Amam “ingrossata” di lavoratori. I dubbi dei consiglieri si aggiungono a quelli della Corte dei conti

Amam “ingrossata” di lavoratori. I dubbi dei consiglieri si aggiungono a quelli della Corte dei conti

Danila La Torre

Amam “ingrossata” di lavoratori. I dubbi dei consiglieri si aggiungono a quelli della Corte dei conti

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sabato 09 Maggio 2015 - 22:08

Molti rappresentanti del Civico Consesso vogliono sapere come il trasferimento di un piccolo esercito di lavoratori all’Amam inciderà sui conti dell’Azienda e soprattutto che conseguenze avrà sul piano di riequilibrio, nel quale è previsto che l’Azienda Meridionale Acque distribuisca al Comune utili per 23 milioni di euro in 10 anni

In principio furono gli ex Cea, poi gli ex Feluca, oggi gli ex Agrinova e prossimamente anche i lavoratori di Messinambiente e Ato.

Sarà perché si occupa di servizio idrico, ma l’Amam sembra essersi trasformato un porto di mare “sicuro”, dove la giunta Accorinti ha deciso di fare approdare i lavoratori di alcune partecipate di Palazzo Zanca e di società che negli anni hanno lavorato per conto del Comune, attraverso l’interpretazione estensiva della cosiddetta legge D’Alia sulla mobilità.

Vista la “elasticità” dimostrata dalla giunta Accorinti, bussano alla porta di Palazzo Zanca – con l’obiettivo di non essere emarginati o dimenticati – anche gli ex letturisti, gli ex Maggioli, i corsisti del progetto Mistral e chissà quanti altri nelle prossime settimane.

L’operazione messa in campo dall’esecutivo comunale – che alcuni considerano “salva-occupazione” e altri di puro marketing, in stile vecchia politica – è destinata ad incidere profondamente sulla struttura così come sui bilanci dell’Amam, e per questo si preannunciano già resistenze. Anche da parte dei quei consiglieri comunali in teoria di opposizione che sino ad oggi hanno appoggiato, sposato e persino sponsorizzato gli atti di natura finanziaria dell’amministrazione Accorinti. Non nasconde, ad esempio, il proprio scetticismo il capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta: «Sugli atti finanziari ho dato il mio appoggio a questa amministrazione perché io sono contro il dissesto da sempre e sono convinto che con il piano di riequilibrio si sia fatto un ottimo lavoro. Tuttavia, sulla mobilità dei lavoratori all’Amam ho qualche perplessità e se sino ad adesso non sono intervenuto sui singoli casi è per non sembrare di essere contro i lavoratori. Ma quando affronteremo la questione spiegherò la mia posizione», afferma il consigliere azzurro, che nonostante le rassicurazioni del vice sindaco, Guido Signorino, ed i pareri “tecnici” espressi in questi mesi dal segretario/direttore, Antonio Le Donne, non è tanto convinto che si stia seguendo un percorso corretto .

Del resto, già la Corte dei Conti ha sollevato dubbi sulla mobilità all’Amam degli ex Feluca ed il delicato quanto controverso argomento sarà anche al centro dell’adunanza convocata dal presidente della Sezione regionale di controllo, Maurizio Graffeo, per giovedì 14 maggio, durante la quale saranno affrontate tutte le criticità del consuntivo 2013 (VEDI QUI).

Nei prossimi giorni, oltre a Trischitta anche altri consiglieri comunali chiederanno all’amministrazione Accorinti di spiegare come il trasferimento di un piccolo esercito di lavoratori all’Amam inciderà sui conti dell’Azienda e soprattutto che conseguenze avrà sul piano di riequilibrio, nel quale è previsto che l’Azienda Meridionale Acque distribuisca al Comune utili per 23 milioni di euro in 10 anni.

La prima occasione di confronto tra giunta e consiglieri si verificherà quasi certamente martedì prossimo in Consiglio Comunale, dove dovrebbe finalmente approdare il contratto di servizio con l’Amam. Il documento disciplina i rapporti economici e giuridici tra il Comune e la sua partecipata per i prossimi tre anni – predisposto settimane or sono dall’amministrazione Accorinti – arriverà in aula senza il parere della Commissione, o per esser più precisi sarà accompagnato da un’astensione tecnica.

