Stamattina, in una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, è stato tracciato il bilancio del primo anno di attività della casa famiglia, ed i numeri testimoniano il grande lavoro fatto in questo anno

«Quando ci siamo incontrati con Francesco Certo, gli altri ci hanno preso per pazzi e chi hanno detto che saremmo durati tre mesi. Invece oggi festeggiamo un anno». La Casa della Misericordia spegne la prima candelina e Padre Cento non ha dubbi: quella che agli occhi dei più sembrava una scommessa azzardata si è rivelata un’intuizione di successo. La casa famiglia, realizzata da Terra di Gesù Onlua in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria dell’Incoronata di Camaro Superiore, è diventata in questi 12 mesi un punto di riferimento per tante persone in difficoltà.

Con la supervisione del dottore Francesco Certo e di Padre Cento, cinquantadue volontari – guidati da amore per il prossimo, solidarietà e generosità – si sono messi al servizio, con turni di 4 ore al giorno, di tante persone disagiate , dando loro assistenza e aiutandole ad intraprendere un percorso di rinascita.

Stamattina, in una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, è stato tracciato il bilancio del primo anno di attività della casa famiglia, ed i numeri illustrati dalla direttrice della struttura, Mariella Costantino, testimoniano il grande lavoro fatto in questo anno .

In questi 12 mesi, la Casa della Misericordia ha accolto 36 persone, garantendo loro tre pasti al giorno. La permanenza media degli ospiti della casa è stata di circa 4,5 mesi.

Il 55% degli ospiti sono maschi, il 45% femmine, provenienti per il 50% dall’Africa, per il 30,5% dall’Italia, per il 13,8% dall’Europa dell’est, per il 5,7 dall’Asia. L’età media è di 35,2 anni. La Casa della Misericorda ha spalancato le sue porte e dato accoglienza a quattro minori e quattro nuclei familiari. Due i ricongiungimenti familiari, di cui uno in sede.

Durante l’incontro con i giornalisti è stato inoltre spiegato che per il mantenimento della Casa sono state impiegate risorse economiche per un valore stimato di circa 35mila euro, provenienti da raccolte fondi , eventi organizzati da Terra di Gesù, da collette alimentari e da erogazioni volontarie della Parrocchia di Camaro Superiore.

Il prossimo obiettivo è l'ampliamento degli spazi vivibili con l'aumento dei posti letto disponibili, un piano al quale si sta già lavorando da diversi mesi e potrebbe presto realizzarsi.

Per dare ulteriore linfa al progetto è stato programmato “Un amore di Natale”, in scena il 23 dicembre alle ore 21 al Teatro Annibale di Messina. “E' solo l'ultimo di diversi eventi che abbiamo organizzato per sostenere Terra di Gesù, come Madre Teresa e Don Bosco – ricorda Gianni Rizzo, direttore del gruppo teatrale San Paolino -. Il nostro possiamo definirlo un teatro-preghiera, ha dentro il raccoglimento ma anche la gioia di essere cristiani e di fare qualcosa per gli altri. E' fantastico donare il tempo per queste cose. Lo spettacolo spazierà tra musica, tradizione e solidarietà”.

In scaletta le canzoni popolari del duo Carlo Giappi-Daniela Rando, le note classiche del duo pianistico Metro-Foti, le cartoline su “Messina a Natale” firmate dall'architetto Nino Principato, che in sede di presentazione ha anticipato alcuni contenuti: dai Cavalieri della Stella a Pascoli. Grande ospite della serata sarà Pietro Cernuto per “Unavantaluna” con i suoi fiati etnici. Tante altre le sorprese da non perdere.

L'iniziativa di “Terra di Gesù” è patrocinata dall'assessorato Servizi Sociali del Comune di Messina e sostenuta da Ammi Messina, Fidapa Capo Peloro e Inner Wheel. Pochi i biglietti ancora disponibili: per prenotarli rivolgersi al 330850280. Il ricavato sarà devoluto a progetti di carità.