Al concorso Circe primeggiano i siciliani. Primo e terzo posto per gli inediti di Barcellona e Bonasera

Al concorso Circe primeggiano i siciliani. Primo e terzo posto per gli inediti di Barcellona e Bonasera

Sara Faraci

Al concorso Circe primeggiano i siciliani. Primo e terzo posto per gli inediti di Barcellona e Bonasera

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martedì 09 Luglio 2013 - 15:38

Alla cerimonia a Roma del 5 luglio scorso sono stati resi pubblici i nomi dei vincitori del premio Circe. Primo e terzo posto rispettivamente per il palermitano Giuseppe Barcellona e il messinese Fabio Bonasera

Un’edizione all’insegna della letteratura siciliana contemporanea. La prima del Premio letterario nazionale Circe, indetto dall’omonima associazione, che alla cerimonia di ufficializzazione della graduatoria finale della categoria “Inediti”, tenutasi lo scorso 5 luglio nella sede dell’Assoartisti, a Roma, ha sancito il trionfo del palermitano Giuseppe Barcellona, autore del romanzo “Il sorriso di Hans”, premiando poi, con una terza posizione, il libro “Libero, Ani No, Disoccupato”, del giornalista messinese Fabio Bonasera.

Quest’ultimo è già noto alla critica per le sue pubblicazione al vetriolo, tra cui quella risalente al 2010, scritta a quattro mani con la collaborazione di Davide Romano, e intitolata “Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord”. Una notorietà che non gli ha tuttavia impedito di tentare la strada della maggiore visibilità che il concorso è, in effetti, stato in grado di regalargli.

E’ lo stesso Bonasera ad ammettere la propria gratitudine nei confronti della presidente dell’associazione Circe, Loredana Sorrentino, e della sua vice, Nancy Antonazzo, fautrici di un evento che ha consentito a giovani scrittori emergenti sprovvisti di “santi in paradiso”, di catalizzare l’attenzione di nomi noti del panorama artistico-letterario nazionale e locale.

E, infatti, la giuria di qualità che ha conferito i riconoscimenti agli autori in gara, ha annoverato al suo interno nomi del calibro di Gabriele Altobelli, presidente nazionale di Assoartisti nonché regista, attore e scultore; Carlo Grechi, pittore e illustratore; Carlo Adolfo Martigli, giornalista e scrittore; e, ancora, l’amministratore unico dell’agenzia letteraria “La Bottega Editoriale”, Fulvio Mazza; il responsabile del programma televisivo e del sito web “La compagnia del libro”, Saverio Simonelli, e il fondatore della Marotta Editore, Andrea Marotta, che per l’occasione ha messo in palio la pubblicazione del lavoro del vincitore.

Il romanzo di Bonasera è spiccato tra le altre opere di narrativa alle quali il concorso era stato aperto, anche grazie al ritmo serrato ma, soprattutto, al modo vivido e un po’ ironico di affrontare tematiche ben presenti nell’immaginario comune. Così, sullo sfondo della storia di un giornalista trentacinquenne emigrato al nord in cerca di lavoro, si sono animate le attualissime questioni della demeritocrazia, del precariato, della disoccupazione, della libertà di informazione e dei disagi quotidiani tipici di chi deve fare i conti con le code agli sportelli, le dichiarazioni di reddito, i call center delle società di servizi e ancora il pendolarismo e il rapporto non sempre tutto rose e fiori con l’altro sesso.

Una storia della vita comune e routinaria dalla quale emerge anch il giudizio tutto personale e decisamente negativo che l’autore ha di Messina e dei suoi abitanti. Perchè in fin dei conti “se la situazione è questa – ha detto Bonasera – non possiamo prendercela che con noi stessi”. (Sara Faraci)

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