Buoni pasto per i dipendenti comunali, la giunta delibera la riduzione da 10 a 7 euro

Buoni pasto per i dipendenti comunali, la giunta delibera la riduzione da 10 a 7 euro

Buoni pasto per i dipendenti comunali, la giunta delibera la riduzione da 10 a 7 euro

Tag:

lunedì 08 Ottobre 2012 - 09:17

Il provvedimento, inevitabile, “dettato” dalla spending review varata dal governo Monti

Si torna indietro. Della delibera della giunta municipale (n°916), del 3 dicembre 2009, rimane solo un lontano ricordo. Parliamo del provvedimento, uno dei pochi “benedetti” dal personale comunale, che prevedeva “l’aumento a 10 euro, del buon facciale del buono pasto da corrispondere ai dipendenti, a fronte dei rientri pomeridiani, per prestazioni di lavoro straordinario e per recupero permessi orari”. Il tutto al loro di contributi previdenziali e fiscali). Un budget, “reciso” dalla scure montiana della spending review (l’ormai famoso decreto n°95). A seguito di concertazione sindacale, tenutasi lo scorso 27 settembre, l’amministrazione, adeguandosi a quanto previsto dalla nuova normativa, ha ridotto a 7 euro il buon pasto (sempre al loro dei contributi).

Una decisione inevitabile, che certo non fare piacere al personale di Palazzo Zanca, precario e non. A cui, lo ricordiamo, è stato momentaneamente “congelato” lo stipendio di settembre, a causa della carenza finanziaria delle casse di Palazzo Zanca, dove, per ammissione dello stesso Croce, fino a qualche giorno, si contavano appena 76 mila euro. Molto, nelle prossime settimane, dipenderà dai trasferimenti che si attendono dallo Stato, pur se nettamente minori dai precedenti, e successivamente, ma i tempi non saranno immediati, dal gettito Imu, le cui aliquote ricordiamo essere state fissate nello 0.6% (prima casa) e 1,06% (seconda casa).

22 commenti

  1. ” PRANZI “FRUGALI” ”
    Così recita il titolo del nostro giornalista.
    E se invece di diminuirli non li tolgono definitivamente e si ritorna al caro vecchio e comodo “camillino”?Secondo la spending review quanto si risparmierebbe?
    Anche perchè senza entrare in sterili discussioni io da contribuente di pagare la spesa che i signori si fanno ai supermarket pagandola con i ticket invece del pranzo quando fanno il rientro, non ho proprio voglia.

    0
    0
  2. Ma scherziamo?? A Milano (dicasi Milano) Banca Intesa San Paolo dovrebbe passare il buono pasto da 5,14 a 1,50 Euro…

    e qui si pagavano fino a “ieri” 10 Euro???

    Questa è follia! Altro che dissesto…

    0
    0
  3. poverini resteranno a digiuno…..

    0
    0
  4. Così si ottiene per il comune di messina il “fantastico” risparmio di 6.000 e DICO SEIMILA euro al mese!
    Si salveranno certamente le casse somunali e non sarà necessario pensare ad altre soluzioni (consulenze, spese per l’apparato politico, sprechi di ogni tipo, ecc.ecc.).
    Inoltre si avrà un altro importante risultato in una città che vive quasi esclusivamente di pubblico impiego, cioè un ulteriore contrazione dei consumi. A questo punto se vogliamo fare chiudere gli altri quattro negozi che ancora resistono, potremmo pensare ad abolire lo straordinario e, ciliegina sulla torta, anche la tredicesima!

    0
    0
  5. Sì. La tredicesima e (per chi la prende) la quattordicesima andrebbero abolite.
    I buoni pasto eliminati.
    L’impieego pubblico è troppo costoso e grava anche sui cittadini che ogni giorno devono fare salti mortali per “crearsi” un reddito che non arrivi come per magia alla fine del mese.
    Perdonatemi, ma visti i servizi offerti a Messina, è già tanto che i dipendenti conservino il loro lavoro (infatti molti, purtroppo, lo perdono).
    Si potrebbero ricalibrare gli orari (9.00-18.00 tutti i giorni) e le mansioni (chi non serve all’anagrafe che vada a spazzare le strade) e avere un aumento ddi produttività che giustifichi lo stipendio e i buoni pasto (che, per inciso, non dovrebbero servire per fare la spesa).

    0
    0
  6. Per Anna Donato.

