Presentate due offerte per la gestione della piscina Cappuccini: entrambe dalla Waterpolo

Presentate due offerte per la gestione della piscina Cappuccini: entrambe dalla Waterpolo

Presentate due offerte per la gestione della piscina Cappuccini: entrambe dalla Waterpolo

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venerdì 09 Settembre 2011 - 14:54

La prima è stata inoltrata da Aberto De Francesco, la seconda da Felice Genovese: ognuno di loro ritiene di essere presidente della società di pallanuoto che attualmente gestisce le piscine comunali Il dirigente del Dipartimento sport di Palazzo Zanca Salvatore De Francesco ha chiesto un parere all’Ufficio legale su un’ eventuale turbativa d’asta

Si trasforma in un vero e proprio “caso” il bando per l’affidamento e la gestione della piscina comunale Cappuccini. Come riportato qualche settimana fa in un nostro articolo, per la “gara d’appalto sull’affidamento in concessione per sette anni dei servizi relativi al funzionamento della piscina Comunale del Torrente Trapani” sono pervenute al Comune solo due offerte di partecipazione, che rimangono tutt’oggi chiuse in attesa del parere legale richiesto dal dirigente del Dipartimento allo sport di Palazzo Zanca Salvatore De Francesco. Parere che, secondo quanto ci aveva telefonicamente riferito il dirigente comunale – è stato sollecitato all’Ufficio legale al fine di tutelare l’Ente da un’eventuale turbativa d’asta. In quell’occasione, tuttavia, il dirigente De Francesco aveva preferito non approfondire le sue dichiarazioni, che adesso, però, – alla luce delle novità emerse – acquistano un altro significato. Secondo voci ufficiose insistenti e non semplici pettegolezzi di corridoio, pare che le due buste recapitate al Comune contenenti le offerte riportino la medesima intestazione societaria, vale a dire la Polisportiva Wateroolo Messina. Da circa un anno, all’interno della società di pallanuoto, è in atto un contenzioso – finito anche nelle aule del tribunale – tra Alberto De Francesco e Felice Genovese, i quali rivendicano entrambi la poltrona di presidente. De Francesco ha dalla sua parte una sentenza del Tribunale di Messina (vedi articolo correlato), mentre Genovese gode dell’appoggio della FIN (Federazione italiana nuoto), alla quale De Francesco non risulta iscritto. Entrambi i “presidenti” hanno quindi deciso di partecipare alla gara d’appalto per la gestione dell’impianto natatorio del torrente Trapani – già in capo alla società, come peraltro la piscina di Villa Dante e quella di viale San Martino intitolata a Graziella Campagna – ognuno di loro convinto di agire in qualità di titolare legittimo della carica di presidente. Risultato? La stessa società ha presentato due offerte, gettando un’ombra in più sulla gara d’appalto in questione, che ha già sollevato le pesanti critiche dei consiglieri comunali Nello Pergolizzi e Giuseppe Melazzo, secondo i quali il bando redatto dal Comune non corrisponde agli interessi dell’Ente e della cittadinanza. Le maggiori perplessità dei due esponenti politici si concentrano sull’abbattimento della quota di compartecipazione a carico del concessionario (attualmente 10% – prevista in bando 5%); sulla riduzione base d’asta (€.1.000,00 mensili) di gran lunga inferiore rispetto al canone oggi corrisposto dall’attuale gestore, sempre la Waterpolo (€.3.000,00 mensili circa); e su una serie clausole “restrittive” che – secondo Pergolizzi e Melazzo – hanno di fatto impedito una larga partecipazione alla gara , come invece sarebbe stato non solo auspicabile ma anche prevedibile, visto che si tratta di un impianto sportivo importante e certamente appetibile.
Dubbi, troppi dubbi sui quali avremmo voluto ascoltare ancora il dirigente comunale De Fratesco, da qualche giorno costantemente irreperibile al telefono di servizio. Ma la “telenovela” non finisce qui… (Danila La Torre)

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