Le primarie come il tram: c'è chi sale e c'è chi scende

Le primarie come il tram: c’è chi sale e c’è chi scende

Rosaria Brancato

Le primarie come il tram: c’è chi sale e c’è chi scende

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venerdì 05 Aprile 2013 - 14:00

Le primarie del centro-sinistra sono diventate come il tram: ad ogni fermata c'è chi sale e c'è chi scende e c'è chi lo fa persino con la vettura in corsa. Scende Crocetta sale il nuovo candidato, Giuseppe Chiofalo. Scende Fragale, sale Felice Calabrò che domani presenta la sua candidatura

Le primarie del centro-sinistra iniziano a somigliare ad un tram, che ad ogni fermata vede qualcuno che sale e qualcuno che scende e non si sa in quanti arriveranno fino al capolinea. Il Pd ha convocato la direzione per domenica. Il nodo è quello delle primarie, impallinate dal governatore Crocetta e dai Democratici riformisti del gruppo Picciolo e Greco, che, mentre il tram era in corsa ed aveva lasciato il deposito, hanno deciso di scendere insieme alla candidata Giusy Furnari che correrà da sola alle amministrative, senza primarie. Crocetta non pare intenzionato a cambiare idea, mentre gli esponenti locali del Megafono negano di aver mai firmato alcuna carta d’intenti o protocollo che dir si voglia. O se l’hanno firmata evidentemente è stato a loro insaputa. Fatto sta che alle riunioni del tavolo di coalizione erano presenti sempre e sono stati loro a chiedere prima il rinvio delle primarie al 14 aprile e poi più tempo per raccogliere le firme. Salvo poi scendere dal tram in piena corsa. A questo punto il rischio serio è che quelle del 14 aprile diventino le primarie del Pd. Emilio Fragale, che domani pomeriggio nell’ex chiesa Santa Maria Alemanna esporrà i punti del suo programma, non ci sta a primarie solo del Pd e non ci sta a guerre fratricide, così esce dall’agone. Il giornalista Giuseppe Ramires, candidato di Sel, resta in campo. Chi ha deciso di salire sul tram proprio oggi sono i movimenti Nuovi obiettivi, Liberali democratici e riformisti e Cestras che hanno raccolto 500 firme a sostegno della candidatura alle primarie dell’ingegnere Giuseppe Chiofalo “convinti che solo con il rinnovamento della classe dirigente, con la semplificazione della macchina amministrativa e l’attivazione dei finanziamenti comunitari, si potrà dare un futuro ai cittadini messinesi”. In casa Pd il numero dei candidati va dai 3 in su: certi sono Ciccio Quero, Giuseppe Grioli e Felice Calabrò (che domani alle 10.30 presenta la sua candidatura), incerti quelli di area Pd, da Vincenzo Ciraolo a Santi Trovato. Oggi si registra l’appello dei consiglieri comunali Paolo David, Elio Sauta, Paolo Saglimbeni, al presidente Crocetta affinchè ci ripensi e si scommetta alle primarie, ricompattando la coalizione. Proprio la presenza di ben 3 candidati Pd, scrivono i consiglieri, dovrebbe far capire a Crocetta che non c’è alcun “preferito” che rischia di correre più veloce degli altri perché ha più benzina. Senza una candidatura unitaria del Pd, secondo i tre consiglieri, viene confermata la natura democratica dello strumento di partecipazione. “Perché sia chiaro- sottolineano David, Sauta e Saglimbeni- noi non abbiamo condiviso le fughe in avanti di candidati che si vogliono imporre, più che proporre, senza uno straccio di programma, tranne eccezioni. Il programma deve essere il primo biglietto da visita dei candidati”. I consiglieri comunali elencano poi quei punti che ritengono assi portanti di un programma serio e concreto, dalla spesa pubblica all’impresa privata, passando per il turismo integrato e l’area dello stretto. “Queste sono le nostre proposte concludono, adesso gli aspiranti candidati a sindaco ci dicano le loro”. Compresa la Furnari quindi che secondo gli esponenti del Pd avrebbe massima garanzia di “serenità” nella consultazione proprio perché ci son talmente tanti candidati targati partito democratico che rischiano di farsi lo sgambetto a vicenda favorendo altri. Che farà Crocetta? E chi sarà il prossimo a salire sul bus delle primarie? E se invece la vettura dovesse improvvisamente fermarsi domenica, durante la direzione del Pd per “guasti al motore”? L’appassionante, si fa per dire, telenovela continua in attesa delle prossime puntate.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. se le primarie vengono paragonate al tram e come se si prevedesse un fallimento annunciato, a prescindere dal ruolo di Crocetta, alcuni vogliono mettersi in luce per prenotare un eventuale posto di assessore.

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  2. e speriamo che qualcuno non cada sui binari mentre passa il tram….semmai speriamo che ci cadano tutti…

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  3. CastorinaCarmelo 6 Aprile 2013 15:03

    Tutti in fila per il bene di Messina e dei Messinesi.Questo si evidenzia dalla infuocata campagna elettorale per la poltrona di Sindaco. Uno slogan facile a dire difficile da attuare specialmente per chi si improvvisa amministratore senza nessuna cultura tecnica in merito,( In Francia per intraprendere la carriera di amministratore pubblico prima bisogna frequentare una scuola molto severa e solo dopo aver superato gli esami ci si potrà proporre come amministratore), da noi è più facile e molti non si pongono il problema tanto basta essere i delfini dei politici affaristico truffaldini di lungo corso, saranno “Loro” a dettare il da farsi sia a destra che a centrosinistra. Ovviamente ci sono delle eccezioni ci sono giovani con le mani e le idee pulite, sapremo scegliere noi Messinesi almeno quelli che fra di “Noi”… non barattano il voto per qualche buono benzina. Altrimenti: continueremo a lamentarci in modo sterile. Buon voto a tutti.

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