Complesso edilizio in Rione Carrubara, il consigliere Interdonato “respinge” i no preventivi: «Il Comune valuti bene»

Complesso edilizio in Rione Carrubara, il consigliere Interdonato “respinge” i no preventivi: «Il Comune valuti bene»

Complesso edilizio in Rione Carrubara, il consigliere Interdonato “respinge” i no preventivi: «Il Comune valuti bene»

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sabato 18 Febbraio 2012 - 14:52

Per il consigliere di quartiere l’ipotesi progettuale non va scartata a priori se, così come manifestato dall’impresa che dovrebbe realizzarla, ciò potrebbe permettere la realizzazione di interventi migliorativi sul territorio

Evitare i no preventivi e immotivati. Questa la posizione del consigliere della III circoscrizione Santi Interdonato rispetto al progetto di realizzazione di una palazzina residenziale, in via Salso. Sebbene, infatti, l’ipotesi abbia fatto saltar sulla sedie i tanti abitanti del rione Carrubbara, dove la strada insiste, e anche molti “addetti ai lavori”, politici e non, per il rappresentante di quartiere la possibilità merita la giusta valutazione. Le principali preoccupazioni, come letto anche nella relazione redatta dall’Ing. Capo Gateano Sciacca, riguardano le criticità rispetto alla normativa antisismica, che potrebbero però essere superate in fase di rielaborazione progettuale, ma soprattutto le problematiche inerenti il rapporto tra l’altezza dell’edificio e la larghezza delle strade.

Un aspetto quello viario, che, purtroppo, come sottolineato anche da Interdonato, riporta ad una delle note territoriali più dolenti: nello specifico, “il Rione Carrubbara – scrive il consigliere – è costituito da un dedalo di “viuzze” che, tra un vero e proprio ammassamento di “case basse”, abitate e non, si collegano con le due strade principali, la Via Salita Contino e la Via Brenta. Come è noto la densità abitativa, è enorme vista la sussistenza a monte del complesso residenziale “Messina Due” ed il traffico veicolare risulta già eccessivo, essendo altresì aggravato dal fatto che ivi ricade l’altra sede dell’Ospedale Piemonte sita nella Via Salita Contino, ove sono ubicati i centri per le cure di diverse patologie e gli uffici tecnico – amministrativi. Quella delle ricadute sulla viabilità è la preoccupazione principale del territorio già sofferente rispetto a tutti i nuovi possibili insediamenti abitativi”.

Ma come detto, per il rappresentate del Partito Democratico la situazione di base non deve, tuttavia, condurre l’amministrazione ad esprimere dei “no” perentori alle ipotesi progettuali che man mano si presentano: “Anzi – scrive Interdonato – ben vengano progetti che possano riqualificare la zona attraverso la demolizione di vecchi ruderi disabitati ed incustoditi, la cui presenza comporta spesso il sorgere di problematiche di altra natura. È necessario però che, su input dell’Amministrazione, i progetti presentati prevedano congiuntamente un contributo consistente alla vivibilità dell’intero rione attraverso la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria”.

Un’intenzione che, secondo quanto affermato da Interdonato, sembra essere stata informalmente espressa dalla ditta che dovrebbe realizzare la palazzina in via Salso e che, dunque, se confemata, potrebbe, seguendo il ragionamento del rappresentante di quartiere, migliorare la condizione complessiva della zona. E’ proprio alla luce di tale aspetto che il consigliere chiede al Comune di valutare attentamente l’opportunità del rilascio della concessione edilizia. In attesa di ulteriori sviluppi, Interdonato propone al presidente del quartiere De Salvo di invitare in consiglio il progettista della ditta, l’ingegnere Antonio Geraci, affinché possa illustrare all’aula i lavori che verrebbero realizzati e il loro impatto sul territorio. Alla luce delle informazioni acquisite il consiglio potrà esprimere, con eventuale delibera, la condivisione o meno del progetto.

5 commenti

  1. Consigliere Santi INTERDONATO,finalmente si è risvegliato da un lungo sonno,mentre il suo partito,il PD di Genovese,ancora dorme su tutto il fronte del TERRITORIO,cioè i diversi piani regolatori,che interesseranno Messina negli anni a divenire.Negli ultimi quindici anni,le circoscrizioni hanno taciuto su quasi tutte le lottizzazioni,che hanno devastato il nostro territorio.Vi è sconosciuta la cultura dei piani particolareggiati e delle opere di urbanizzazione,insomma siete gli utili idioti ideali per la speculazione edilizia.Le
    propongo a seguire,due miei commenti,che certamente non ha letto.A proposito,SVIGGHIA A CHIDDI DU PATTITU DEMOCRATICU.

