La polemica sulla pista ciclabile non si è mai placata ma, negli ultimi giorni, è tornata al centro dei riflettori grazie alla mozione presentata dai consiglieri di minoranza, che ne chiedono l'abolizione. Formica lancia la proposta: allungarla in via sperimentale per rivoluzionare la città.
La pista ciclabile di Milazzo è sempre stata al centro di un ampio dibattito, divenuto nel tempo anche fonte di una polemica più volte riportata sotto i riflettori. Molti l'hanno definita un record, data la sua attuale lunghezza di poco più di 200 metri, altri invece ne hanno chiesto a gran voce l'abolizione definitiva. E' il caso dei consiglieri di minoranza che, con una mozione, andranno a discutere in aula del futuro di questo piccolo esperimento forse non particolarmente indovinato.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla questione è voluto intervenire anche il primo cittadino, Giovanni Formica. Per il primo cittadino la pista ciclabile può ancora rivelarsi una scelta vincente, al di là di qualsiasi pronostico. Da qui la proposta: allungare in via sperimentale il tratto occupato dalla pista ciclabile e tentare di rivoluzionare il traffico nel milazzese.
“Nei prossimi giorni –Ha dichiarato Formica- il consiglio comunale discuterà di piano del traffico. Ed io sarò in aula, naturalmente, ad ascoltare tutti quelli che hanno buone idee. Una cosa, però, mi suona strana e riguarda la pista ciclabile più piccola del mondo, nata quando l'Amministrazione, in attuazione parziale del PUT, aveva immaginato la chiusura al transito veicolare della Marina Garibaldi lato negozi. Con quella misura l'idea di riservare una corsia ai ciclisti sembrò una buona soluzione per evitare situazioni di pericolo per i pedoni. Riaperta la strada alle macchine è rimasta una pista ciclabile che ai più appare avere poco senso. Naturalmente accetto con piacere e senza chiusure ogni suggerimento e ne offro a mia volta e pubblicamente uno ai consiglieri di maggioranza: allunghiamo la pista in via sperimentale e regaliamo una piccola rivoluzione alla nostra città. Meno auto in giro, meno inquinamento, meno braccia fuori dai finestrini, meno parcheggi selvaggi e più biciclette”.
Tra i milazzesi i pareri in proposito sono particolarmente contrastanti. C'è chi non vorrebbe più sentire parlare di pista ciclabile mentre altri, di contro, gradirebbero vedere una città più ecologica e con il minor utilizzo di autovetture. Quale sarà, in definitiva, il destino di quest'opera particolarmente controversa?
Salvatore Di Trapani
