La Fp Cgil chiede ai sindaci di avviare le procedure di stabilizzazione

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lunedì 12 Giugno 2017 - 17:22

Tante le questioni poste dai rappresentanti dei lavoratori , a partire dall’inerzia di taluni amministratori che, anche in presenza di situazioni facilmente risolvibili e di accordi sottoscritti, hanno fatto marcia indietro nei processi di stabilizzazione

L'assemblea della FPCGIL Sicilia della RSU dei precari degli Enti Locali si è riunita per organizzare le iniziative di protesta contro il tentativo del governo Crocetta di rinvio al 2018 delle stabilizzazioni . All’Assemblea ha preso parte Clara Crocé Segretaria Regionale con delega agli Enti Locali e precari- Per la FPCGIL “la storicizzazione della spesa per i precari e la previsione che “ la stabilizzazione non potrà essere, sia dal punto di vista economico che giuridico, inferiore al contratto in essere” prevista dalla legge regionale n. 27 del 2016, è un risultato importantissimo ottenuto grazie alle battaglie che in questi anni sono state portate avanti dalla Cgil e dalla Fp”.

” Non comprendiamo, pertanto, quali siano i motivi che abbiano indotto l’Assessore Lantieri ad alzare il freno a mano e bloccare le stabilizzazioni. La FPCGIL non può concedere ulteriori dilazioni a processi di stabilizzazione che, invece, devono partire subito, così come concordato con il governo nazionale” Inoltre, a Roma abbiamo incontrato il Sottosegretario Rughetti – ha detto Clara Crocè– il quale ha chiarito che il governo nazionale non ha mai chiesto alla Sicilia di rinviare le stabilizzazioni.

L’assessore Lantieri deve fare tre cose semplici – continua Clara Crocè– proporre all’ARS, l’abrogazione della norma che prevede il taglio del 15% degli organici. Chiedere al Governo nazionale il blocco del prelievo forzoso da parte dello Stato sui bilanci delle ex province. Estendere piano straordinario di assunzioni dei precari dal 2017 al 2020; l’assunzione diretta dei precari siciliani che da oltre 25 anni, sono in servizio presso gli enti locali e la pubblica amministrazione siciliana.

Tante le questioni poste dai rappresentanti dei lavoratori intervenuti, a partire dall’inerzia di taluni amministratori che, anche in presenza di situazioni facilmente risolvibili e di accordi sottoscritti, hanno fatto marcia indietro nei processi di stabilizzazione.Le RSU del Comune di Messina e della Città Metropolitana – Paolo De Domenico e Tiziana Ruggeri– hanno detto in rappresentanza dei lavoratori che i precari sono pronti alla mobilitazione e chiedono al Sindaco Accorinti, nella duplice veste, di varare il piano di stabilizzazione per la Città Metropolitana mentre per il Comune di Messina di modificare il piano del fabbisogno triennale e procedere alla stabilizzazione di tutto il personale. La FPCGIL ricordano che con la Legge regionale n. 27, per il calcolo delle capacità assunzionale, devono essere aggiunte le risorse derivanti dal contributo regionale. Questa previsione consente al Comune di Messina di assumere i precari con un maggior numero di ore fino ad arrivare a 36 ore settimanali.

La nostra iniziativa parte da Palermo e Messina ma si svilupperà da subito in tutte le province”, ha annunciato Clara Crocè, “e serve a mettere in campo una mobilitazione senza precedenti che costringa Regione ed Enti locali a chiudere definitivamente la partita del precariato in Sicilia”.

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