Accorinti ad Agorà, su Rai tre: "Niente penali, quei soldi per altre infrastrutture"

Accorinti ad Agorà, su Rai tre: “Niente penali, quei soldi per altre infrastrutture”

Ma. Ip.

Accorinti ad Agorà, su Rai tre: “Niente penali, quei soldi per altre infrastrutture”

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Ma. Ip. |
martedì 30 Settembre 2014 - 11:06

Per il sindaco, non va pagata alcuna penale perché non è stato aperto nessun cantiere. In caso contrario, la richiesta al Governo è quella di pagare Eurolink e Impregilo a fronte di altre opere da realizzare sul territorio

“La speranza possibile era il ponte, i posti di lavoro il ponte, lo sviluppo il ponte. Non è arrivato perché sviluppo non ne avrebbe portato e poi cos’ha fatto lo stato per noi? Nulla”. Parole del sindaco Renato Accorinti in un servizio di Cinzia Torriglia dedicato al ponte sullo Stretto, ad Agorà, la trasmissione di Rai tre condotta da Gerardo Greco.

“Cosa collegherebbe il ponte? – ha proseguito Accorinti – La linea ferroviaria da Salerno in giù è un disastro. Fai tre chilometri e lasci 1000 chilometri di vuoto di infrastrutture. Avevano fatto delle proiezioni: in 30 anni recuperavano il capitale iniziale e avrebbero fatto soldi. Il passaggio delle macchine e dei tir sono invece talmente bassi da non poter recuperare il denaro iniziale messo. È stata un’altra illusione. L’affare è nella progettazione o nelle ipotetiche penali. Qui è uno spreco di denaro, un’invasione del nostro territorio, un affare esclusivamente di mafia, non si uniscono due coste ma due cosche”.

Concetti ribaditi, poi, anche in collegamento con lo studio, nel corso della trasmissione andata in onda stamattina. “Il ponte è una delle opere più inutili, devastanti e costose nel nostro paese ed è un’offesa enorme a tutto il popolo dello Stretto e del sud Italia. Voglio darvi alcuni dati: la Sicilia ha la rete ferroviaria peggiore d’Europa, è quasi tutta a binario unico e il 30 % non è elettrificato. In Calabria c’è la stessa situazione. Non ci hanno mai dato le infrastrutture importanti per decollare. I siciliani e i calabresi che sono andati in tutto il mondo hanno costruito con le loro braccia ed il loro sudore, perché hanno voglia di lavorare, dalla Fiat a qualsiasi parte del mondo dove tanti emigrati sono andati. La voglia di lavorare ce l’abbiamo, non siamo stati messi in condizione, non abbiamo le infrastrutture utili. Quella del ponte è quella più inutile e dannosa, non ne abbiamo assolutamente bisogno. Noi abbiamo fatto un elenco di infrastrutture enormi. Manca il lavoro, allora investiamo sulle opere importanti”.

La discussione si sposta poi sulle penali, quando il conduttore gli fa notare che il costo della penale di quasi 1 miliardo di euro servirebbe a coprire buona parte dei costi del Ponte. “La penale è una pena che fa pena – gioca con le parole il sindaco -, è illegale e immorale. Dobbiamo pagare per un qualcosa che non si è fatto? Per un cantiere che non si è aperto?”.

Da studio insistono sul fatto che il Governo potrebbe essere costretto a versare l’enorme cifra a vuoto. “Se anche ci fosse una penale da pagare – risponde in conclusione Accorinti – chiediamo al Governo di investire queste cifre, anche attraverso Eurolink e Impregilo, sulle opere veramente utili alla nostra terra, un elenco interminabile. Abbiamo una serie di cose da fare e si vuole costruire un ponte che non serve a niente”.

30 commenti

  1. MessineseAttento 30 Settembre 2014 11:59

    Il messinese medio, abbrutito dall’ignoranza, non riesce a comprendere che il ponte, opera magnifica e strabiliante, oggi, rimarrebbe solo una cosa forse bella da guardare, ma tristemente inutile.
    A cosa servirebbe una tale opera se da Messina a Palermo si impiegano, nella maggior parte dei casi, più di tre ore di treno!? Ma al messinese medio questo non importa, perché il ponte, nel loro immaginario distorto e contorto, azzererà la disoccupazione ed attrarrà abnormi flussi turistici. Pazienza se poi passerà alla storia come l’opera più inutile mai costruita, attorniata dal deserto infrastrutturale che, oggi, regna sovrano tra Sicilia e Calabria.
    Quindi sì al ponte, ma solo dopo che questo possa considerarsi il giusto coronamento di un progetto di ammodernamento e costruzione delle infrastrutture di cui, il ponte stesso, non può assolutamente farne a meno.
    Il tutto, dando per scontato che una zona tra le più sismiche d’Europa possa ospitare una tale opera.

