Aggressione davanti al negozio di scarpe Angelo Salice

Aggressione davanti al negozio di scarpe Angelo Salice

Ve. Cro.

Aggressione davanti al negozio di scarpe Angelo Salice

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venerdì 01 Agosto 2014 - 06:46

L'episodio segue solo di qualche giorno l'incendio che ha devastato il negozio di scarpe di Angelo Salice. Sul caso indaga la Polizia di Stato.

Una discussione animata, la “chiamata in aiuto” di qualche amico, l’aggressione e infine uno scontro con la macchina. E’ accaduto tutto nella serata di ieri, intorno alle 20, dinnanzi al negozio di scarpe Angelo Salice di Messina. Ed il protagonista è proprio uno dei proprietari a cui, solo due settimane fa, un incendio aveva devastato gran parte del negozio. Già allora una delle ipotesi privilegiate era stata quella dell’avvertimento. Gli eventi di ieri sembrerebbero dunque confermare la pista.
Secondo una prima ricostruzione, ieri sera due individui hanno raggiunto l’uomo dinnanzi al negozio all’orario di chiusura per “chiarire” una discussione avuta in precedenza con un altro soggetto. Dalle parole ben presto si è passati ai fatti. Poi, nella fretta di andarsene, sembra che uno dei due aggressori abbia preso la macchina ed investito lo stesso malcapitato procurandogli diverse ferite ed ematomi. Subito soccorso, il commerciante si trova ricoverato all’ospedale Policlinico sotto stretta osservazione.

6 commenti

  1. Già si combatte con la fame e con la debolezza, in più un commerciante si deve sentire strozzato da questi elementi…speriamo che li becchino

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  2. Già si combatte con la fame e con la debolezza, in più un commerciante si deve sentire strozzato da questi elementi…speriamo che li becchino

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  3. I due incresciosi accadimenti non sarebbero potuti succedere, se il negozio del malcapitato Angelo Salice fosse stato dentro l’isola pedonale. I centri urbani commerciali sono potenzialmente più sicuri rispetto alle richieste di pizzo o agli atti vandalici, la sicurezza di tutti è meno costosa rispetto a quella individuale, inoltre per le forze dell’ordine è più facile controllare un territorio privo di macchine, esempio sono i grandi centri commerciali.

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  4. I due incresciosi accadimenti non sarebbero potuti succedere, se il negozio del malcapitato Angelo Salice fosse stato dentro l’isola pedonale. I centri urbani commerciali sono potenzialmente più sicuri rispetto alle richieste di pizzo o agli atti vandalici, la sicurezza di tutti è meno costosa rispetto a quella individuale, inoltre per le forze dell’ordine è più facile controllare un territorio privo di macchine, esempio sono i grandi centri commerciali.

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  5. Nell’articolo precedente avevo già scritto che questo incendio era chiaramente di stampo mafioso cmq tralasciando questo.

    Voglio dire che messina ormai è una città totalmente persa ed abbandonata a se stessa anche se accorinti sta facendo del suo meglio.

    Ora questo povero commerciante/imprenditore deve fare come tutti i furbi chiudere bottega da messina e scappare altrove, dove è possibile creare lavoro.

    Io non aprirei mai un’attività lavorativa a Messina.

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  6. Nell’articolo precedente avevo già scritto che questo incendio era chiaramente di stampo mafioso cmq tralasciando questo.

    Voglio dire che messina ormai è una città totalmente persa ed abbandonata a se stessa anche se accorinti sta facendo del suo meglio.

    Ora questo povero commerciante/imprenditore deve fare come tutti i furbi chiudere bottega da messina e scappare altrove, dove è possibile creare lavoro.

    Io non aprirei mai un’attività lavorativa a Messina.

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