancuzzo: “Determinati e uniti continueremo a reclamare i nostri diritti”

La raccolta firme per dire no al pedaggio di Ponte Gallo ha toccato quota 7000 adesioni. L’annuncio del promotore della petizione nonché consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo, che commenta così: “ Un assoluto successo condiviso da tantissimi concittadini che suggerisce di proseguire senza sosta la raccolta di consensi per ottenere l’eliminazione del pedaggio imposto al casello ubicato a Ponte Gallo nel territorio del comune di Messina”.

“ La raccolta firme – continua Biancuzzo – è iniziata il 25 marzo 2017 a Piazza Cairoli, a tutt’oggi continua per cui mi preme ringraziare tutti i sostenitori tra gli amici, i giovani ed i simpatizzanti che hanno collaborato e che insieme credono all’obiettivo prefissato, scevri da appartenenze politiche. Sottolineo che chiunque può sottoscrivere la suddetta petizione onde eliminare il pagamento del pedaggio all’uscita ed all’entrata presso la bretella ubicata alla estrema riviera della città”.

“Determinati e uniti continueremo a reclamare i nostri diritti, avvalendosi dello strumento democratico, come la petizione spinta e sostenuta dai tantissimi firmatari convinti che sia troppo pagare 1€e 20 centesimi per compiere circa 6 Km ed ancora di più è il tributo versato per i pendolari domiciliati e residenti nei villaggi della zona nord fortemente penalizzati se consideriamo che il tratto in questione, pur essendo tangenziale è uno dei tratti più costosi d’Italia. Inoltre si precisa che le barriere ubicate a Ponte Gallo, non consentono l’entrata in direzione Palermo, trattandosi di una bretella che consente la sola uscita dalla sede autostradale per i mezzi provenienti da Messina e l’ingresso in tangenziale solo direzione Messina. Pertanto non è un casello ma una semplicissima bretella eseguita nel 1972 per soddisfare le esigenze di tutti i cittadini Messinesi”.

“ Le motivazioni qui esposte non legittimano il pagamento richiesto ed imposto per una strada che collega lo stesso territorio comunale. Quindi con assoluta determinazione, ed impegno la raccolta delle firme non si fermerà fino a tutto il mese di settembre, anzi con iniziative studiate ad hoc di sensibilizzazione sulla tematica cercherà nuovi spazi e luoghi di aggregazione così come altri sostenitori per ogni fascia di età e di ceto sociale al fine di coinvolgere ogni cittadino e renderlo partecipe ed artefice dell’eliminazione del pedaggio BEFFA”.

“ Successivamente – conclude Biancuzzo – gli elenchi sottoscritti saranno doverosamente consegnate per gli adempimenti di conseguenza al presidente del Consiglio dei Ministri, all’Assessore alle Infrastrutture a Roma, al Presidente della Regione Sicilia, a S. E. Signor Prefetto, al Signor Sindaco di Messina e al Presidente del Consiglio Comunale”.

2 commenti

  1. Altro che pedaggio beffa, i signori del cas con questo pedaggio-scandalo si sono arricchiti ingiustamente sulle spalle di noi cittadini costretti nostro malgrado a sborsare fior di quattrini per percorrere quei pochi chilometri di autostrada(e che autostrada); la pirelli dei signorotti milanesi è chiusa da quel di’ e ancora si continua a pagare questo iniquo e scandaloso pedaggio; è ora di dire basta a questa vergogna siciliana in salsa messinese!!! BASTA PEDAGGIOOOOO DI MESSINA NORD!!!!!

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  2. Mi sembra logico far notare che sia conseguenziale la chiusura di Rometta.
    Gli addetti trovino un’adeguata soluzione al problema per evitare l’illusione delle firme.

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