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  2. MessineseAttento 30 Settembre 2014 11:59

    Il messinese medio, abbrutito dall’ignoranza, non riesce a comprendere che il ponte, opera magnifica e strabiliante, oggi, rimarrebbe solo una cosa forse bella da guardare, ma tristemente inutile.
    A cosa servirebbe una tale opera se da Messina a Palermo si impiegano, nella maggior parte dei casi, più di tre ore di treno!? Ma al messinese medio questo non importa, perché il ponte, nel loro immaginario distorto e contorto, azzererà la disoccupazione ed attrarrà abnormi flussi turistici. Pazienza se poi passerà alla storia come l’opera più inutile mai costruita, attorniata dal deserto infrastrutturale che, oggi, regna sovrano tra Sicilia e Calabria.
    Quindi sì al ponte, ma solo dopo che questo possa considerarsi il giusto coronamento di un progetto di ammodernamento e costruzione delle infrastrutture di cui, il ponte stesso, non può assolutamente farne a meno.
    Il tutto, dando per scontato che una zona tra le più sismiche d’Europa possa ospitare una tale opera.

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  3. E’ grazie a gente come lui che siamo cosi ridotti. E’ stato firmato un contratto e i contratti vanno onorati specialmente se vi sono di mezzo imprese straniere. Per investire i soldi in altre opere bisogna fare le gare d’appalto!

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  4. E’ grazie a gente come lui che siamo cosi ridotti. E’ stato firmato un contratto e i contratti vanno onorati specialmente se vi sono di mezzo imprese straniere. Per investire i soldi in altre opere bisogna fare le gare d’appalto!

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  5. Allora non mi spiego come fanno i giapponesi a costruire visto che di terremoti se ne intendono!! Per il resto con i SE non si ottiene nulla. Il BENALTRISMO ideologico ci ha portato in queste condizioni, c’è sempre qualcos’altro da fare con il risultato che al Nord realizzano tutto e da noi NULLA. Inoltre non si è ben capito che la priorità è liberare DEFINITIVAMENTE Messina dalla schiavitù da attraversamento resa ancora più duratura da chi si oppone all’opera e che, con i fatti, si sono dimostrati i maggior sponsor dei traghettatori che vedono il Ponte come fumo negli occhi visto che è un concorrente temibilissimo e che li farà sloggiare da Messina!!

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  6. Allora non mi spiego come fanno i giapponesi a costruire visto che di terremoti se ne intendono!! Per il resto con i SE non si ottiene nulla. Il BENALTRISMO ideologico ci ha portato in queste condizioni, c’è sempre qualcos’altro da fare con il risultato che al Nord realizzano tutto e da noi NULLA. Inoltre non si è ben capito che la priorità è liberare DEFINITIVAMENTE Messina dalla schiavitù da attraversamento resa ancora più duratura da chi si oppone all’opera e che, con i fatti, si sono dimostrati i maggior sponsor dei traghettatori che vedono il Ponte come fumo negli occhi visto che è un concorrente temibilissimo e che li farà sloggiare da Messina!!

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  7. una volta e sola una volta sono d’accordo col Tibetano,Il ponte è una opera inutile e costosa e mi sorge il dubbio che l’alta penale messa a contratto sia stata opera di qualche governante dell’epoca che sapendo per certo che il ponte era irrealizzabilem ha pensato bene di regalare agli amici un miliardo di penale.Per il resto penso che costruendo la via del mare,attraverso la via Don Blasco, raccordandola all’autostrada o realizzando a Tremestieri un porto fruibile anche alla navi più grosse ,il problema non esiste.

