Dal porta a porta parte la "rivoluzione", il Consiglio comunale dovrà fare la sua parte

Dal porta a porta parte la “rivoluzione”, il Consiglio comunale dovrà fare la sua parte

Francesca Stornante

Dal porta a porta parte la “rivoluzione”, il Consiglio comunale dovrà fare la sua parte

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venerdì 29 Agosto 2014 - 13:58

Dopo la missione palermitana di ieri, il Sindaco Accorinti e l'assessore Ialacqua hanno illustrato in conferenza stampa le novità sul fronte rifiuti. Ecco tutti i dettagli del nuovo servizio porta a porta,ma si è discusso anche di impianti.

“Questo foglio di carta ha un valore straordinario, la rivoluzione nei rifiuti adesso può finalmente iniziare”. Queste le parole del Sindaco Renato Accorinti dopo la missione palermitana che ha fruttato la firma del decreto di finanziamento per avviare il progetto di raccolta porta a porta (vedi articolo correlato). Grande la soddisfazione dei protagonisti di questa vittoria che rappresenta un nuovo punto di inizio per quel percorso virtuoso che in un anno l’amministrazione non è ancora riuscita ad avviare. L’assessore Daniele Ialacqua, il commissario liquidatore dell’Ato3 Michele Trimboli, il commissario regionale che sta seguendo il passaggio dal regime Ato alla Srr Ettore Ragusa hanno oggi illustrato le novità che gli amministratori di Palazzo Zanca hanno portato a casa.

“Questa firma rappresenta la fine di un cammino iniziato qui a Messina lo scorso mese di ottobre quando incontrammo la Giunta regionale e il Presidente Rosario Crocetta. Da allora è iniziato un dialogo costante che oggi ci porta finalmente a gioire di questo risultato. Ma siamo solo all’inizio, adesso bisognerà lavorare per portare il progetto dalla carta alla realtà.

A disposizione ci sono 4.766.566,60 euro, di cui 3.794.811,15 euro finanziati dalla Regione attraverso fondi Po Fesr 2007/2013 e 971.755,45 euro a carico del Comune. Il decreto adesso passerà al vaglio della Corte dei Conti, anche il Comune però deve fare la sua parte. La Giunta dovrà infatti produrre nel più breve tempo possibile una delibera che passerà in Consiglio comunale per stanziare la somma che deve finanziare Palazzo Zanca. Se non prima questo atto, esitato dal Consiglio, non giungerà a Palermo non si sbloccherà alcuna somma.

Il progetto risale al 2010 ed era stato messo a punto dall’Ato3, poi evidentemente si era perso tra i cassetti, l’amministrazione Accorinti ha provveduto a rispolverarlo e grazie anche alla collaborazione del commissario Trimboli ha trovato il via libera della Regione. Si conta di riuscire a partire nei primi mesi del 2015, la Regione ha fissato i tempi da rispettare e nel decreto ha stabilito che la completa esecuzione della fornitura si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2015, pena la perdita di ogni finanziamento.

Come si svolgerà questo servizio porta a porta? La prima fase del progetto prevede il coinvolgimento della popolazione residente nei villaggi delle zone nord e sud della città, che complessivamente nelle oltre 21 frazioni della periferia ammonta a circa 60 mila abitanti. Oltre al coinvolgimento delle utenze domestiche, il servizio dovrebbe essere esteso anche a tutte quelle attività commerciali che producono in gran parte rifiuti organici provenienti da attività di cucina, in particolare mense e ristoranti. In questa prima fase saranno raggiunte le attività commerciali della zona nord (Ganzirri e Torre Faro), dove sono concentrati numerosi ristoranti, ma anche strutture sanitarie importanti e universitarie. Inoltre lo stesso servizio sarà esteso anche alla zona del centro cittadino. L'obiettivo è il raggiungimento di una percentuale del 90% di raccolta delle frazioni recuperabili, gli intervalli di intervento dipendono dalla tipologia di materiale. I mezzi usati saranno una vasca da 5 mc. con costipatore per la raccolta domiciliare della carta e cartone, della frazione multimateriale leggera (plastica, alluminio e acciaio) e della frazione organica. Gli stessi mezzi conferiranno il materiale a contenitori scarrabili da 30 mc. che saranno posizionati in maniera baricentrica rispetto alle zone di raccolta e successivamente (una volta riempiti) avviati alla destinazione finale attraverso mezzi e rimorchi per la movimentazione degli stessi scarrabili; mezzi e rimorchi per la movimentazione degli scarrabili da 30 mc. per lo svuotamento delle campane per la raccolta del vetro; e mezzi compattatori da 22 mc. per la raccolta domiciliare dell'indifferenziato.

La trasferta palermitana ha però portato anche altre novità: “In tema di rifiuti – hanno spiegato Accorinti e Ialacqua – è prossimo alla firma il decreto di bonifica del piede della discarica di Portella Arena. Un'altra notizia positiva riguarda la proroga di un altro mese, almeno fino al 30 settembre, della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, mentre su Mili c'è un'idea progettuale, che consentirebbe il trattamento della parte umida dei rifiuti. Prevista ad ottobre anche la chiusura della gara per la piattaforma di Pace”.

Il percorso è lungo ma compiere il primo passo era fondamentale. Adesso si spera anche nella buona volontà dei messinesi, nella speranza di non dover più vedere una città sotto scacco della spazzatura come in queste settimane.

Parlando di porta a porta un’interrogazione arriva dal consigliere comunale del Megafono Angelo Burrascano che chiede chiarimenti sul servizio che il Comune ha avviato in forma sperimentale a Torre Faro. Burrascano gira una serie di interrogativi al Sindaco, all’Assessore Ialacqua, al Direttore Generale Le Donne a al Commissario di Messinambiente Ciacci e chiede: se è stato approntato un piano per il ritiro periodico presso il domicilio degli utenti in giorni e tipologie diverse, quali sono le modalità ed i tempi ed i giorni fissati per la raccolta, cernita e trasporto dei rifiuti, se vi è stato o meno un sopralluogo degli ispettori ambientali presso la VI Circoscrizione e se abbiano riscontrato o meno irregolarità nella raccolta, con quali procedure Messinambiente controlla il materiale oggetto della raccolta differenziata, quali sono le forme e gli investimenti in materia di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini, se sono stati raggiunti parametri della quota percentuale del 65% al 31/12/2012 e, nel caso non siano stati raggiunti, a quanto ammonta la sanzione che grava sulle casse del Comune di Messina e, di conseguenza, sui cittadini.

Francesca Stornante.

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