Tutte quelle volte che... è questione di stile o semplicemente di opportunità

Tutte quelle volte che… è questione di stile o semplicemente di opportunità

Rosaria Brancato

Tutte quelle volte che… è questione di stile o semplicemente di opportunità

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martedì 24 Maggio 2016 - 22:01

A volte ci sono comportamenti che sono pienamente legittimi ma disdicevoli sotto il profilo dell'opportunità. Ogni tanto anche l'amministrazione ha avuto qualche caduta di stile...

Ci sono comportamenti che non sono illegittimi, non sono reati né deprecabili, ma sono semplicemente poco opportuni. Spesso in politica è anche questione di stile.

L’ingresso in Consiglio comunale di Cecilia Caccamo, compagna del sindaco Accorinti, subentrata ai dimissionari Nina Lo Presti e Gino Sturniolo, rientra nella categoria delle scelte poco opportune, delle cadute di stile alle quali la rivoluzione accortiniana, in questi 3 anni di sermoni su usi e costumi da moralizzare, ci ha abituati. Due premesse sono d’obbligo: 1)Cecilia Caccamo è stata votata dai messinesi e risulta seconda dei non eletti pertanto ha tutto il diritto di entrare in Consiglio e restarci 2) quando si è candidata nella lista Cambiamo Messina dal basso non era ancora fidanzata del sindaco. Il problema quindi non è la legittimità o meno, ma semplicemente l’opportunità, o se vogliamo “l’eleganza” della scelta.

Senza bisogno di usare la frase scontata: “se l’avesse fatto la moglie di Buzzanca apriti cielo”, limitiamoci ad una considerazione lapalissiana: è del tutto legittimo che la fidanzata del sindaco sieda in Consiglio comunale ma è poco opportuno ed è anche l’ennesima caduta di stile di un’amministrazione che ha passato gli ultimi 3 anni a declamare: noi non siamo come gli altri……

Facciamo un ripasso dei comportamenti legittimi ma disdicevoli sotto il profilo dell’opportunità di questa giunta.

Parenti e amici- Nonostante Accorinti periodicamente ripeta il mantra che non è come gli altri e non si circonda di amici e parenti, parenti degli amici, amici dei parenti o amici degli amici, in realtà si contraddice nei fatti sin dal primo giorno.

Ricordiamo che, ad esempio, l’ex vicesindaco Guido Signorino e l’ex capo di gabinetto Silvana Mondello sono parenti e quest’ultima è la cognata di Elio Conti Nibali. Se andiamo a guardare la percentuale di vertici del Cesv e di persone vicine ai vertici del Cesv che a Palazzo Zanca hanno ricoperto vari ruoli o ottenuto incarichi, dall’ex assessore Mantineo, all’esperto Ceraolo, fino all’attuale dirigente dei servizi sociali Domenico Zaccone che è cognato dello stesso Ceraolo, potremmo sbizzarrirci. Per non parlare della capacità di produrre talenti per quest’amministrazione che ha la Piccola Comunità Nuovi Orizzonti. Tra gli esperti a titolo gratuito non sono mancati né gli amici, né i parenti (ci sono casi di esperti parenti anche tra di loro). Lo scorso dicembre agli onori della cronaca è balzato il caso della Manciola da Macerata, che Le Donne definì “un talento da non perdere”, al punto da averla invitata a partecipare alla selezione. La dirigente superò ben due colloqui (uno dei quali con il sindaco) e risultò la migliore per entrambi gli incarichi (capo di gabinetto e dirigente dei servizi sociali). In pochi giorni la Manciola, che Le Donne aveva conosciuto a Macerata si è trovata vincitrice di due selezioni. Niente di male, ci mancherebbe, ma una caduta di stile che a quellicheceranoprima sarebbe costata ben più di un rimbrotto. Tempostretto ha rischiato una querela solo per aver pubblicato la notizia delle figlie degli assessori Mantineo e De Cola, che avevano partecipato e vinto (in due graduatorie diverse) la borsa lavoro giovani. Nulla di illegittimo per carità, ma non era mai successo prima che la prole di assessori si candidasse e vincesse in occasione di bandi emessi dall’amministrazione della quale facevano parte i genitori. La figlia di De Cola ha rinunciato subito, la figlia di Mantineo lo ha fatto dopo che la notizia è stata pubblicata.