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  8. una volta e sola una volta sono d’accordo col Tibetano,Il ponte è una opera inutile e costosa e mi sorge il dubbio che l’alta penale messa a contratto sia stata opera di qualche governante dell’epoca che sapendo per certo che il ponte era irrealizzabilem ha pensato bene di regalare agli amici un miliardo di penale.Per il resto penso che costruendo la via del mare,attraverso la via Don Blasco, raccordandola all’autostrada o realizzando a Tremestieri un porto fruibile anche alla navi più grosse ,il problema non esiste.

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  9. E’ stato firmato un contratto e il Governo Monti non lo ha onorato. Come tutti i contratti, chi non adempie si becca le penali (Diritto elementare). Via Don Blasco è un’altra cosa rispetto alla Via del Mare in quanto il tappeto nero steso per la Cartour è previsto che si colleghi allo svincolo di Gazzi, ma che non vedrà mai la luce perchè non ne sono capaci. Tremestieri, anche quando sarà completato, non sarà mai un porto affidabile perchè si insabbierà costantemente (infatti la gara per la gestione è andata deserta in quanto nessuno si vuole accollare le spese del continuo dragaggio) e sarà chiuso quando soffierà lo Scirocco. La rada San Francesco non verrà mai smantellata perchè servirà come approdo d’emergenza e, comunque, servirà per le auto. Solo il Ponte sullo Stretto potrà cambiare lo stato delle cose!

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  10. E’ stato firmato un contratto e il Governo Monti non lo ha onorato. Come tutti i contratti, chi non adempie si becca le penali (Diritto elementare). Via Don Blasco è un’altra cosa rispetto alla Via del Mare in quanto il tappeto nero steso per la Cartour è previsto che si colleghi allo svincolo di Gazzi, ma che non vedrà mai la luce perchè non ne sono capaci. Tremestieri, anche quando sarà completato, non sarà mai un porto affidabile perchè si insabbierà costantemente (infatti la gara per la gestione è andata deserta in quanto nessuno si vuole accollare le spese del continuo dragaggio) e sarà chiuso quando soffierà lo Scirocco. La rada San Francesco non verrà mai smantellata perchè servirà come approdo d’emergenza e, comunque, servirà per le auto. Solo il Ponte sullo Stretto potrà cambiare lo stato delle cose!

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  11. Tranquilli…Messina non conta nulla, palermitani e catanesi non permettaranno mai di far realizzare a Messina un’opera grandiosa che può ridare luce alla città dello Stretto, e riporla nuovamente al centro dei traffici, del commercio etc.etc. della Sicilia…..
    Palermo e Catania hanno cercato di promuovere il traffico aereo e di aggirare lo Stretto con una linea navale con Napoli….ma la scelta di distruggere i collegamenti ferroviari dello Stretto in tempi in cui il treno e’ il mezzo più veloce, ecologico ed economico, risulta come una condanna per l’economia siciliana……far viaggiare le merci sul gommato e costoso, lento, inquinante etc….i prodotti siciliani sono meno competitivi per l’alto costo e la lentezza dei trasporti……
    Una nota:Catania e Palermo anche tra di loro…hanno diffidenza, .sul controllo dei trasporti messinesi…Catania si e preso il controllo sulle navi….Palermo il controllo ferroviario.
    Si leggono commenti di persone che analizzano e giudicano…..ma contano i fatti….ed i fatti dicono con chiarezza assoluta che 15 anni di gestione catanese/palermitana delle navi e della ferrovia hanno portato distruzione e desolazione….delle decine di treni nazionali ed internazionali e dei collegamenti frequentissimi dei traghetti della gestione messinese traffico nello Stretto non vi e’ ormai traccia….
    Le merci da e per la Sicilia ormai viaggiano solo su gommato….pochi quintali di merce che viaggiano pagando pedaggi esosi, costo del carburante elevato…traghettamento….etc……mentre nel resto d’Europa convogli ferroviari sono capaci di trasportare enormi quantità di merci a bassissimo costo, velocemente e senza inquinare…..
    Ponte o non ponte, bisogna assolutamente realizzare un progetto ferroviario siciliano funzionale ed un movimento di attraversamento dei convogli sullo Stretto adeguato……..
    Il messinese medio..sta assistendo inerme alla morte della sua città….gestita da terzi. ….ma se Messina muore…la Sicilia muore…..
    Lo Stretto e’ l’aorta della Sicilia……non esiste un flusso alternativo……