La I commissione, infatti, non si è voluta esprimere sul contratto di servizio, rimandando discussione e voto al momento del dibattito in aula consiliare, dove verrà riproposto l’emendamento suggerito dal Collegio dei revisori dei conti e presentato dalla giunta, con cui si chiede di non allegare al contratto il piano economico finanziario dell’Amam, oggetto di numerosi e gravi rilievi da parte del Collegio sindacale dell’azienda.

Quell’ emendamento ha già incassato il parere negativo ma non vincolante della commissione: l’amministrazione – nonostante la richiesta della consigliera Nina Lo Presti di ritirarlo – lo porterà in Consiglio Comunale, dove cercherà di ricucire lo strappo con Udc e Dr, i cui voti sono stati decisivi per non far passare l’emendamento, mettendo a rischio l’intero contratto di servizio.

La sensazione è che – come sempre – la partita si giocherà più sul piano politico che sul piano tecnico. I partiti che da due anni sostengono a suon di voti la giunta Accorinti (Udc, Dr, Ncd, FI e pezzi del Pd) sanno di non poter staccare la spina proprio adesso, ma tirano la corda per far capire alla giunta Accorinti quanto indispensabili siano i loro voti in aula . Il contratto di servizio con l’Amam sarà l’occasione per l’ennesima prova di forza , l’ennesimo accordo e l’ennesimo compromesso tra l’esecutivo e il Consiglio comunale.

Danila La Torre

14 commenti

  1. AVVERTO EMILIA BARRILE del ruolo del Consiglio come organo di controllo e di indirizzo politico amministrativo che si esprime nel contenimento dell’azione della Giunta tenuta a rispettare il limite con un corrispondente stanziamento di bilancio, superato il quale sarebbe necessario procedere ad un riconoscimento di debito fuori bilancio. Trascrivo per chiarezza la lettera e) dell’art 194 del Testo Unico, norma il riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio derivanti anche da “acquisizione di beni e servizi,in violazione degli obblighi di cui ai commi 1,2 e 3 dell’articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza.”

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  2. AVVERTO EMILIA BARRILE del ruolo del Consiglio come organo di controllo e di indirizzo politico amministrativo che si esprime nel contenimento dell’azione della Giunta tenuta a rispettare il limite con un corrispondente stanziamento di bilancio, superato il quale sarebbe necessario procedere ad un riconoscimento di debito fuori bilancio. Trascrivo per chiarezza la lettera e) dell’art 194 del Testo Unico, norma il riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio derivanti anche da “acquisizione di beni e servizi,in violazione degli obblighi di cui ai commi 1,2 e 3 dell’articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza.”

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  3. Nelle delibere richiamano il Testo Unico,questo prevede che il tesoriere dia anticipazioni nel limite massimo di 3/12 delle entrate correnti, per l’anno in corso citano anche la LEGGE DI STABILITA che eleva a 5/12 il limite massimo. Il fine dei 2/12 aggiunti è di agevolare il rispetto dei termini di pagamento nei confronti dei fornitori e velocizzare il pagamento dei debiti, quindi una precisa destinazione d’uso che attiene al Consiglio Comunale. La CORTE al punto 5 delle criticità rilevate ipotizza un probabile superamento di tale limite,evidenziando la necessità di verificarlo tenendo conto del saldo delle relative movimentazioni. Sempre la CORTE punta il dito sugli ingenti interessi passivi prodotti dalle anticipazioni.

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  4. Nelle delibere richiamano il Testo Unico,questo prevede che il tesoriere dia anticipazioni nel limite massimo di 3/12 delle entrate correnti, per l’anno in corso citano anche la LEGGE DI STABILITA che eleva a 5/12 il limite massimo. Il fine dei 2/12 aggiunti è di agevolare il rispetto dei termini di pagamento nei confronti dei fornitori e velocizzare il pagamento dei debiti, quindi una precisa destinazione d’uso che attiene al Consiglio Comunale. La CORTE al punto 5 delle criticità rilevate ipotizza un probabile superamento di tale limite,evidenziando la necessità di verificarlo tenendo conto del saldo delle relative movimentazioni. Sempre la CORTE punta il dito sugli ingenti interessi passivi prodotti dalle anticipazioni.

