Milazzo: riflettori sulla vertenza precari, tra vuoto normativo e stabilizzazione

Milazzo: riflettori sulla vertenza precari, tra vuoto normativo e stabilizzazione

Salvatore Di Trapani

Milazzo: riflettori sulla vertenza precari, tra vuoto normativo e stabilizzazione

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mercoledì 14 Dicembre 2016 - 16:47

All'incontro hanno preso parte il personale contrattista dell’ente, il sindaco Giovanni Formica, il segretario generale Maria Riva e il dirigente del personale Michele Bucolo.

Torniamo a parlare ancora una volta di precariato e di dipendenti contrattisti negli enti comunali. Avevamo già posto l’accento sull’ormai chiaro vuoto legislativo sulla materia, osservando da vicino la situazione del comune di Rometta.

Ci spostiamo adesso a Milazzo dove, questa mattina, si è tenuta una vertenza tra il personale contrattista e l’amministrazione. A presenziare il sindaco Giovanni Formica, il segretario generale Maria Riva e il dirigente del personale Michele Bucolo.

La domanda principale, attorno alla quale ruota il dibattito già in corso da diversi mesi, è sempre la stessa: si può superare in qualche modo il vuoto legislativo in materia? Questo è quanto dichiarato questa mattina dal segretario generale Maria Riva: “In base alla legislazione vigente i contratti di lavoro dei 170 lavoratori precari in forza presso il Comune di Milazzo, hanno scadenza il 31 dicembre prossimo. Ad oggi non risulta approvata alcuna norma nazionale o regionale che autorizzi la proroga di detto personale anche per il 2017”.

Nessuna stabilizzazione, dunque? Il segretario generale ha precisato: “Non dipende da noi. L’incertezza del futuro dei lavoratori non è da impuntare all’incapacità del comune di compiere le dovute scelte e di intraprendere le necessarie, conseguenti iniziative”.

Sulla stessa linea anche l’intervento del sindaco Giovanni Formica: “I precari rappresentano un importante risorsa per l’ente in quanto assicurano il corretto funzionamento della macchina amministrativa –ha dichiarato- Per questo motivo auspico che possa esserci un intervento del legislatore nazionale e regionale al riguardo così da scongiurare i pesanti problemi di ordine organizzativo che si verrebbero a determinare dal prossimo 1 gennaio”.

Un nulla di fatto quindi. La questione viene ancora una volta rimandata al legislatore nazionale e regionale. Una presa di posizione sull’argomento, volta a chiarificare una volta per tutte la posizione dei contrattisti negli enti pubblici, risulta sempre più impellente. Intanto non resta che prendere atto dell’attuale situazione dei dipendenti comunali sotto contratto a tempo determinato che, dal prossimo 1 gennaio, potrebbero rischiare di non ottenere alcun rinnovo.

Salvatore Di Trapani

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