L'ex Polveriera di Bisconte è ancora nel degrado. E a nessuno sembra interessare

L’ex Polveriera di Bisconte è ancora nel degrado. E a nessuno sembra interessare

L’ex Polveriera di Bisconte è ancora nel degrado. E a nessuno sembra interessare

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martedì 16 Febbraio 2016 - 10:20

Il 19 dicembre 2013, il Consiglio della Terza Circoscrizione organizzò davanti all’ex Polveriera una seduta aperta alla presenza anche di residenti. Unici presenti l'assessore Ialacqua e l'ex commissario Di Maria ma gli impegni assunti non hanno avuto seguito

Dispiacere e preoccupazione riguardo il disinteresse totale mostrato dall’Amministrazione Comunale nei confronti dell’ex Polveriera di Bisconte. Lo esprime il consigliere della III circoscrizione, Alessandro Cacciotto, ricordando le reiterate richieste, scritte e verbali, all’Amministrazione, una delibera dell’intera Circoscrizione ed una seduta aperta di Consiglio.

Il 19 dicembre 2013, il Consiglio della Terza Circoscrizione organizzò davanti all’ex Polveriera una seduta aperta alla presenza anche di residenti. In quella occasione gli unici ad essere presenti furono l’assessore Ialacqua e l’ex commissario di Messinambiente, Armando Di Maria. In quella seduta, il Consiglio della Terza Circoscrizione, su proposta di Cacciotto, votò una delibera che sostanzialmente impegnava l’Amministrazione Comunale a due cose: 1) provvedere alla bonifica e alla messa in sicurezza della ex Polveriera; 2) attivarsi con gli organi competenti (Demanio Militare, Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Sovrintendenza ai Beni Culturali) affinché si affrettasse la dismissione del bene storico dal Demanio dello Stato alla Regione e conseguentemente al Comune di Messina e/o a qualsivoglia Organizzazione capace di rimettere in piedi un opera che risale al 1887 e sul quale una Declaratoria Regionale del 1990 ne ha sancito l’interesse storico, architettonico e culturale.

“Sono passati più di due anni – afferma Cacciotto – e da allora e nulla è cambiato nonostante gli impegni presi da Ialacqua e Di Maria. Anzi la situazione di degrado e sporcizia è aumentata cosi come è sempre presente il pericolo che la struttura abbia parziali cedimenti (che negli anni si sono avuti) con rischio sia per la pubblica incolumità che per l’eventuale perdita storica e artistica di un bene di così alto valore ma che è, soprattutto da chi dovrebbe averne interesse e cura, assolutamente snobbato”.

Cacciotto torna a chiedere la scerbatura del sito e la dismissione demaniale per recuperare la strattura e destinarla a finalità socioculturali attraverso il coinvolgimento di associazioni o enti di promozione sociale e culturale.

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