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  12. Tranquilli…Messina non conta nulla, palermitani e catanesi non permettaranno mai di far realizzare a Messina un’opera grandiosa che può ridare luce alla città dello Stretto, e riporla nuovamente al centro dei traffici, del commercio etc.etc. della Sicilia…..
    Palermo e Catania hanno cercato di promuovere il traffico aereo e di aggirare lo Stretto con una linea navale con Napoli….ma la scelta di distruggere i collegamenti ferroviari dello Stretto in tempi in cui il treno e’ il mezzo più veloce, ecologico ed economico, risulta come una condanna per l’economia siciliana……far viaggiare le merci sul gommato e costoso, lento, inquinante etc….i prodotti siciliani sono meno competitivi per l’alto costo e la lentezza dei trasporti……
    Una nota:Catania e Palermo anche tra di loro…hanno diffidenza, .sul controllo dei trasporti messinesi…Catania si e preso il controllo sulle navi….Palermo il controllo ferroviario.
    Si leggono commenti di persone che analizzano e giudicano…..ma contano i fatti….ed i fatti dicono con chiarezza assoluta che 15 anni di gestione catanese/palermitana delle navi e della ferrovia hanno portato distruzione e desolazione….delle decine di treni nazionali ed internazionali e dei collegamenti frequentissimi dei traghetti della gestione messinese traffico nello Stretto non vi e’ ormai traccia….
    Le merci da e per la Sicilia ormai viaggiano solo su gommato….pochi quintali di merce che viaggiano pagando pedaggi esosi, costo del carburante elevato…traghettamento….etc……mentre nel resto d’Europa convogli ferroviari sono capaci di trasportare enormi quantità di merci a bassissimo costo, velocemente e senza inquinare…..
    Ponte o non ponte, bisogna assolutamente realizzare un progetto ferroviario siciliano funzionale ed un movimento di attraversamento dei convogli sullo Stretto adeguato……..
    Il messinese medio..sta assistendo inerme alla morte della sua città….gestita da terzi. ….ma se Messina muore…la Sicilia muore…..
    Lo Stretto e’ l’aorta della Sicilia……non esiste un flusso alternativo……

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  13. il suo ragionamento avrebbe una logica se: le autostrade diventassero prima del ponte delle vere autostrade,(andare a Palermo 2 ore e mezzo,a Trapani ancora peggio ,Agrigento non ne parliamo e Lercara FRiddi non si sa dov’è) ,la ferrovie fossero a doppio binario,Messina fosse dotato di tutti quei servizi (servizi pubblici,strade,pulizia,illuminazione,servizi scolastici etc) che oggi sono da terzo mondo ,le strade comunali e provinciali fossero strade e non trazzere.Ma allo stato,sventrare una città per consentire il transito di 7000 tir sullo stretto mi sembra uno spreco di danaro che se è vero che lo vogliono spendere, potrebbe servire veramente alla rinascita dell’isola.

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  14. il suo ragionamento avrebbe una logica se: le autostrade diventassero prima del ponte delle vere autostrade,(andare a Palermo 2 ore e mezzo,a Trapani ancora peggio ,Agrigento non ne parliamo e Lercara FRiddi non si sa dov’è) ,la ferrovie fossero a doppio binario,Messina fosse dotato di tutti quei servizi (servizi pubblici,strade,pulizia,illuminazione,servizi scolastici etc) che oggi sono da terzo mondo ,le strade comunali e provinciali fossero strade e non trazzere.Ma allo stato,sventrare una città per consentire il transito di 7000 tir sullo stretto mi sembra uno spreco di danaro che se è vero che lo vogliono spendere, potrebbe servire veramente alla rinascita dell’isola.

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  15. Un osservatore alieno e distaccato, diciamo un marziano che ci osserva dall’alto probabilmente gioirà ed apprezzerà lo spettacolo offerto in esclusiva dalla nostra città.
    In cartellone esilaranti commedie dell’assurdo, feuilleton spassosissimi..che Jonesco, Shakespeare e…Martoglio ci fanno un baffo.

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  16. Un osservatore alieno e distaccato, diciamo un marziano che ci osserva dall’alto probabilmente gioirà ed apprezzerà lo spettacolo offerto in esclusiva dalla nostra città.
    In cartellone esilaranti commedie dell’assurdo, feuilleton spassosissimi..che Jonesco, Shakespeare e…Martoglio ci fanno un baffo.

