Fondi revocati per le case di Bisconte. La proposta Iacp per salvare tutto

Fondi revocati per le case di Bisconte. La proposta Iacp per salvare tutto

Marco Ipsale

Fondi revocati per le case di Bisconte. La proposta Iacp per salvare tutto

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sabato 24 Febbraio 2018 - 06:37

Il Comune potrebbe cofinanziare l’opera con un milione entro fine marzo ma il neo commissario del Genio Civile prova ad accelerare i tempi

20 milioni 402mila euro revocati perché le procedure non sono state completate in tempo. Così rischia di svanire la costruzione di 106 nuovi alloggi a Camaro Bisconte, boccata d’ossigeno per il risanamento. Carenze burocratiche a parte, il motivo è da ricercare nel mancato cofinanziamento da parte del Comune per la somma di 1 milione e 44mila euro. Viste le difficoltà economiche di Palazzo Zanca, la proposta era quella di fornire il terreno, di proprietà dell’Iacp, valutato circa 1 milione e 600mila euro, quindi anche oltre il dovuto. Ma Comune e Iacp non hanno ancora trovato l’intesa.
Il piano B è quello di cofinanziare la somma di 1 milione non più tramite il terreno ma con fondi del Comune. Potrebbe essere possibile farlo entro fine marzo, termine ultimo per l’approvazione del bilancio 2018-2021.
Ma potrebbe essere troppo tardi. Ecco perché il neo commissario dell’Iacp, Leonardo Santoro, avanza al Comune una proposta. L’Iacp, per “non vanificare le risorse economiche già finanziate, propone di procedere al finanziamento dell’area in misura pari alla disponibilità finanziaria di 1 milione e 44mila euro del Comune e comunque funzionale alla realizzazione dei 106 alloggi previsti nel programma”.
Santoro si è messo subito all’opera per dare una mossa ad un ente “bloccato” dalla mancanza di un commissario, visto che i precedenti erano ad acta, con compiti specifici. Ad esempio non poteva essere convocata la commissione tecnica, ora invece prevista per il prossimo 8 marzo.
Si parlerà, in particolare, di due palazzine già abitate, i cui lavori sono conclusi ma non ancora collaudati: le 20 case di via Taormina e le 45 di Fondo Basile. Altro argomento importante, la ripresa dei lavori al Parco Magnolia, per il quale, di recente, l’Iacp ha inviato alla Soprintendenza la documentazione integrativa richiesta.
Rinviata, invece, la discussione sul parco di Camaro. “E’ più complicato da sbloccare ma ci stiamo lavorando” – dice Santoro, che ha anche scritto a tutti i sindaci dei 108 Comuni messinesi, per la “verifica dello stato di utilizzo ed assegnazione degli immobili Iacp, segnalando eventuali criticità o necessità di regolarizzazione, e ricognizione delle necessità abitative” per programmare gli interventi necessari a mitigare l’emergenza abitativa.

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