Indennità & affini- Altra caduta di stile è l’aver annunciato e messo al primo punto del programma il taglio delle indennità senza concretizzarlo a distanza di 3 anni. Infatti gran parte degli assessori hanno continuato a percepire il doppio stipendio (decurtato perché è la legge che lo prevede), continuando a fare il doppio lavoro, tranne Accorinti che al momento non insegna ed all’atto dell’insediamento ha dichiarato di volerla devolvere ma solo a fine mandato. Finora ha pertanto regolarmente incassato integralmente la sua legittima indennità, né si sa come e quanto e quando devolverà. Potremmo definire una caduta di stile la reazione di Lucy Fenech alle dimissioni di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo. La Fenech ha contestato alla Lo Presti di non aver votato la sua proposta sui gettoni di presenza (smentita dall’interessata che quel provvedimento l’ha invece votato) ed ha puntato il dito contro Sturniolo che si sarebbe schierato con i consiglieri coinvolti in gettonopoli prendendosi anche gli applausi. La consigliera dimentica di essere incappata anche lei in 3 sedute di commissioni lampo ma di non essere finita nell’inchiesta solo perché i magistrati hanno stabilito la regola della compensazione. Dimentica pure che da capogruppo ha difeso il gettone di presenza per i capigruppo anche nelle sedute nelle quali non sono componenti e dimentica infine di essere finita in un’interrogazione in merito ai rimborsi auto che richiede risiedendo fuori Messina. Rimborsi che sia Gino Sturniolo che Nora Scuderi, pur abitando in provincia, non hanno mai richiesto.

Cadute di stile in ordine sparso: caduta di stile è stato l’aver assistito, dopo l’arrivo del commissario di Messinambente Ciacci, quello dei suoi amici consulenti ed esperti come Rossi & Co. (senza riscontrare poi alcuna rivoluzione del settore), l’inserimento nel Masterplan del progetto di riqualificazione del basamento del Pilone redatto dallo studio De Cola, la strenua resistenza di Termini alla guida dell’Amam nonostante a chiederglielo sia l’amministrazione che l’ha messo lì, l’aver defenestrato l’assessore Patrizia Panarello senza un motivo ufficiale ed apparente e senza neanche dirle grazie o comunicarglielo prima che lo leggesse dai giornali. Ma il non dire grazie a quanti si sono dedicati, anche gratuitamente, alla causa per Cambiare Messina dal basso, è una regola per Accorinti. Ne sa qualcosa Clelia Marano. O gli esperti “accompagnati alla porta”anche solo per alcune dichiarazioni poco gradite su facebook.

Non c’indigna né ci crea stupore o sconcerto la decisione della fidanzata di Accorinti di non rinunciare alla poltrona in Consiglio ed ai gettoni di presenza. E’ legittimo. L’auspicio è almeno di ascoltare qualche sermone o lezione di etica in meno nei prossimi mesi.

Rosaria Brancato

26 commenti

  1. Brava Rosaria , ottimo articolo. Infatti i sigg. amministratori ( minuscola voluta) vistisi sputtanati x il momento tacciono, forse è meglio così!

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  2. Brava Rosaria , ottimo articolo. Infatti i sigg. amministratori ( minuscola voluta) vistisi sputtanati x il momento tacciono, forse è meglio così!

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  3. forse per non affondare ulteriormente il colpo vi siete dimenticati di ricordare le mancate costituzioni di parte civile e il reintegro di condannati in primo grado ma abbiamo capito che la Questione Morale ai tempi dei Nuovi Stili di Vita cambia da persona a persona

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  4. forse per non affondare ulteriormente il colpo vi siete dimenticati di ricordare le mancate costituzioni di parte civile e il reintegro di condannati in primo grado ma abbiamo capito che la Questione Morale ai tempi dei Nuovi Stili di Vita cambia da persona a persona

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  5. libero professionista 25 Maggio 2016 06:12

    Differenze tra Accorinti e chi lo ha preceduto?
    Nessuna.
    Ma quanto meno chi c’era prima, nel bene e nel male, sapeva quel che faceva.