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  2. COMMENTO 1.A proposito di altezze dei fabbricati in funzione delle dimensioni delle strade.Il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Urbanistica,condivide le considerazioni tecniche e normative dell’ing.Gaetano SCIACCA,in merito alla normativa antisismica delle limitazioni delle altezze in funzione delle larghezze stradali,allo scopo di commisurare il carico urbanistico a questo parametro geometrico.Quindi invita e sollecita i Comuni alla modifica dei Regolamenti Edilizi,introducendo limitazioni all’altezze degli edifici in funzione della larghezza delle strade,e,per ciascun fronte dell’edificio verso strada,si dovra definire la distanza minima tra la proiezione in pianta del fronte stesso e il ciglio opposto della strada.
    CARO SANTI INTERDONATO SI FACCIA PROMOTORE DI QUESTA MODIFICA AL REGOLAMENTO EDILIZIO,GIA’ SUPERATO TECNICAMENTE AL MOMENTO DELLA SUA STESURA.

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  3. commento 2.Fra gli elaborati costituenti la Variante Generale vigente c’è la planimetria a scala non inferiore a 1:10.000
    contenente:la suddivisione del territorio in zone territoriali omogenee,l’indicazione delle aree destinate a formare spazi di uso pubblico,l’ubicazione delle sedi degli uffici pubblici o di uso pubblico nonché delle opere e degli impianti di interesse generale,indicazione della RETE STRADALE PRINCIPALE e delle altre vie di comunicazione (ferroviarie, portuali,aeroportuali,ecc.),la delimitazione delle zone di recupero del patrimonio edilizio esistente.Inoltre la planimetria a scala 1:2.000 del centro abitato, delle frazioni e delle NUOVE PREVISIONI INSEDIATIVE(residenziali, turistiche, produttive, ecc.) contenente gli elementi sopra elencati,quindi la PREVISIONE DELLE STRADE.
    CARO SANTI INTERDONATO INVITI L’ING.CAMINITI A RISPOLVERARE NEI PROTOCOLLI DI ISTRUZIONE DEI PROGETTI,QUESTI DISEGNI,PER VERIFICARNE LA CONFORMITA’.Si scarichi il DM 5 novembre 2001,il DM 19 aprile 2006,ambedue sulle norme funzionali e geometriche delle strade,ed il Codice della Strada.Sono di facilissima lettura,con disegni e schizzi molto chiari,basta la terza elementare.

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  4. A Messina si è completamente dimenticato che siamo in zona sismica,dove si sono avuti diversi terremoti.Se si vuole costruire,lo si faccia dove c’è spazio libero o prima si demoliscano vecchie costruzioni, si traccino strade di accesso(ed eventalmente di fuga) adeguate e poi si costruisca.Si fa così nelle città civili, tenendo anche conto della natura geologica dei terreni.Se non lo si fa, significa che la speculazione vince sulla salvaguardia della sicurezza.

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  5. Invece di decentrare e creare dei collegamenti efficienti tra i vari comuni si pensa solo a costruire e costruire… Incredibile.. Una città che non mi viene difficile definire
    “Un accrocchio di palazzine e baracche”. Che schifo… Invece di inventarvi spazi dove edificare pensate ad abbattere e destinare a verde pubblico! Dato che a voi (politici messinesi tutti)non vi frega nulla della generazione futura a quest’ultima mi rivolgo dicendo di scappare da Messina! Prima possibile! Finite gli studi, raccogliete giusto quanto vi serve per pernottare e mangiare un mese in qualche città del nord Italia e scappate! Io l’ho fatto ed adesso,dopo 10 anni di sacrifici ho una meravigliosa casa tutta mia, un lavoro di cui vado fiero e mai tornerei a Messina! A Messina non avrete mai futuro e soprattutto non ne garantirete ai vostri figli. Andate via e non pensateci troppo! Carta di identità, patente, codice fiscale, tessera sanitaria, titolo di studio, 1000 euro e partite!

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