    In un comune che riesce ad avere in cassa solo 76.000 Euro, 6.000 Euro sono una cifrona… invece di difendere posizioni indifendibili bisognava pensarci prima.Oggi si è al dissesto. “chista è a spisa”

    0
    0
  7. Ho letto nell’articolo che tra l’altro il buono pasto, veniva e credo venga ancora corrisposto, in quanto i dipendenti affettuano lavoro straordinario o recuperano permessi orari. Credo che per questi casi non debba essre corrisposto poichè il lavoro straordinario, qualora ritenuto indispensabile ed altrimenti non differibile, viene già compensato con una indennità ed il recupero dei permessi orari non è altro che tempo che viene recuperato in quanto il dipendente, durante le normali ore di lavoro, ha avuto la necessità di sbrigare delle proprie faccende e per questo non è giusto che paghi sempre “pantalone” cioè noi cittadini. Saluti

    0
    0
  8. xAnna Donato,saranno 6000 euro, mi spiega perchè regalarli quando non si hanno nemmeno i soldi per pagare gli stipendi? Abbiamo avuto tutti i buoni pasto e sappiamo benissimo come vengono “elargiti”,quindi stia zitta perchè qualcuno potrebbe cominciare a “scatasciare”:

    0
    0
  9. mi si sta spezzando il cuore con tutti questi commenti!!!!
    messina ogni giorno perde centinaia di posti lavoro ( aicon fallita due giorni fa e nessuno ne parla, mensa policlinico a rischio un centinaio di posti, servirail non ne parliamo, tourist caronte sforbiciata sul personale , ecc.ecc.)e questa classe di impiegati pubblici si permettono di sparare calci di questi tempi.
    vorrei vedere quale politico si prende la briga di fare questi discorsi.
    solo un commissario come Croce ha l’autorevolezza ed il coraggio di prendere questa decisioni.

    0
    0
  10. giuseppe cannavò 8 Ottobre 2012 16:32

    Io lavoro per una azienda privata e ho un buono pasto di euro 5,16 per ogni giorno di effettiva presenza nell’arco del mese. Lavoro 40 ore settimanali con prolungamenti che non racconto in quanto nel privato i risultati contano e molto mica come nel pubblico che ad orario si va via. Sono spesso richiamato anche il sabato e la domenica. Sempre 5,16 mi spettano. Io neanche con il binocolo li vedo i buoni dei comunali. Non mi sembra giusto lamentarsi dato il paragone orario/risultati/soddisfazione del cliente (noi tutti).
    Forse erano abituati troppo bene ………

    0
    0
  11. Considerando lo sfascio totale al quale ci hanno portato e la qualità dei servizi comunali credo che ogni dipendente comunale dovrebbe essere messo a pane ed acqua per i prossimi 10 anni, altro che 7 euro…

    U paio di giorni fa entrò al circoscrizione di ganzirri e conto 8 impiegate che discutevano su chi doveva leggere per prima Novella 2000, facendo i sentire in colpa per aver disturbato le loro abitudini mattudtine.

    0
    0
  12. I buoni pasto vengono corrisposti per i rientri di almeno tre ore.
    Lo straordinario è concesso agli uffici di supporto agli organi istituzionale (Sindaco, Gunta, Consiglio, Commissioni) quando si è costretti a lavorare fuori dal normale orario e per almeno tre ore. E non a tutti dipendenti.
    Ignorante ed in malafede.

    0
    0
  13. L’IMPIEGATO

    POSSIBILE CHE VI SCAGLIATE TUTTI CONTRO L’IMPIEGATO
    CAVOLO I POLITICI RUBANO NON SI TOLGONO UN SOLDO E LA COLPA E’ SEMPRE DEL POVERO IMPIEGATO E SONO CONVINTO CHE TUTTI QUELLI CHE SI LAMENTANO SONO EVASORI CHE LAVORANO IN NERO E NON PAGANO TASSE PERCHE NON DENUNCIATE IL VOSTRO DENTISTA CHE NON VI RILASCIA FATTURA O IL VOSTRO IDRAULICO ,IMBIANCHINO O ALTRO LORO SI CHE CAMPANO SULLE NOSTRE SPALLE E SI MANTENGONO
    LUSSI ALLA NOSTRA FACCIA

    0
    0
  14. ma lei quale giornale legge al lavoro? mangi i giorni del rientro ,ammesso che lo faccia,e non per gli straordinari e recuperi.anche stu fesso sa come funziona il fatto.si porti la brioche ,perchè a munita finiu e puru a pacchia,il resto che cita lei sono affari dei magistrati.