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  6. libero professionista 25 Maggio 2016 06:12

    Differenze tra Accorinti e chi lo ha preceduto?
    Nessuna.
    Ma quanto meno chi c’era prima, nel bene e nel male, sapeva quel che faceva.

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  7. La banda degli “onesti”….

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  8. La banda degli “onesti”….

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  9. sergio indelicato 25 Maggio 2016 06:23

    la vera verità è che i soldi , fin quando non li hai in mano tanti e mese per mese , critichi e fai demagogia, Al contrario , Sindaco in primis, i soldi incassati “politicamente” non solo non li ha decurtati di un centesimo ma ha laconicamente detto che , a fine mandato, li devolverà in una non meglio precisata azione di beneficenza. Altro che caduta di stile…

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  10. sergio indelicato 25 Maggio 2016 06:23

    la vera verità è che i soldi , fin quando non li hai in mano tanti e mese per mese , critichi e fai demagogia, Al contrario , Sindaco in primis, i soldi incassati “politicamente” non solo non li ha decurtati di un centesimo ma ha laconicamente detto che , a fine mandato, li devolverà in una non meglio precisata azione di beneficenza. Altro che caduta di stile…

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  11. CHI è onesto non fa quattrini.

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  12. CHI è onesto non fa quattrini.

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  13. Effettivamente lo stile e non solo quello manca a questi amministratori, ma se si pensa alla pagnotta be anche se si rimane in carica solo x qualche mese è tutto guadagnato , o no?

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  14. Effettivamente lo stile e non solo quello manca a questi amministratori, ma se si pensa alla pagnotta be anche se si rimane in carica solo x qualche mese è tutto guadagnato , o no?

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  15. Condivido le parole sobrie dei tre Consiglieri, in particolare di Gaetano GENNARO del PD, ” Mai opposizione preconcetta, l’amministrazione deve prendersi le responsabilità del governo della città.”, come pure quelle di Cecilia CACCAMO, la quale in Consiglio Comunale non è la compagna di RENATO sindaco, ma una donna eletta dai messinesi, da chi sosteneva il progetto di CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO, concetto ancora oggi condiviso dalla stragrande maggioranza dei cittadini, sparsi come elettori in tutti gli schieramenti politici. LEGITTIMITA’, INOPPORTUNE, riferite alla scelta della CACCAMO, retrocessa da COMPAGNA a FIDANZATA che punta a INDENNITA’ & AFFINI, mi pare, per usare le parole della nostra Rosaria, UNA CADUTA DI STILE IN ORDINE SPARSO.

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  16. Condivido le parole sobrie dei tre Consiglieri, in particolare di Gaetano GENNARO del PD, ” Mai opposizione preconcetta, l’amministrazione deve prendersi le responsabilità del governo della città.”, come pure quelle di Cecilia CACCAMO, la quale in Consiglio Comunale non è la compagna di RENATO sindaco, ma una donna eletta dai messinesi, da chi sosteneva il progetto di CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO, concetto ancora oggi condiviso dalla stragrande maggioranza dei cittadini, sparsi come elettori in tutti gli schieramenti politici. LEGITTIMITA’, INOPPORTUNE, riferite alla scelta della CACCAMO, retrocessa da COMPAGNA a FIDANZATA che punta a INDENNITA’ & AFFINI, mi pare, per usare le parole della nostra Rosaria, UNA CADUTA DI STILE IN ORDINE SPARSO.

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  17. Compagna o fidanzata sempre cucuzza è!!!!!!!!!!!!!!!

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  18. Compagna o fidanzata sempre cucuzza è!!!!!!!!!!!!!!!

