La provincia rimprovera la direzione del Pd di Messina e si attiva con un nuovo gruppo. Rinnovata eticità nella gestione del partito, rispetto delle regole statutarie riguardo al tesseramento, organizzazione dei circoli sono alcuni dei punti proposti dal neo gruppo.
Inadeguata capacità di rappresentare ed organizzare l’iniziativa politica in merito alle problematiche del territorio, trascurando le richieste dei centri più piccoli della provincia: è questa la denuncia che viene fatta nei confronti del Partito Democratico della provincia di Messina.
Da questo sentimento di riscatto nasce Rete Democratica, un gruppo di amministratori, iscritti e attivisti del Partito Democratico della fascia tirrenica della provincia, uniti dalle stesse criticità territoriali e dalla stessa esigenza di confrontarsi all’interno di un contenitore politico capace di fornire delle risposte condivise.
Antonella Nuccio (San Pier Niceto – Assemblea provinciale PD), Maria Teresa Parisi (Assessore Com.le Gualtieri Sicaminò- Direzione provinciale PD), Gabriele Saporita (Capogruppo di minoranza S. Filippo del Mela), Davide Saporita (Segretario Circolo PD San Filippo del Mela),
Maria (San Filippo del Mela), Paola Zarzaca (Consigliere Com.lePace del Mela- Segr. Circolo PD Pace del Mela), Nino Arrigo (Capogruppo di maggioranza Valdina), Rossella Nastasi (Assessore Com.le Valdina), Francesca Giunta (Consigliere Com.le Santa lucia del Mela), Alessio Pandolfo
(Santa lucia del Mela), Franca Gringeri (Monforte S. Giorgio) e Francesco Basile (Presidente del Consiglio Venetico) sono i membri del neo gruppo.
“L’avvicendamento di diverse segreterie provinciali- si legge nella nota del gruppo- nel corso di questi anni senza sostanziale cambiamento nel modo di affrontare e gestire tematiche legate al territorio, ha dimostrato che la percezione di una proposta politica carente da parte del Partito Democratico non è legata alla scelta delle cariche ma ad una criticità di natura strutturale”.
Rete Democratica punta ora a riappropriarsi delle tematiche legate al mondo del lavoro, alla legalità, allo sviluppo, alla questione ambientale, alla sicurezza del territorio, alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale anche nei centri minori, tematiche fondamentali per il futuro del territorio e del Partito Democratico.
Nelle ultime elezioni europee gli elettori hanno dato un chiaro segnale di aspettativa rispetto all’iniziativa politica ed amministrativa del Pd, e il gruppo Rete Democratica vuole raccogliere questa sfida proponendo i giovani iscritti e amministratori locali della Provincia come classe dirigente del Partito Democratico, con la consapevolezza che soltanto mettendo in rete le proprie esperienze è possibile far crescere il partito e radicarlo nel territorio.
Secondo il neo gruppo, in primis è necessario rivendicare una rinnovata eticità nella gestione del partito, il rispetto delle regole statutarie riguardo al tesseramento, l’organizzazione dei circoli, la scelta partecipata dei candidati, per un partito servito dagli eletti e non a servizio degli eletti.
Le prime proposte avanzate da Rete Democratica sono quindi: registro delle unioni civili nei comuni in cui operano, legge regionale che indirizzi i comuni a destinare una percentuale del proprio bilancio alle politiche culturali, sviluppo di politiche volte a ridurre il consumo di suolo ed a valorizzare i centri storici, raccolta differenziata, attuazione di un modello di sviluppo sostenibile che punti sulle energie rinnovabili, sul miglioramento delle infrastrutture e dei servizi ai cittadini.
