Secondo scivolo verso la meta. Obiettivo fine lavori ad agosto

Secondo scivolo verso la meta. Obiettivo fine lavori ad agosto

Marco Ipsale

Secondo scivolo verso la meta. Obiettivo fine lavori ad agosto

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lunedì 14 Luglio 2014 - 22:10

Nel corso di questa settimana si procederà al getto di calcestruzzo per la testata ed entro fine mese dovrebbe arrivare il pontone per iniziare le operazioni di dragaggio. Si potrebbe riaprire ad agosto ma permane cautela

Non lasciare nulla al caso. Il sindaco Renato Accorinti, sulle questioni legate ai tir, si gioca gran parte della sua credibilità. Per questo, l’obiettivo è quello di fare quanto è nelle proprie possibilità per accelerare al massimo la riapertura della seconda invasatura del porto di Tremestieri, che consentirà di trasferire a sud tutto il traffico in attraversamento sullo Stretto, Cartour esclusa.

E’ stata convocata persino la ditta che fornirà il cemento per la nuova testata del porto, per avere rassicurazioni sull’immediatezza dei tempi. A palazzo Zanca, hanno preso parte all’incontro anche Benito Scuttari, dell’impresa che si sta occupando dei lavori, ed il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina. Rassicurazioni che, per fortuna, sono arrivate. “Il sindaco – spiega Di Sarcina – ha pregato il fornitore di mettersi a massima disposizione in questo finale di lavoro che richiederà adesso circa 160 metri di calcestruzzo in una settimana”.

Sappiamo che Di Sarcina non indica tempi di conclusione, ma proviamo a chiederlo ugualmente. “Il programma che il sindaco ha dichiarato dovrebbe essere rispettato – afferma – ma stiamo sempre a ripetere lo stesso discorso. Abbiamo a che fare con un’impresa che ha problemi economici ed i fornitori, spesso, vogliono pagata la merce in anticipo. Non si riesce a fare l’ordine, in attesa di prendere qualche incasso, e si perde del tempo. Fortunatamente non è questo il caso specifico, visto che l’impresa ha di recente incassato dei fondi che gli permetteranno di non avere più intoppi fino alla fine”.

Scanditi gli ultimi passaggi: “Già questa settimana dovremmo avere il getto della testata, almeno così ci hanno assicurato – conclude il segretario dell’Authority -. Ed entro fine mese dovrebbe arrivare il pontone per iniziare le operazioni di dragaggio”. Agosto dovrebbe essere il mese giusto, ma la certezza si avrà solo quando l’ultimo dragaggio sarà concluso.

(Marco Ipsale)

4 commenti

  1. Mi domando a cosa serva la presenza del sindaco in questa città (sic!).

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  2. Mi domando a cosa serva la presenza del sindaco in questa città (sic!).

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  3. COMMENTO APERTO al Procuratore Guido Lo Forte, al Consiglio Comunale e a Renato Accorinti. Quante infrastrutture avremmo potuto fare con € 63.654.465? Non spetta a me ritenere le cifre seguenti notizie di reato e quindi da inserire nel fascicolo d’indagine aperto sui bilanci del Comune di Messina, a dire il vero non sono minimamente interessato a questa conseguenza, invece ci tengo a farvi prendere consapevolezza che Messina non possa aspettare i tempi lunghi dell’azione giudiziaria, una comunità ha bisogno di risposte veloci, c’è di mezzo la vita delle persone, penso ai servizi sociali, al trasporto urbano, alla raccolta rifiuti, e poi alle infrastrutture carenti, al potenziamento del corpo di polizia municipale, alla scarsa informatizzazione, insomma a quelle cose indispensabili per fare di un’estensione territoriale una città, nel passato i nostri AVI fecero della falce e del territorio circostante la splendida Urbs Messana, una delle città più ricche e avanzate d’Italia, forse è la perdita del senso del campanile una delle cause della nostra crisi, sociale e finanziaria. Le fonti delle mie cifre sono i prospetti SIOPE, come sapete sono le rilevazioni del tesoriere di cui si avvale la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca D’Italia, l’ISTAT. L’arco temporale analizzato è il 2008-2013, in questo periodo il Comune si è anche finanziato con le Entrate del Titolo 5, quelle derivanti da accensione di mutui e prestiti, le cifre seguenti non tengono conto delle anticipazioni di tesoreria, l’importo totale è di € 108.490.000. Palazzo Zanca ha rimborsato quote capitali per € 88.637.021, sono inserite tra le Spese per rimborso prestiti del Titolo 3, mentre € 63.654.465 di interessi passivi inseriti tra le voci della Spesa Corrente del Titolo 1. In totale abbiamo incassato dalle Banche dal 2008 al 2013 € 108.490.000, e messo in pagamento in direzione delle stesse Banche € 152.291.486 (€ 88.637.021 + € 63.654.465). Spetta a voi, ognuno per le sue competenze, prenderle in considerazione, dopotutto Palazzo Zanca è la casa “Comune” di 242.267 messinesi, vi pare poco?

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  4. COMMENTO APERTO al Procuratore Guido Lo Forte, al Consiglio Comunale e a Renato Accorinti. Quante infrastrutture avremmo potuto fare con € 63.654.465? Non spetta a me ritenere le cifre seguenti notizie di reato e quindi da inserire nel fascicolo d’indagine aperto sui bilanci del Comune di Messina, a dire il vero non sono minimamente interessato a questa conseguenza, invece ci tengo a farvi prendere consapevolezza che Messina non possa aspettare i tempi lunghi dell’azione giudiziaria, una comunità ha bisogno di risposte veloci, c’è di mezzo la vita delle persone, penso ai servizi sociali, al trasporto urbano, alla raccolta rifiuti, e poi alle infrastrutture carenti, al potenziamento del corpo di polizia municipale, alla scarsa informatizzazione, insomma a quelle cose indispensabili per fare di un’estensione territoriale una città, nel passato i nostri AVI fecero della falce e del territorio circostante la splendida Urbs Messana, una delle città più ricche e avanzate d’Italia, forse è la perdita del senso del campanile una delle cause della nostra crisi, sociale e finanziaria. Le fonti delle mie cifre sono i prospetti SIOPE, come sapete sono le rilevazioni del tesoriere di cui si avvale la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca D’Italia, l’ISTAT. L’arco temporale analizzato è il 2008-2013, in questo periodo il Comune si è anche finanziato con le Entrate del Titolo 5, quelle derivanti da accensione di mutui e prestiti, le cifre seguenti non tengono conto delle anticipazioni di tesoreria, l’importo totale è di € 108.490.000. Palazzo Zanca ha rimborsato quote capitali per € 88.637.021, sono inserite tra le Spese per rimborso prestiti del Titolo 3, mentre € 63.654.465 di interessi passivi inseriti tra le voci della Spesa Corrente del Titolo 1. In totale abbiamo incassato dalle Banche dal 2008 al 2013 € 108.490.000, e messo in pagamento in direzione delle stesse Banche € 152.291.486 (€ 88.637.021 + € 63.654.465). Spetta a voi, ognuno per le sue competenze, prenderle in considerazione, dopotutto Palazzo Zanca è la casa “Comune” di 242.267 messinesi, vi pare poco?

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