    0
    0
  15. Ho visto carrelli pieni di spesa pagati con ibuoni pasto, smettiamola di prenderci ingiro, voi siete li per dare un servizio al cittadino lo volete capire o no, e questo visto i risultati non viene fatto, altro che buoni pasto, e poi tutti addosso ai politici ma se non fosse stato per loro tutti questi dipendenti al comune atm ecc. Ecc. Ci sarebbero stati ? Speriamo solo che con il dissesto acclarato ci sia un comune più efficente più servizi e meno dipendenti, anche perché i soldi che si pagano con le tasse devono andare in servizi per alla collettività e non in buoni pasto.

    0
    0
  16. Il buona pasto è definito, dalla legge, “strumento sostitutivo del servizio mensa”.
    Per legge, quando l’orario di lavoro è pari o superiore alle 9 ore giornaliere il datore di lavoro, pubblico o privato (quest’ultimo, ovviamente, se mette in regola il personale dipendente, ed a Messina sono pochini) deve fornire il servizio mensa o il buono pasto sostitutivo.
    Esso deve essere corrisposto per i rientri pomeridiani, sostitutivi del sabato lavorativo.
    Questi rienti vengono svolti in due pomeriggi, per tre ore alla volta.
    Allo stesso modo, il recupero dei permessi, purchè effettuati almeno 3 ore alla volta, dà diritto al buono pasto.
    I commenti fin qui riportati denotano invidia, ignoranza e malafede.
    I signori che chiedono lo smantellamento del servizio pubblico sono gli stessi che, ad esempio, ritengono loro diritto costruire abusivamente.
    Messina, non a caso, è la patria della baracca, altro che Calcutta o Nuova Dehli, con la differenza che in India la gente si costruisce le baracche perchè è povera, a Messina i soliti furbi le costruiscono perchè vogliono la casa gratis, a spese di chi lavora onestamente, il tutto con la complicità di una classe politica connivente, quando non è essa stessa fonte e consigliera della disonestà e del malaffare.
    Il buono pasto è l’unico benefit previsto per i lavoratori dipendenti, che, non lo si dimentichi, sono quelli che, con le trattenute operate direttamente in busta paga, mantengono gli autonomi (commercianti, artigiani, idraulici, meccanici,imbianchini, e chi più ne ha ne metta), tutti accomunati dall’evasione fiscale e dalla truffa allo Stato.
    Il fatto che i buoni pasto possano essere utilizzati per il pagamento della spesa è un fatto assolutamnete legale, coì come riconosciuto da sentenze e disposizioni governative.
    Infine, ai signori che, livorosi ed invisiosi, sparano sul pubblico impiego, vorrei raccontare un fatterello vero.
    Quando si avvicinava Dicenbre, i commercianti del Viale erano tutti in attesa che venissero pagate le tredicesime mensilità, per potere vendere.
    Dopo la chiusura o il trasferimento di tutte le attività produttive di Messina (officna grandi riparazioni F.S., distretto militare, direzione d’artiglieria, ecc, ecc) i primi a pagarne lo scotto sono stati i commercianti.
    Vi ricordate l’apologo di Menenio Agrippa?
    Menenius Agrippa concordiam inter patres et plebem restituit. Nam cum plebs a patribus secessisset, quod tributum et militiam non ferret, agrippa vir facundus, ad plebem missus est. Quem intromissum in castra, nihil aliud quam hoc narravisse ferunt: < Olim humani artus, cum ventrem otiosum cernerent, ab eo discordaverunt et conspiraverunt ne manus ad os cibum ferrent, nec os acciperet datum, nec dentes conicerent. At dum ventrem domare volunt, ipsi quoque defecerunt, totumque corpus ad extremam tabem venit. Inde apparuit ventris haud segne ministerium esse, eumque acceptos cibos per omnia membra disserere. Et cum eo in gratia redierunt. sic senatus et populus, quasi unum corpus, discordia pererunt, concordia valent.

