Primarie Pd: i candidati al voto del 30 dicembre

Primarie Pd: i candidati al voto del 30 dicembre

Rosaria Brancato

Primarie Pd: i candidati al voto del 30 dicembre

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sabato 22 Dicembre 2012 - 21:02

Presentate le candidature per le primarie Pd a Camera e Senato. Domani direzione provinciale del partito. Si vota il 30 dicembre, Messina esprimerà 10 candidati da inserire nella lista del Senato ed in quella del Collegio Sicilia Orientale per la Camera. Nessuna sorpresa, in campo Genovese, Saitta, Russo. Queste le donne: Liliana Modica, Luciana Intelisano, Lucia Tarro Celi. Sta riflettendo Emilia Barrile.

Tutto è pronto in casa Pd in vista delle primarie per i candidati di Camera e Senato. Oggi sono state presentate le candidature di quanti hanno deciso di cimentarsi in riva allo Stretto e con la riunione del direttivo di partito domani si potrà dare il via ufficialmente alla mini campagna elettorale, visto che in Sicilia si voterà domenica 30 dicembre. Il Pd dopo la straordinaria partecipazione riscontrata con le primarie di novembre ha deciso di fare il bis per le Politiche di febbraio, ovviando almeno in parte alla peggiore legge elettorale mai partorita da mente umana, “il porcellum”. Ci saranno i listini bloccati ma tramite appunto le primarie per il Parlamento si limiterà parzialmente la presenza dei nominati.

A Bersani il regolamento varato lunedì scorso consente la possibilità di scegliere il 10% di candidati che non passeranno dalle primarie, fatto questo che ha scatenato la guerra per la poltrona blindata ed i capilista. In Sicilia il posto sicuro andrà ad 11 Pd, probabilmente 8 alla Camera e 3 al Senato. Gli uscenti possono candidarsi senza presentare firme, i nuovi hanno dovuto presentare 360 firme, pari al 3% degli iscritti.

A Messina, in base agli esiti delle precedenti votazioni del 2008 ed in base ai votanti del Pd, toccano 10 candidati che finiranno nella lista ufficiale del collegio Sicilia Orientale e nell’unico collegio Sicilia per il Senato (per il Senato si vota su base regionale). Quel che conta, ovviamente è “il piazzamento”, il posto in lista, tenendo conto che, ad esempio, prima di noi, in virtù dei risultati del 2008, ci sarà, un Pd di Catania. Da capire poi come Bersani intenderà inserire gli 11 candidati che non passano dalle primarie, anche se è chiaro che chi si è confrontato con le urne dovrebbe comunque avere un trattamento non discriminatorio, altrimenti si vanifica il senso stesso delle primarie col porcellum.

La lista dovrà contenere il 33% di donne e si vota con la doppia preferenza di genere, cioè ogni elettore alle primarie potrà indicare un uomo ed una donna ed entrambi i voti saranno validi ed assegnati.

Passiamo ai nomi, anche se, rispetto alle indiscrezioni non ci sono molte novità.

In lizza l’uscente Francantonio Genovese, Antonio Saitta, Alessandro Russo (presidente V quartiere) in rappresentanza dei Comitati per Matteo Renzi. Queste le donne: Liliana Modica, Luciano Intelisano, Lucia Tarro Celi (del Circolo Libertà e Giustizia). Sta riflettendo Emilia Barrile, consigliere comunale in grado di portare in dote moltissimi consensi. Dalla cosiddetta società civile, così come previsto dal regolamento, potrebbe arrivare la candidatura di Nino Mantineo, presidente Cesv, che sarà valutata domani in direzione.

Giochi fatti quindi, adesso ci sono sette giorni per “la campagna elettorale”, poi saranno le preferenze espresse a determinare la successione dei candidati da inserire nella lista definitiva, tenuto conto anche dell’alternanza uomo-donna. Si vota il 30 dicembre dalle 8 alle 20. Potranno votare gli iscritti al partito al 2011 e gli elettori che si sono già registrati in occasione delle primarie del 25 novembre e che dichiarino di essere del Pd. Può votare anche chi non ha rinnovato la tessera ma ha deciso di rifarlo. Anche stavolta dovranno pagarsi due euro.

Chi uscirà dalle primarie del 30 potrà far valere il peso dei propri voti sperando che questo sistema riesca davvero a mitigare i “vecchi vizi” del porcellum che rischiano di restare in vita attraverso quegli 11 posti blindati (e i capilista) che Bersani inserirà nelle tre liste siciliane, (Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale e Senato).

In ogni caso l’inserimento in lista dovrà tenere conto, oltre che chiaramente delle preferenze, anche del fatto che tutte le Provincie dovranno essere rappresentate adeguatamente nel collegio e dovrà essere rispettata l’alternanza uomo-donna. Tutti elementi dai quali alla fine si capirà se davvero sarà un “porcellum corretto” o resterà un mezzo-porcellum o “porcellinum”, come l’ha definito l’ex segretario regionale del Pd Tonino Russo.

Rosaria Brancato

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