Presidenza del Consiglio Comunale, Amata e Mondello: «Nessuna autocandidatura, decide il partito»

Presidenza del Consiglio Comunale, Amata e Mondello: «Nessuna autocandidatura, decide il partito»

Danila La Torre

Presidenza del Consiglio Comunale, Amata e Mondello: «Nessuna autocandidatura, decide il partito»

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giovedì 04 Luglio 2013 - 09:21

I due ex assessori comunali si rimettono alla volontà dei loro partiti. Ma per la conquista dello scranno più alto del Consiglio comunale si preannuncia una "guerra” senza esclusioni di colpi. Anche bassi

Gli ex assessori comunali Elvira Amata e Franco Mondello smentiscono una loro autocandidatura alla presidenza del Consiglio Comunale (vedi correlato). In "visita" a Palazzo Zanca per avere notizie in merito alla verifica dei voti della lista Udc da parte dell’Ufficio Elettorale Centrale, l’ex vice-sindaco ed assessore al Decentramento ha fatto sapere di non essersi proposto per il ruolo occupato durante la precedente amministrazione da Pippo Previti e ha puntualizzato che ogni decisione verrà presa all’interno del partito. «Io sono a disposizione, ma se dovessero proporre il mio amico Mario Rizzo, avrebbe tutto il mio sostegno» ha spiegato Mondello, pronto a trasferirsi dalla Sala Giunta Falcone-Borsellino all’Aula consiliare e a calarsi nel ruolo di consigliere comunale.

Stesso approccio anche per l’ex assessora all’ambiente Amata (ex Pdl, ex Grande Sud ed oggi con i Democratici riformisti), che chi ha contattati telefonicamente per spiegare: «Io faccio parte di un movimento (quello dei Dr ndr) che ho contribuito a fondare e non mi propongo per alcun ruolo. Ogni decisione sarà presa tutti insieme. Non considero declassante il ruolo di consigliere comunale, il Consiglio comunale è il luogo istituzionale più importante e sarò onorata di farne parte. A me interessa lavorare per il bene della mi città, da qualsiasi posto».

Mondello ed Amata, dunque, assicurano che non ci sono e non ci saranno fughe in avanti e che la volontà del partito sarà preminente rispetto alle legittime ambizioni personali.

A parte le singole precisazioni, è quasi scontato che i candidati ufficiali ad occupare i tre posti dell’ Ufficio di presidenza (devono essere eletti anche i due vice-presidenti) saranno più numerosi di quelli che si sarebbero avuti nel caso in cui avesse vinto il candidato del centro-sinistra Felice Calabrò. Con l’elezione a sindaco dell’ex coordinatore dei gruppi consiliare del Pd, la scelta dei papabili sarebbe avvenuta all’interno dell’intera coalizione di centro-sinistra e secondo la consolidata prassi della spartizione di poltrone tra i vari partiti; con la vittoria di Accorinti , ogni partito si sentirà libero e svincolato dal resto dello schieramento e cercherà di far valere il proprio peso numerico, per conquistare lo scranno più alto del Consiglio comunale ed i due scranni che gli stanno a lato. Siamo sicuri che sarà una “guerra” senza esclusioni di colpi. Anche bassi. (Danila La Torre)

10 commenti

  1. comincio a capire perchè il PD ha perso il ballottaggio

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  2. “Un movivento che ha contribuito a fondare” forse Elviruccia sta parlando del movimento grande sud di Miccichè del quale faceva parte ed è stata coordinatrice provinciale? per poi emigrare tra le fila del centronistra?

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  3. ART.21 COSTITUZIONE e TEMPOSTRETTO, utilizzateli e liberate il vostro incatenato pensiero. Franco MONDELLO e Elvira AMATA garantiscono la CONTINUITA’ con il passato prossimo, quello del CENTRODESTRA di Peppino BUZZANCA, quindi sono graditissimi ai messinesi di Palazzo Zanca, dirigenti e responsabili di servizio in particolare. La continuità è garantita anche sul fronte della difesa di tutti i bilanci e rendiconti deliberati dal 2008 in poi, su ciascuno di questi atti c’è la loro firma, come assessori della giunta responsabile dello squilibrio finanziario strutturale del nostro Comune. Il PARTITO DEMOCRATICO versa in profonda crisi d’identità, non riuscirà ad esprimere un proprio candidato e da questo tentare di risalire la china politica, dare un segno di discontinuità rispetto all’armata brancaleone delle liste collegate a Felice CALBRO’, responsabili della sua sconfitta elettorale. Pippo PREVITI promise all’inizio del mandato le sedute (live video streaming) del Consiglio Comunale, mancò alla parola data, con MONDELLO e AMATA non sapremo nulla e avremo, come in passato, ritardi nella pubblicazione dei resoconti scritti dell’Ufficio Stampa. R E N A T O sindaco avrà vita ancora più dura con l’elezione di uno dei due. E’ UNA CERTEZZA.

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  4. Amata al grande sud, amata ai democratici riformisti… che cosa le riserva il futuro. Magari la fondazione di un nuovo partito PPiC?

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  5. Una donna che ha saputo “imporsi” nella politica con i pochi mezzi a sua disposizione, e che da una giunta di centro destra, con un salto “olimpico” è passata alla sinistra, insieme ad altri bravi “canguri”. Con elementi simili il PD non perderà una sola partita, me LE PERDERA’ TUTTE……..

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  6. AMATA NO ?
    …vi prego date la presidenza del consiglio a qualcuno che abbia un passato di coerenza politica almeno questo.

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  7. Scorrendo l’elenco degli eletti consiglieri, per il ruolo di presidente del consiglio sceglierei fra due nomi: ANTONINO CARRERI o ANTONIO TAMA’.

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  8. Gioveni

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  9. mi viene da ridere pensando a tutte queste dichiarazioni… forse non si sono ancora accorti che nel bene e nel male è cambiata la sensibilità delle persone nei confronti della politica e dei politici.
    Abbiano almeno il buon senso tutti i nostri consiglieri, ex consiglieri, assessori ed ex, segretari, dirigenti ragionieri cavalieri, comitati , esperti , canterini peloritani, rangers, boy scouts cuochi , camerieri e sommelier vari delle ex giunte di attendere i prossimi mesi prima di proferire parola.
    Accorinti sta cercando solo di mettere ordine e chiarezza che fino ad oggi è mancata.

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  10. Allora dobbiamo rifare le elezioni. Ma lasciamo Sindaco e Giunta.

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