Crocetta e Accorinti uniti per un risanamento "economico, politico e morale"

Crocetta e Accorinti uniti per un risanamento “economico, politico e morale”

Eleonora Corace

Crocetta e Accorinti uniti per un risanamento “economico, politico e morale”

Tag:

venerdì 05 Luglio 2013 - 05:16

Primo giorno della terza edizione della festa del lavoro organizzata dalla Cgil di Messina. Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta e il Sindaco Renato Accorinti puntano a cambiare il modo di fare politica per avere, di conseguenza, una nuova economia e nuova moralità nelle istituzioni. La priorità è il rilancio dell'area dello Stretto.

Cinquantaquattro milioni di euro a disposizione per il risanamento”. Parola di Rosario Crocetta, che viene corretto dieci minuti dopo: sono 45, non 54 i fondi per la città di Messina. Sempre soldi sono, comunque, con cui fare qualcosa di concreto per il territorio, senza correre dietro a progetti di grandi opere sempre più simili a vere e proprie chimere. “Decideremo insieme al Sindaco come spendere questi soldi”- ha dichiarato il Presidente della Regione Crocetta con Renato Accoriti seduto a fianco – Verranno utilizzati completamente. Si potrebbe cominciare a pensare che nei quartieri dove ci sono le baracche facciamo le case popolari”. È un fiume in piena il governatore siciliano, quasi a voler competere con la focosa eloquenza del Sindaco Renato Accorinti. Siamo sul palco allestito per la terza edizione della Festa del Lavoro organizzata dalla CGIL di Messina. L’inaugurazione del primo giorno di festa è avvenuta verso le cinque del pomeriggio di ieri, giovedì.

Gli ospiti sono stati subito introdotti in quello che è il tema cardine della tre giorni organizzata dal sindacato, il lavoro, dalle testimonianze di chi paga il prezzo più salato della crisi economica: i lavoratori delle mille vertenze cittadine. Hanno parlato dipendenti dell’Ente Fiera, del Teatro Vittorio Emanuele, della cooperativa di pulizia delle Poste, dell’Ustica Lines (ex Metromare), di Aicon e precari della Provincia. Un introduzione drammatica che ha visto poi il confronto, moderato dal giornalista Piero Orteca, tra il sindaco Accorinti – eletto da poco più di una settimana – e gli esponenti del mondo sindacale e aziendale: il Segretario Regionale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro; il presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante e il segretario generale della cgil a Messina, Lillo Oceano. Ospite anche l’assessore regionale al bilancio Luca Bianchi.

Il presidente Crocetta è arrivato verso la metà del convegno, alle ore nove. 135.000 posti di lavoro persi a livello regionale dall’inizio della crisi economica. Il 33% di produttività in meno nel settore industriale. 20.000 persone in standby con gli armonizzatori sociali in deroga. Cifre drammatiche che si commentano da sole, alle quali la politica deve dare una risposta. “Dal punto di vista economico è avvilente non vedere all’orizzonte niente – ammette Renato AccorintiDalla decrescita, però, possiamo cogliere l’opportunità di cambiare qualcosa: lo stile di vita. L’occidente da questo punto di vista è per la maggior parte malato, ciò non toglie che il minimo per vivere debbano averlo tutti. Dobbiamo trovare soluzioni diverse, formule nuove di condivisione, cambieremo Messina tutti insieme a passi lenti ma decisi”.

Al di là delle analisi sulla crisi economica globale, con analisi finanziarie e sguardi all’Unione Europea, sia per i fondi, sia affinché assuma un ruolo guida con una politica originale che guardi più alle nazioni che alle banche, i relatori d’eccellenza hanno tentato di dare risposte concrete per un territorio in ginocchio. “Lo stretto – afferma ancora Accorinti – è una ricchezza enorme. Ad esempio, l’idea della Flotta Comunale, una società pubblica di navigazione perché anche le cose pubbliche fanno cassa, i residenti dovranno pagare poco perché è una vergogna che si conosce più Roma di Reggio Calabria. Chiederemo di dichiarare patrimonio dell’umanità lo Stretto, per la bellezza e per l’incalcolabile biodiversità che custodisce. Renderemo fruibile ai turisti il Pilone. Per quarant’anni abbiamo creato e tenuto in vita un sistema politico mafioso che ha soffocato tutta questa bellezza. Fino ad oggi la ricchezza è in mano a sole due famiglie, io non c’è l’ho con nessuno, dico sempre che bisogna lottare contro l’errore, non l’errante, ma le cose devono cambiare”.

Più volte citata anche al zona della cittadella Fieristica. Se il presidente di CONFINDUSTRIA Sicilia, Montante, pensa ad un rilancio del polo fieristico messinese – “dal momento che in Sicilia non esiste una sola Fiera” – Accorinti pensa di aprire a condizioni agevolate la fiera ad artisti ed artigiani. Tra i prossimi appuntamenti del Professore Pacifista, inoltre, c’è un escursione a Taormina per riportare una parte del TaoArte a Messina. Dal canto suo, il Presidente della Regione Crocetta, abbandonati i toni polemici della campagna elettorale che l’hanno visto schierarsi con Felice Calabrò, assicura collaborazione con la nuova giunta comunale messinese. “Faccio gli auguri a Messina. Renato è stato scelto dai cittadini e quindi è anche il mio sindaco”.