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  5. PRESIDENTESSA EMILIA BARRILE AVVISATA MEZZA SALVATA. Molti Consiglieri Comunali sono convinti che a loro facciano capo solo le responsabilità di indirizzo politico ritenendosi estranei a quelle risalenti alla amministrazione del Comune, SI SBAGLIANO DI GROSSO, altrimenti perché godono di una indennità grosso modo pari a €25.000 l’anno a cui si sommano, per molti di loro, ingenti rimborsi per oneri riflessi? Quando le Giunte deliberano le ANTICIPAZIONI DI CASSA le motivano con l’obbligo di assicurare la liquidità necessaria a garantire le retribuzioni al personale, le spese obbligatorie e gli impegni assunti nei confronti dei creditori.

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  6. PRESIDENTESSA EMILIA BARRILE AVVISATA MEZZA SALVATA. Molti Consiglieri Comunali sono convinti che a loro facciano capo solo le responsabilità di indirizzo politico ritenendosi estranei a quelle risalenti alla amministrazione del Comune, SI SBAGLIANO DI GROSSO, altrimenti perché godono di una indennità grosso modo pari a €25.000 l’anno a cui si sommano, per molti di loro, ingenti rimborsi per oneri riflessi? Quando le Giunte deliberano le ANTICIPAZIONI DI CASSA le motivano con l’obbligo di assicurare la liquidità necessaria a garantire le retribuzioni al personale, le spese obbligatorie e gli impegni assunti nei confronti dei creditori.

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  7. Salvate mariedit da se stesso

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  8. Salvate mariedit da se stesso

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  9. E’ divertente, se non ci fosse da piangere, leggere in chiusura di articolo l’elenco dei partiti che in consiglio comunale sostengono il sindaco. Si capisce subito perche’ lui è la sua giunta hanno “salvato” QUELLIDIPRIMA pur avendo assicurato il contrario in campagna elettorale!

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  10. E’ divertente, se non ci fosse da piangere, leggere in chiusura di articolo l’elenco dei partiti che in consiglio comunale sostengono il sindaco. Si capisce subito perche’ lui è la sua giunta hanno “salvato” QUELLIDIPRIMA pur avendo assicurato il contrario in campagna elettorale!

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  11. Il nickname EPIMETEO a differenza del mio è intrigante perché richiama la mitologia,quindi può farci comprendere,forse,l’uomo che ci sta dietro,un po come i miei numeri.L’etimologia della parola ci aiuta a ricordare: EPIMETEO è COLUI CHE RIFLETTE IN RITARDO.Il mito è collegato al più conosciuto PROMETEO,il quale lo ammonisce spesso proprio perché il fratello è COLUI CHE RIFLETTE IN RITARDO. L’EPIMETEO di TempoStretto non ha compreso perché in un articolo su AMAM tiro in ballo la presidentessa BARRILE,ammonendola sulle anticipazioni di cassa e sul ruolo del Consiglio Comunale. Il commento era per Emilia BARRILE,stanne certo EPIMETEO,la presidentessa ha compreso e si darà da fare per farlo funzionare meglio questo Consiglio. E’ IL MIO SCOPO.

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  13. Oramai è evidente che la maggioranza di Accorinti Sono quelli che c’eranoprima. Ma era prevedibile già dall’inizio, senza consiglieri l’alternativa sarebbe stato lo stallo oppure le dimissioni. la prossima volta che i messinei voteranno è meglio che ricordino di votare anche un Consiglio al sindaco che sceglieranno chiunque esso sia. Altrimenti questi sono i risultati.

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  14. Oramai è evidente che la maggioranza di Accorinti Sono quelli che c’eranoprima. Ma era prevedibile già dall’inizio, senza consiglieri l’alternativa sarebbe stato lo stallo oppure le dimissioni. la prossima volta che i messinei voteranno è meglio che ricordino di votare anche un Consiglio al sindaco che sceglieranno chiunque esso sia. Altrimenti questi sono i risultati.

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