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  17. Tranquillo.
    La sua opinione è stata chiesta a puro scopo giornalistico.
    Non ha alcun peso sulle decisioni che verranno prese a Roma.

    Salvatote

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  18. Tranquillo.
    La sua opinione è stata chiesta a puro scopo giornalistico.
    Non ha alcun peso sulle decisioni che verranno prese a Roma.

    Salvatote

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  19. Il famoso BENALTRISMO che ci ha relegati con servizi da terzo mondo. C’è sempre qualcosa d’altro da fare!!!
    Stia tranquillo non verrà sventrato nulla. I cantieri che dovrebbero sorgere sono ben evidenziati nel progetto definitivo e i 7000 tir sono quelli che continueranno a passare per Messina se non viene realizzato il ponte! Stia tranquillo, la maggior parte dei materiali verrà utilizzato per il ripascimento delle spiagge e trasportato via mare a Giammoro.

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  20. Il famoso BENALTRISMO che ci ha relegati con servizi da terzo mondo. C’è sempre qualcosa d’altro da fare!!!
    Stia tranquillo non verrà sventrato nulla. I cantieri che dovrebbero sorgere sono ben evidenziati nel progetto definitivo e i 7000 tir sono quelli che continueranno a passare per Messina se non viene realizzato il ponte! Stia tranquillo, la maggior parte dei materiali verrà utilizzato per il ripascimento delle spiagge e trasportato via mare a Giammoro.

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  21. Le infrastrutture di “contorno” senza il ponte hanno comunque motivo di esistere.
    Il contrario secondo me non è vero.
    Per cui io vorrei prima le infrastrutture e poi il ponte.
    Niente carro davanti ai buoi, che poi finisce sempre a carte quarantotto.
    Comunque vada a finire però di una cosa sono certo:
    Le decisioni prescinderanno da Messina e da noi messinesi, sindaco incluso.

    Salvatore

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  22. Le infrastrutture di “contorno” senza il ponte hanno comunque motivo di esistere.
    Il contrario secondo me non è vero.
    Per cui io vorrei prima le infrastrutture e poi il ponte.
    Niente carro davanti ai buoi, che poi finisce sempre a carte quarantotto.
    Comunque vada a finire però di una cosa sono certo:
    Le decisioni prescinderanno da Messina e da noi messinesi, sindaco incluso.

    Salvatore

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  23. Il ponte non lo fanno e non lo faranno solo perchè non c’è la volontà politica nazionale di portarlo avanti. Da sinistra a destra è stato sbandierato come feticcio elettorale ma solo a quello è sempre servito.
    Anche la TAV non è voluta dalle popolazioni locali, ma nonostante questo stanno portanto avanti i lavori.
    Quindi a prescindere che sia un’opera utile oppure inutile non lo faranno, bisogna mettersi il cuore in pace.
    Al di là del ponte, quello che serve alla Sicilia sono le infrastrutture vere, ferrovie, acquedotti, piani di recupero urbanistico, piani di recupero dei beni storico culturali, piani di coesione sociale, ed i soldi ci sono perchè l’europa mette miliardi ogni anno a disposizione, ma vengono dirottati in gran parte al Nord e quei pochi destinati alla Sicilia non siamo capaci di spenderli bene.
    Caso eclatante lo scandalo dei corsi di formazione, abbiamo gettato soldi dalla finestra.
    La Polonia (come altri paese dell’est Europeo entrati nella UE), a dispetto dell’immaginario collettivo che li dipinge come paesi sottosviluppati, produttori di badanti per i nostri anziani, in pochi anni utilizzando i fondi di sviluppo Europeo sono divenuti paesi con una crescita incredibile.
    Puntano sui giovani e sulla ricerca tecnologia, perchè sanno che le ricadute economiche poi avvengono a tutti i livelli della società.
    In Sicilia si pensa al lavoro come 50 anni fa, pensiamo di aver bisogno delle grandi industrie, cerchiamo di imitare il Nord Italia che come modello è anche esso oramai superato e fallito.
    Il nostro futuro è nella nostra terra, nella nostra storia,nelle nostre bellezze, nello straordinario clima, nelle opportunità che possono creare le menti dei nostri giovani anche nel campo dell’innovazione.
    Ma preferiamo continuare a farci prendere per i fondelli da quattro politicanti, i nostri giovani più brillanti vanno via senza opportunità di ritornare e a Noi resta Accorinti, Ciacci ed a munnizza, l’arancini, i bracioli,a sosizza, i paddi i boi, Mimmo e Stellario.
    Piccolo appunto, per un giovane andare fuori può solo essere un’opportunità di crescita ed arricchimento, il problema è non poter più ritornare, studiare ed andare via di per se non è negativo, il problma è l’impossibilità di tornare e contribuire ad arricchire il proprio territorio. La Sicilia si impoverisce anche per questo, dal punto di vista demografico siamo diventati un cono.