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  19. La notizia è devastante per il PD e Matteo RENZI,nella veste di sindaco di Firenze dal 2004 al 2014, in cui non è stato capace di dotare l’acquedotto della sua città di sistemi automatici di controllo,come quelli del nostro magnifico acquedotto,una delle opere di ingegneria,tutta messinese,all’avanguardia in Europa. Da noi l’allarme sarebbe scattato subito,com’è successo l’anno scorso, perché anche ipotizzando una perdita minima di 200 l/s,in un’ora 720.000 litri,ma sicuramente è stata molto di più,i sistemi elettronici del serbatoio di Gonzaga 8.200 metri cubi o del Vascone 4.500 o di quello regina di 25.000 di Monte Santo, avrebbero segnalato la perdita e chiuso le valvole,evitato che l’acqua dopo ore facesse cedere la strada sovrastante.

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  20. La notizia è devastante per il PD e Matteo RENZI,nella veste di sindaco di Firenze dal 2004 al 2014, in cui non è stato capace di dotare l’acquedotto della sua città di sistemi automatici di controllo,come quelli del nostro magnifico acquedotto,una delle opere di ingegneria,tutta messinese,all’avanguardia in Europa. Da noi l’allarme sarebbe scattato subito,com’è successo l’anno scorso, perché anche ipotizzando una perdita minima di 200 l/s,in un’ora 720.000 litri,ma sicuramente è stata molto di più,i sistemi elettronici del serbatoio di Gonzaga 8.200 metri cubi o del Vascone 4.500 o di quello regina di 25.000 di Monte Santo, avrebbero segnalato la perdita e chiuso le valvole,evitato che l’acqua dopo ore facesse cedere la strada sovrastante.

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  21. #QUELLIDIPRIMA# si possono sognare la notte le dimissioni di RENATO sindaco, e quando sognano le loro lo facciano senza sbagliare, le diano in modo tale da realizzare l’effetto ultra dimidium, altrimenti non sono valide e chiederemo ad ACCORINTI di impugnarle davanti al TAR. Spieghiamo un po di latino a questi signori. Le dimissioni ultra dimidium sono indispensabili per dare vita ad un atto collettivo sottratto alla disponibilità dei singoli e non suscettibile di frazionamento rispetto alle singole volontà, lo scopo è di non farle degradare a dimissioni singole che danno luogo alla surroga come quella dei tre consiglieri. I quaranta devono assumersi le loro responsabilità, devono completare il mandato, fare una opposizione costruttiva.

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  22. #QUELLIDIPRIMA# si possono sognare la notte le dimissioni di RENATO sindaco, e quando sognano le loro lo facciano senza sbagliare, le diano in modo tale da realizzare l’effetto ultra dimidium, altrimenti non sono valide e chiederemo ad ACCORINTI di impugnarle davanti al TAR. Spieghiamo un po di latino a questi signori. Le dimissioni ultra dimidium sono indispensabili per dare vita ad un atto collettivo sottratto alla disponibilità dei singoli e non suscettibile di frazionamento rispetto alle singole volontà, lo scopo è di non farle degradare a dimissioni singole che danno luogo alla surroga come quella dei tre consiglieri. I quaranta devono assumersi le loro responsabilità, devono completare il mandato, fare una opposizione costruttiva.

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  23. Ammiro le persone oneste e che credono in buona fede alla loro “causa”, giusta o sbagliata che sia, ma non ce la faccio più a sentire predicatori e logorroici (amministratori e commentatori)…

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  24. Ammiro le persone oneste e che credono in buona fede alla loro “causa”, giusta o sbagliata che sia, ma non ce la faccio più a sentire predicatori e logorroici (amministratori e commentatori)…

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  25. Restiamo in religiosa attesa dell’ennesimo comunicato stampa di RESET. L’unico “gruppo” politico il cui numero di comunicati stampa supera di 12 volte quello dei suoi elettori.

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  26. Restiamo in religiosa attesa dell’ennesimo comunicato stampa di RESET. L’unico “gruppo” politico il cui numero di comunicati stampa supera di 12 volte quello dei suoi elettori.

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