Il Cda continua a deliberare, i NoProroga: “Calpestata la democrazia”

Il Cda continua a deliberare, i NoProroga: “Calpestata la democrazia”

Emma De Maria

Il Cda continua a deliberare, i NoProroga: “Calpestata la democrazia”

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sabato 02 Marzo 2013 - 13:42

Il comitato ricorda che in seno al Consiglio d'amministrazione dell'Ateneo peloritano siedono "componenti eletti per il triennio finanziario 2007- 2010", che decidono in virtù di un mandato scaduto da oltre due anni

L’Ateneo peloritano continua ad essere nell’occhio del ciclone, anche in seguito ai recenti eventi giudiziari che hanno visto protagonista il rettore Francesco Tomasello condannato, in primo grado, a tre anni e sei mesi di reclusione.
Una vicenda, inevitabilmente destinata ad assestare un ulteriore duro colpo al prestigio dell’istituzione universitaria, che però non ferma la complessa macchina governativa dell’Ateneo.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Messina, nel corso della seduta di ieri pomeriggio, ha infatti approvato bando e disciplinare di gara relativi all’esecuzione di lavori di ristrutturazione per gli edifici dell’ex facoltà di Scienze MM.FF.NN del polo universitario Papardo (vedi correlato).
Una scelta che genera disappunto tra gli esponenti del Comitato Nazionale NoProroga Rettori: “Apprendiamo solo attraverso un comunicato stampa – scrivono in una nota – come nella seduta del primo marzo scorso il Consiglio di Amministrazione abbia deliberato in materia di opere strutturali così importanti per il futuro dell’Università.
Una delibera che proviene – apostrofano – da parte di quello stesso Consiglio che, alcuni mesi fa, ha deliberato l’istituzione della controversa Fondazione Università”.
I No Proroga, ancora una volta, lamentano e denunciano l’assenza di dialettica interna all’interno dell’istituzione accademica ed il mancato rispetto del ruolo di tutte le componenti che animano l’Ateneo: “Avremo gradito che a partecipare alle discussioni che hanno avuto luogo nelle adunanze del Consiglio, confrontandosi con il personale docente, tecnico-amministrativo e con gli studenti circa i contenuti oggetto di delibera – ribadiscono nel documento – fossero stati i rappresentanti della comunità universitaria, legittimati ad esprimersi in virtù del regolare mandato ricevuto dal corpo elettorale.
Ciò che invece registriamo è la presenza, in seno al CDA, di componenti eletti per il triennio finanziario 2007- 2010. Circostanza che, giunti ormai nel mese di Marzo 2013, dunque ad oltre due anni dalla scadenza del mandato, ci appare assai anacronistica”.
E, se da una parte i NoProroga ribadiscono la propria fiducia intorno all’operato dell’Autorità Giudiziaria, chiamata ad esprimersi in merito alla legittimità della permanenza in carica degli organi di governo prorogati, dall’altra ricordano l’esistenza di un indagine avviata da parte del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca: “Le componenti del Comitato NoProroga Rettori intendono ribadire con forza come il diritto di rappresentanza negli organi di governo dell’Università non siano un vezzo intorno al quale si incaponisce un gruppo di facinorosi, bensì uno strumento attraverso il quale garantire un’ampia condivisione di intenti intorno a scelte strutturali che riguarderanno il futuro dell’Ateneo.
Scelte intorno alle quali ciascun eletto sarà chiamato a rispondere davanti ai propri elettori; una responsabilità – concludono i NoProroga – in ordine alla quale non sono previsti gradi di giudizio aggiuntivi, indulto o prescrizione”.
Emma De Maria

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