4 consiglieri: "Siamo noi indignati, dalla giunta bugie e spot elettorali"

4 consiglieri: “Siamo noi indignati, dalla giunta bugie e spot elettorali”

Rosaria Brancato

4 consiglieri: “Siamo noi indignati, dalla giunta bugie e spot elettorali”

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venerdì 02 Marzo 2018 - 11:59

Antonella Russo, Daniele Zuccarello e Alessandro La Cava: "lezioni di coerenza da nessuno. Non siamo yes man". Trischitta: "Volevano usare il Piano per far campagna elettorale..... Nessun disastro, il Riequilibrio lo varerà la prossima amministrazione"

La più arrabbiata, ed a ragione, è Antonella Russo, Pd, che dal 2013 ha avuto una posizione cristallina e coerente non solo sul Piano di Riequilibrio ma anche sui bilanci e sull’epistolario con la Corte dei Conti che fino a gennaio ha inutilmente invitato l’amministrazione a correggere alcune distorsioni.

In una conferenza stampa distinta anche il consigliere Daniele Zuccarello ha ribadito la stessa posizione di coerenza, mentre Alessandro La Cava (Sicilia Futura), che in Consiglio è approdato a settembre, ha motivato la sua astensione.

Ultimo in ordine di apparizione davanti ai giornalisti Giuseppe Trischitta, che a differenza dei 3 che lo hanno preceduto ha sempre votato sì al Riequilibrio, anche l’ultima volta, ma che evidenzia come l’amministrazione avrebbe voluto utilizzare la rimodulazione del Piano per fare campagna elettorale e pertanto la bocciatura ha fatto “saltare” i piani di Accorinti e assessori.

Andiamo per ordine.

ANTONELLA RUSSO– la consigliera Pd si è presentata con un voluminoso fascicolo contenente decine di interrogazioni, note all’Anac, interventi in Aula, che attestano come dal 2013 ad oggi lei sia stata sempre coerente ed abbia sempre motivato il no ad un Piano di riequilibrio che a suo giudizio è carente e serve più ai gruppi di potere che non ai cittadini. “Nessuno può darci lezioni di coerenza, men che mai un sindaco che nel 2013 ha annunciato il dissesto e poi ha cambiato idea. Dal 15 gennaio la giunta ha avuto 45 giorni di tempo per portare la rimodulazione in Aula, ma, come, così come ha fatto per 5 anni, sapendo che la scadenza ERA IL 28 febbraio, ha esitato la delibera in giunta il 26, l’ha portata in Consiglio il 27 alle 12.21, senza il parere delle circoscrizioni che sono state convocate d’urgenza nel pomeriggio. Il 28 mancava il parere ma questa giunta, che parla tanto di responsabilità e che nel giorno della sfiducia, febbraio 2017 aveva preso l’impegno di rispettare i quartieri, se ne è fregata ed ha tirato dritto. Cari assessori Signorino e Cuzzola SIAMO NOI SDEGNATI per il mancato rispetto di un’amministrazione che manda ai consiglieri una delibera che scade il 28 febbraio e ci viene mandata meno di 24 ore prima. E’ Signorino il primo a non rispettare le istituzioni visto che pensa che il consigliere comunale è un yes man, ratificatore di provvedimenti che non deve neanche leggere, studiare, ma votare pedissequamente”. La Russo si è poi chiesta quanti, anche tra chi ha votato sì, ha avuto modo di leggere la delibera, dal momento che il provvedimento tra le altre cose contiene anche le tabelle per i debiti fuori bilancio. Tra i numeri ballerini nel 2017 risultano ZERO debiti fuori bilancio, ma nel 2018 ce ne sono 68 milioni. Allo stesso modo non risultano dati relativi a quanti creditori hanno raggiunto l’accordo per spalmare i debiti: “Non sappiamo chi sono, per quanto tempo, con quali modalità perché non sono allegati. In realtà ci sono 30 creditori milionari che sono armatori, imprenditori. I soldi andranno ai grandi creditori e la povera gente resta fuori. In questi anni dei 14 milioni per pagare i creditori ne hanno usati appena 300 mila euro… L’ultima menzogna riguarda le assunzioni. E’ stato il Ministero a bocciare il loro piano assunzioni”.

DANIELE ZUCCARELLO: anche il consigliere del gruppo misto ribadisce come la Russo di essere stato sempre presente e coerente sugli strumenti finanziari: “L’unico Pinocchio è Accorinti che in campagna elettorale era per il dissesto e poi ha fatto l’esatto contrario. Mi volete accusare di essere stato sempre presente in Aula? Io coerentemente ho sempre votato contro che non considero sostenibile e che salva i poteri forti. Mi chiedo, se a dicembre sia Cuzzola che Signorino definivano il Piano di riequilibrio a 10 anni come la panacea di tutti i mali com’è possibile che adesso che non è spalmato in 20 anni è diventato un disastro? La verità è che ci sono consiglieri che in passato hanno votato sì e che improvvisamente sono scomparsi. Se Accorinti non ha maggioranza non può accusare noi. Eravamo in 18, se i sostenitori del Piano non c’erano non può essere colpa nostra…. Infine ai messinesi voglio ricordare che se per 10 anni pagheranno le tasse al massimo sarà colpa di questo riequilibrio che toglie ai più poveri per ridare ai ricchi”

ALESSANDRO LA CAVA: Mi sono astenuto perché ho voluto dire basta al sistema Accorinti, all’arroganza con la quale mandano in Aula all’ultimo minuto atti complessi senza lasciare modo e tempo ai consiglieri di assolvere il loro ruolo ben sapendo che ci sarà sempre qualcuno che voterà per senso di responsabilità. Gli assessori hanno detto un mucchio di bugie, spalmando i costi in 20 anni si aumentano gli interessi. In ogni caso non è la fine di un bel nulla: il Piano di riequilibrio lo farà la prossima amministrazione, di qualunque posizione politica sia. La verità è che in 5 anni hanno saputo solo spalmare debiti senza fare nulla per ridurre i costi o aumentare le entrate”

GIUSEPPE TRISCHITTA: io ho votato sì al Piano di riequilibrio sin dal primo giorno ed anche l’ultima vota, ma non lascio all’amministrazione comunale la possibilità di far campagna elettorale con le menzogne. Loro sono arrabbiati perché speravano di poter usare le somme del Riequilibrio per fare la più becera delle campagne elettorali, dirottando i soldi dove veniva meglio. Faccio un esempio: il Riequilibrio prevede una misura per il personale, con un risparmio di 124 milioni di euro dal 2013 al 2022 grazie a 765 pre pensionamenti. Ebbene, dal 2013 ad oggi ne sono andati in pensione la metà. Il Piano prevede che il 50% del risparmio venga investito in nuove assunzioni. Perché finora non lo hanno fatto? Dove sono finiti quei soldi? Forse volevano usarli da marzo a maggio per far campagne elettorale? Ma come, loro non sono diversi? In ogni caso il Piano di Riequilibrio lo farà la prossima amministrazione. E non saranno loro”

Rosaria Brancato

Un commento

  1. kuigibeninati 3 Marzo 2018 10:23

    Spetta al nuovo Sindaco prendere in mano la situazione e risolvere, una buona volta, i problemi. Basta mettere la polvere sotto i tappeti, basta assunzioni di cui non si ha bisogno, si a nuovi progetti di sviluppo ed all’apertura di un tavolo tecnico a livello romano per lo studio delle soluzioni da adottare. Ma per favore, ritorno alla legalità ed alla concertazione politica altrimenti nessuno sviluppo della Città si potrà mi avviare.

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