    0
    0
  17. come ho già detto in altre occasioni,questo è il risultato di 60 anni di nepotismi, voti di scambio e becere raccomandazioni. Dobbiamo ringraziare quei 4 5 politicanti ed eredi al seguito, che sono calati dalle montagne della provincia per sistemare la loro gente ovunque ci fosse un posto pubblico ( che qui vuol dire sistemarsi, non fare un servizio al contribuente).Intere generazioni del passato sono state messe dalle campagne ( e dalle baracche) negli uffici pubblici, spesso inventando posti che non avevano senso di esistere.Non a caso Messina vive di settore impiegatizio ( spesso scarso) che è quello più cospicuuo,e ciò la dice lunga sulla situazione economica, che dimostra che questa città non produce nulla o poco e non esporta nulla o poco ( nel frattempo hanno ammazzato quel poco che c’era), ma esiste solo perchè vive di tutto quello schifo creato nei decenni passati; una economia chiusa che si impoverisce con la diminuzione delle regalie dei posti fissi (che poi sfociano nei debiti vedasi ATM) e che non cresce perchè non produce nulla; e non dimentichiamo MAI che da Messina vanno via tantissime persone , spesso le migliori. Probabilmente Messina è così solo per questo, altrimenti avrebbe la metà degli abitanti. Vorrei vedere in quale altra parte del mondo la sitazione attuale è un fatto normale. Questi sono i fatti e adesso i nodi vengono al pettine; naturalmente pagheranno i cittadini, ma sin quando lo faranno quegli stessi impiegati inefficienti entrati chissà come, a me va e benissimo, non mi và che debba pagare chi invece vive del proprio lavoro e che alla fine manda avanti la baracca, ma non ha buoni pasto o altro. Il buono pasto comunale và aboliti del tutto e basta, così come tante altre cose. Cominciamo anche a considerare il fatto di prepensionare la gente meno produttiva e più anziana, visto anche il numero assurdo di impiegati che ha il Comune.La situazione è quella che è, se una azienda è in rosso chiude, e cbi rimane senza lavoro faccia come fanno molti altri da sempre, nell’indifferenza generale di tutti, compresi quei maledetti politicanti locali colpevoli di tutto ciò, in combutta con molto cittadini.Quindi si rimbocchino le maniche o emigrino. A mali estremi estremi rimedi,dopo anni di sprechi e regalie, la pacchia è finita e adesso proprio coloro che dovrebbero tacere si lamentano, ma se scoppia tutto molti impiegati pubblici che si sono fatti la bella vita per decenni,avranno ben altro di cui lamentarsi.

    0
    0
  18. max21 concordo in toto

    0
    0
  19. caro agrippa cosa fai difendi l’indifendibile, che facciamo volete essere santificati, oppure volete dire che campiamo sulle vostre spalle ? si è vero mio caro aspettiamo i vostri stipendi e lo sai perchè ? perchè l’inefficenza del pubblico ha portato a tutto questo, il mancato piano industriale del comune ha portato tutto questo, la scellerata gestione del bene pubblico ha portato tutto questo, non ci sono industrie perchè non c’è stata una volontà politica, politici eletti da chi ha poi tratto beneficio vedi gli 800 dipendenti atm, questo per permettere a te di citare il latino lingua morta come i servizi del comune che sono morti come la lingua che usi. E ora al fallimento totale mi venite pure a parlare dei buoni pasto con una disoccupazione ai massimi storici, e non mi venite a dire che i politici si sono mangiato tutto, in fin dei conti i vostri stipendi non costano 2 lire e non sono neanche un valore aggiunto per noi che li paghiamo.

    0
    0
  20. Dimenticavo di dire al nostro dotto impiegato, in merito alle baracche e all’abusivismo, che forse non sa che uno dei compiti del comune (quelli seri) è il controllo del territorio con una cosa strana che si chiama “PIANO REGOLATORE”, e sempre in comuni seri esistono corpi di pm comunemente chiamati Vigili Urbani che applicano le leggi sull’abusivismo “CONTROLLANDO” il territorio, poi ci sono altri uffici in altri comuni che si chiamano genio civile che controlla la regolare costruzione degli edifici a norma di legge, ora non vorrei confondere troppo con tutte queste nozioni, ma voglio solo indicare che tutti questi uffici lavorando di concerto fan si che non ci sia abusivismo ecc. ecc. consiglio una stage in altri comuni almeno si chiariscono le idee e sanno cosa devono fare :. Il diritto al “BUONO PASTO” e sancito dalla legge sarà pur vero come è vero che anche i “SERVIZI AL CITTADINO” sono sanciti dalla legge come pulizia delle strade, uffici efficenti, servizi disabili e scuole efficenti ecc. ecc. ecc.

    0
    0
  21. Lavora all’urbanistica per caso?

    0
    0
  22. Se i rientri pomeridiani sono dovuti al fatto che poi l’impiegato ha il sabato libero,perchè gli si deve dare il “buono pasto”?Un tempo gli impiegati pubblici lavoravano 6 giorni alla settimana (8-14)e di buoni pasti non si parlava.In tempo di vacche magre,per garantire gli stipendi a tutti,oltre a tagliare i costi della politica ecc., si deve risparmiare su tutto:quindi via buoni-pasto,straordinari,premi…E le somme date come tredicesima e quattordicesima andrebbero divise per 12,cioè messe ad incrementare la retribuzione mensile, con buona pace dei negozianti e del consumismo prenatalizio.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007