Avviato l’esame del progetto definitivo, ma “preoccupa” il decreto sviluppo

Avviato l’esame del progetto definitivo, ma “preoccupa” il decreto sviluppo

Avviato l’esame del progetto definitivo, ma “preoccupa” il decreto sviluppo

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mercoledì 22 Giugno 2011 - 12:12

Ciucci: «Raggiunto un traguardo molto ambizioso, il progetto definitivo conferma tutte le impostazioni tecniche ed i costi di costruzione del preliminare. Fondamentale la grande e fattiva collaborazione con il Territorio». Ma il limite sulle opere compensative previsto dal decreto crea “agitazione”

Un consiglio d’amministrazione interlocutorio. Si potrebbe definire così la riunione dei piani alti della Stretto di Messina, avvenuta ieri per l’avvio dell’esame del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari. In realtà c’era chi pensava che già dal Cda di ieri potesse venir fuor l’approvazione del progetto, anche perché i passaggi tecnici sono stati consumati tutti. Nella lunga seduta di ieri infatti sono stati illustrati gli aspetti tecnici, ambientali e l’impegnativo processo istruttorio predisposto dalla società. Il Consiglio ha esaminato i pareri favorevoli e di validazione del progetto definitivo espressi dai soggetti che hanno preso parte a tale istruttoria: Area tecnica della Stretto di Messina; Project Management Consultant (Pmc), Parsons; Soggetto Validatore, Rina Check; Comitato Scientifico; Expert Panel. A preoccupare la Stretto sono i contenuti del Decreto Sviluppo “partorito” dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti ed in particolare il passaggio sulle opere pubbliche in cui si pone un limite del 2 per cento sui costi totali per gli importi da investire sulle opere compensative. Molto meno di quanto garantito dalla Stretto agli enti locali della sponda calabra e di quella sicula. Lo stesso decreto sembrerebbe scongiurare questo rischio per le opere compensative del Ponte, in quanto dovrebbe interessare le opere pubbliche messe a gara dopo l’entrata in vigore del decreto. Ma questa novità ha creato comunque scompiglio e qualche agitazione in seno al Cda della società.

«Si è trattato di un passaggio molto importante – ha commentato nell’occasione Pietro Ciucci, amministratore delegato Stretto di Messina. – La progettazione definitiva dell’opera, oltre a rappresentare il raggiungimento di un traguardo molto ambizioso, ha anche costituito lo stimolo per strutturare e sviluppare processi di verifica, controllo, validazione, mai realizzati prima in Italia nell’ambito della progettazione delle opere pubbliche. E’ un risultato ancor più significativo se si considera che il progetto definitivo predisposto dal Contraente generale Eurolink ha confermato tutte le impostazioni tecniche ed i costi di costruzione del progetto preliminare redatto dalla Stretto di Messina ed approvato nel 2003 dal Cipe. Questa conferma, al netto delle nuove opere ricomprese nel progetto – provenienti dagli Enti locali – e della adozione della recente normativa sulle costruzioni, testimonia l’elevato livello della progettazione preliminare svolta dalla Stretto di Messina».

Il progetto definitivo, illustrato ieri al Consiglio, comprende infatti le nuove importanti opere deliberate dai comuni interessati dalla costruzione del ponte, come ad esempio il sistema di fermate ferroviarie intermedie tra Reggio e Messina. Accoglie altresì, ai fini anche della sicurezza antisismica delle opere a terra, il nuovo Testo unico delle costruzioni, intervenuto successivamente alla progettazione preliminare. «Per l’elaborazione della progettazione definitiva – ha commentato Ciucci – è stata inoltre fondamentale la grande e fattiva collaborazione con il territorio ed in particolare con i Comuni di Messina e di Villa San Giovanni e le rispettive Province. Abbiamo infatti completato, in piena intesa con gli Enti locali, la complessa progettualità della cantierizzazione dell’opera con l’obiettivo generale di individuare e condividere scelte logistiche che avessero il minor impatto possibile sulla viabilità locale e far in modo che tutte le aree di cantiere e di deposito fossero progettate al fine di una loro riqualificazione così da renderle fruibili, alla conclusione dei lavori, per la popolazione. Sempre in piena intesa con il territorio abbiamo raggiunto l’obiettivo di mettere a disposizione degli espropriandi su entrambe le coste un percorso chiaro, trasparente, agevolato e vigilato che privilegia la mediazione ed il confronto fra le parti per raggiungere accordi consensuali. Il tutto finalizzato ad una tempestiva individuazione del giusto indennizzo in tempi congrui per trovare altre soluzioni abitative o produttive».

Per quanto riguarda le prossime tappe Pietro Ciucci ha ricordato che «l’esame del progetto definitivo da parte del Consiglio si concluderà con la presentazione degli aspetti economici e finanziari dell’opera, che avverrà nel corso della prossima riunione del Consiglio che sarà convocata a breve». Metà luglio la possibile data.

2 commenti

  1. siete solo dei patetici,anzi abbuffini e farete la fine di bertolaso,tutti in gattabuaia.sapete benissimo,lo ha detto tremonti che il ponte non si farà, e voi continuate a sperperare danaro,invece di intervenire a ripulire la cloaca messinese e le fogna dei laghetti di ganzirri.alle prossime elezioni vi spazziamo via come l’immondizia

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  2. Il centrodestra, la destra, i conservatori, i baroni, i feudatari, i principi, gli uomini della provvidenza, i leader, i capi carismatici, l’uomo forte, etc. DA SEMPRE pretesti per fregare il popolo e comandare a proprio esclusivo vantaggio e degli “amici degli amici”. come in una piramide dove chi si trova più vicino al vertice gode di q ualche mollichina, gli altri si attaccano al tram.
    QUESTO MODO DI FARE POLITICA E’ DEL SECOLO SCORSO, STANTIO, VECCHIO e ci ha inguaiato col debito pubblico di quasi 1900 miliardi di euro (32.000 euro di debiti a testa, neonati inclusi) prossimi alla Grecia. L’AUSPICIO E’ CHE SPARIATE POLITICAMENTE DALLA FACCIA DEL MONDO.

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