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  24. Il ponte non lo fanno e non lo faranno solo perchè non c’è la volontà politica nazionale di portarlo avanti. Da sinistra a destra è stato sbandierato come feticcio elettorale ma solo a quello è sempre servito.
    Anche la TAV non è voluta dalle popolazioni locali, ma nonostante questo stanno portanto avanti i lavori.
    Quindi a prescindere che sia un’opera utile oppure inutile non lo faranno, bisogna mettersi il cuore in pace.
    Al di là del ponte, quello che serve alla Sicilia sono le infrastrutture vere, ferrovie, acquedotti, piani di recupero urbanistico, piani di recupero dei beni storico culturali, piani di coesione sociale, ed i soldi ci sono perchè l’europa mette miliardi ogni anno a disposizione, ma vengono dirottati in gran parte al Nord e quei pochi destinati alla Sicilia non siamo capaci di spenderli bene.
    Caso eclatante lo scandalo dei corsi di formazione, abbiamo gettato soldi dalla finestra.
    La Polonia (come altri paese dell’est Europeo entrati nella UE), a dispetto dell’immaginario collettivo che li dipinge come paesi sottosviluppati, produttori di badanti per i nostri anziani, in pochi anni utilizzando i fondi di sviluppo Europeo sono divenuti paesi con una crescita incredibile.
    Puntano sui giovani e sulla ricerca tecnologia, perchè sanno che le ricadute economiche poi avvengono a tutti i livelli della società.
    In Sicilia si pensa al lavoro come 50 anni fa, pensiamo di aver bisogno delle grandi industrie, cerchiamo di imitare il Nord Italia che come modello è anche esso oramai superato e fallito.
    Il nostro futuro è nella nostra terra, nella nostra storia,nelle nostre bellezze, nello straordinario clima, nelle opportunità che possono creare le menti dei nostri giovani anche nel campo dell’innovazione.
    Ma preferiamo continuare a farci prendere per i fondelli da quattro politicanti, i nostri giovani più brillanti vanno via senza opportunità di ritornare e a Noi resta Accorinti, Ciacci ed a munnizza, l’arancini, i bracioli,a sosizza, i paddi i boi, Mimmo e Stellario.
    Piccolo appunto, per un giovane andare fuori può solo essere un’opportunità di crescita ed arricchimento, il problema è non poter più ritornare, studiare ed andare via di per se non è negativo, il problma è l’impossibilità di tornare e contribuire ad arricchire il proprio territorio. La Sicilia si impoverisce anche per questo, dal punto di vista demografico siamo diventati un cono.

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  25. tranquillo il ponte non c’è così come non ci saranno mai le opere che tu vorresti, dato che non le hanno mai fatte. Così sei contento , del resto mica sai che significa passare lo Stretto per lavoro o pendolarismo senza servzi e con orari e tariffe assurde

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  26. tranquillo il ponte non c’è così come non ci saranno mai le opere che tu vorresti, dato che non le hanno mai fatte. Così sei contento , del resto mica sai che significa passare lo Stretto per lavoro o pendolarismo senza servzi e con orari e tariffe assurde

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  27. Ogni anno la Sicilia si allontana dalla Calabria di 1 centimetro. Questo aspetto lo prendono in considerazione? O dovremmo aspettarci un giorno una catastrofe mondiale con possibile e rischioso moto ondoso che distruggerebbe la costa messinese?

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  28. Ogni anno la Sicilia si allontana dalla Calabria di 1 centimetro. Questo aspetto lo prendono in considerazione? O dovremmo aspettarci un giorno una catastrofe mondiale con possibile e rischioso moto ondoso che distruggerebbe la costa messinese?

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  29. Assolutamente condiviso.
    Tutto.
    Nulla escluso.

    Salvatore

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  30. Assolutamente condiviso.
    Tutto.
    Nulla escluso.

    Salvatore

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