Un progetto per rendere fruibili i resti del Convento di S. Maria del Gesù Superiore

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Un progetto per rendere fruibili i resti del Convento di S. Maria del Gesù Superiore

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martedì 11 Febbraio 2014 - 12:33

Sarà presentato mercoledì alle 10, nel Salone degli Specchi di palazzo dei Leoni. L’evento è organizzato dalla Parrocchia di Ritiro e dalla cooperativa sociale onlus Trapper. L’area sarà aperta il 15 febbraio, nel corso della Notte della Cultura dedicata ad Antonello

Un progetto realizzato da una squadra coordinata dall’arch. Giusi Vinci, per preservare e rendere fruibile i resti del complesso archeologico del Convento di Santa Maria di Gesù Superiore a Ritiro.

Il sito di notevole importanza storica, sorto su preesistenti resti di terme romane, fu la prima sede dei frati carmelitani in Europa stanziatisi a Messina attorno al 1200. Fu anche il primo Convento, sorto in Sicilia, dei frati minori osservanti con il titolo di S. Maria di Gesù. Ma oltre a ciò il sito riveste una particolare rilevanza in quanto potrebbe essere il luogo della sepoltura di Antonello da Messina.

L’iniziativa, organizzata dalla Parrocchia di Ritiro e dalla cooperativa sociale onlus Trapper, verrà presentata presso il salone degli specchi della Provincia Regionale di Messina. Nella stessa data verranno rese note le iniziative per la notte della cultura del 15 febbraio.

7 commenti

  1. potrebbe?? Se dovessimo fare lavori e spendere soldini pubblici per ogni –potrebbe– ,per poi non trovare nulla,saremmo ancora più poveri di adesso. Si pensi a cose più concrete ed utili

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  2. Napoleone, i suoi commenti sono inutili e fuori luogo. Abbiamo pochi beni storici e artistici a Messina, il grosso ce lo ha distrutto il governo Giolitti dopo il terremoto, usando la dinamite (si, il grosso dei monumenti era rimasto miracolosamente in piedi, anche se danneggiato). Ora secondo lei dovremmo abbandonare quel poco che ci hanno lasciato. Mi sembra di sentir parlare Tremonti che dice che con la cultura non si mangia. E’ stato contagiato dal “morbo anticulturale padano”? Se spera che Berlusconi o Renzi riporteranno a Messina l’industria, si sbaglia di grosso; dobbiamo arrangiarci da soli, con quei pochi soldi e quelle poche risorse che abbiamo. E la cultura e la storia, benchè ce lo abbiano fatto dimenticare, sono tra queste

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  3. ho una proposta…
    via da Messina tutti i criticoni a vanvera come Napoleone, scambiamoli con i tantissimi giovani (e anche non giovani) messinesi capaci e vogliosi di fare che sono stati costretti ad emigrare!

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  4. Aldila’ del potrebbe è comunque un sito d’importanza storica notevole……

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  5. Beh Napoleone ha ragione. E’ stata montata una sceneggiata che dura anni attorno ai resti del Convento ipotizzando ed a volte – vedi espertoni locali – affermado che ci sia la tomba di Antonello. Per questo il resto d’Italia e del mondo ci ride alle spalle! Bene, se così fosse ci vogliono documenti (veri) e soldi per effettuare gli scavi e non solite chiacchiere “messinesi”.

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  6. Nino Principato 12 Febbraio 2014 12:13

    Napoleone, che ha il cognome che ricorda il brutto vizio del fumo, si legga “Il mistero della sepoltura di Antonello da Messina” scritto dal sottoscritto e fruibile nel sito http://www.messinaierieoggi.it, e poi ne riparliamo.
    Nino Principato

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  7. pensavo che uno storico come lei, mi fornisse almeno prove scientifiche, non certo un articoletto su un blog locale, ricco di congetture con le quali non si dimostra nulla. Del resto lei non ha alcun titolo per dire nulla su niente a nessuno, non essendo ne archeologo ne storico ne altro, quindi continui pure a restaurare le aiuolette, forse le riesce meglio

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