Crocetta, annunciando una legge antiparentopoli, punta sull’energia sostenibile, sulla riorganizzazione del sistema di smaltimento dei rifiuti , sull’acqua pubblica. Riguardo alla nomina della professoressa Lucia Tarro Celi come commissario del Teatro Vittorio Emanuele afferma che non aveva la minima intenzione di scavalcare l’amministrazione, essendo una scelta fatta semplicemente in base alle competenze. “La politica a Messina non solo ha fallito ma ha anche delle responsabilità gravi. Da dove si riparte? Intanto dalla rivolta morale. Poi individueremo i percorsi. Io non farò privilegi, ma ritengo che Messina abbia diritto ad un risarcimento rispetto ad altre realtà che in passato hanno avuto trattamenti di favore. Perché i precari di Palermo debbono essere assistiti e quelli di Messina abbandonati? A Messina come a tutta la regione Sicilia serve un risanamento economico politico e morale”. (Eleonora Corace)

8 commenti

  1. non credo nemmeno a una parola di quello che dice crocetta

    0
    0
  2. puzza di bruciato 5 Luglio 2013 08:28

    Capisco la festa, che poi cosa ci sia da festeggiare è da discutere… Cmq uno dei sistemi per aumentare gli occupati in città è quello di imporre alle ditte aggiudicatarie delle gare, sia in edilizia che in altri settori ecc. ecc. oltre ai normali documenti imposti dalla legge Durc ecc., di utilizzare forza lavoro 60% Messinesi. Ciò si inserisce nei bandi di gara per gli appalti di conseguenza l’ispettorato del lavoro invece di “sonnecchiare” come da anni fà, crea un sistema di controllo. Questo è un piccolo tassello che può far smuovere la stasi del momento. Già è attivo in altre città….
    Buon Lavoro

    0
    0
  3. MADDOCCO Antonino 5 Luglio 2013 08:28

    belle parole…. ma i fatti a quando??????

    0
    0
  4. COMMENTO APERTO per Guido Signorino e i Consiglieri Comunali. I più recenti documenti contabili sono i RENDICONTI del PEG 2013, aggiornati al 3 luglio scorso, relativi alle ENTRATE e USCITE, analizzandoli ci si rende conto della drammatica situazione finanziaria e organizzativa di Palazzo Zanca. Questa prima parte della mia analisi è relativa ai sei titoli delle ENTRATE, in particolare la loro incidenza sul totale generale, ma soprattutto quelle degli ACCERTAMENTI e RISCOSSIONI rispetto ai singoli titoli di riferimento. Inoltre ho calcolato i numeri che misurano l’indice di autonomia FINANZIARIA, IMPOSITIVA, PRESSIONE FINANZIARIA, PRELIEVO TRIBUTARIO, quest’ultimo non solo sulla popolazione ma anche sul totale dei nuclei familiari. Come cifre di confronto pubblico quelle relative ai RENDICONTI dal 2009 in poi, per far capire meglio l’ordine delle cifre a disposizione di BUZZANCA rispetto a quelle di R E N A T O sindaco, e l’incidenza che abbiano avuto sulle tasche dei messinesi.
    http://img442.imageshack.us/img442/1491/ghw.png
    http://img706.imageshack.us/img706/5052/rfki.png
    http://img35.imageshack.us/img35/2383/6kaf.png
    http://img843.imageshack.us/img843/5928/c7u.png
    http://img21.imageshack.us/img21/4413/25e.png
    http://img694.imageshack.us/img694/953/yroj.png
    http://img208.imageshack.us/img208/7420/q6r.png

    0
    0
  5. Sindacooooo no ti fidareeeeee

    0
    0
  6. 54..45…fin’ora solo numeri…più o meno come al lotto !

    0
    0
  7. liliana parisi 5 Luglio 2013 16:07

    E nell’attesa di fare le case popolari,perchè non utilizzare edifici comunali abbandonati e immobili sequestrati alla mafia per dare un alloggio temporaneo ai baraccati, così da poter abbattere le baracche di interi quartieri e poter costruire su tutto lo spazio liberato? Anche se non in perfette condizioni, mi sembrano sempre meglio delle baracche.Trovo assurdo che in questi edifici abbiano sede delle associazioni e poi ci siano famiglie che vivono in baracche e auto.Tra i FINI SOCIALI,quale è più importante di dare un tetto a ciascuno?

    0
    0
  8. Antonio Toscano 6 Luglio 2013 01:44

    Approposito di case sequestrate alla mafia ci sarebbero quelle di bonaffini (secondo questa testata giornalistica parliamo di un patrimonio di 400 milioni di euro).

    Bene la flotta comunale, investimento ammortizzabile in pochi anni che rimetterebbe al loro posto franzantonio.

    Malissimo la resa supina all’autorità portuale che ha all’attivo 72 milioni di euro dei cittadini messinesi. Si tratta infatti dei proventi degli oneri concessori in larga parte pagati dal comune per l’uso comune della villetta sabin, l’affaccio a mare del ringo e quindi la passeggiata a mare. Senza contare la zona falcata, ad oggi fuori dalle competenze comunali.

    Per statuto regionale quelle aree di demanio sarebbero di competenza della regione.
    Quindi smettiamola di dire xxxxxxxx e vediamo di rimettere le cose in ordine: l’autorità portuale abbia competenze portuali il comune comunali.
    Che ne dici Renato lo apriamo questo contenzioso?

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007