Il rione Cannamele cambia volto, tre giorni fa un bimbo punto da una zecca LE FOTO

Il rione Cannamele cambia volto, tre giorni fa un bimbo punto da una zecca LE FOTO

Francesca Stornante

Il rione Cannamele cambia volto, tre giorni fa un bimbo punto da una zecca LE FOTO

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sabato 06 Luglio 2013 - 14:38

Pulci, zecche, sporcizia, carcasse di animali, è stato trovato di tutto nel rione che sorge sotto via La Farina, accanto a Maregrosso. Questa mattina ultimati gli interventi di bonifica portati avanti da Messinambiente e Comune, martedì vertica a Palazzo Zanca.

In tre giorni il rione Cannamele è tornato ad essere un luogo quasi normale in cui vivere. Giovedì mattina era esplosa la protesta degli abitanti delle cassette che sorgono proprio sotto via La Farina e si affacciano su Maregrosso. Un bambino di 11 anni era finito in ospedale per la puntura di una zecca, l’esasperazione delle famiglie si è riversata in strada con un blocco del traffico in via La Farina, tra via San Cosimo e via Roosevelt, accanto a Maregrosso. E’ bastato un primo sopralluogo del Comune e di Messinambiente per rendersi conto delle condizioni di assoluto degrado e sporcizia in cui vivevano queste persone. Subito si è messa in moto la macchina degli interventi per restituire dignità e decoro ad uno dei peggiori simboli del fallimento del risanamento messinese. Le foto mostrano com’era prima il rione e come si presenta oggi dopo tre giorni di lavoro serrato delle squadre di Messinambiente. Interventi immediatamente avviati dal Sindaco Renato Accorinti e dall’Assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua che si è così trovato ad affrontare subito una grossa emergenza anche di carattere sanitario. Il commissario di Messinambiente Armando Di Maria questa mattina ha effettuato l’ultimo sopralluogo nella zona. In questi tre giorni sono state effettuate operazioni di bonifica, scerbatura, disinfestazione a tutto campo. “Abbiamo ripristinato le condizioni igienico sanitarie, la gente questa mattina era contenta di tornare a vivere in un luogo degno di essere definito tale”, ha commentato Di Maria. Restano lamiere e inerti da classificare, caratterizzare e portare in discarica, operazioni che saranno definite nei prossimi giorni. Resta però soprattutto l’esigenza di un progetto che punti ad eliminare definitivamente realtà di quel tipo in cui a poche centinaia di metri dal centro città si continua a vivere in condizioni disumane. A quanto pare l’amministrazione Accorinti non ha intenzione di fermarsi qui. Martedì a Palazzo Zanca è stato fissato un vertice a cui parteciperanno sindaco, assessori, Iacp, Messinambiente e dipartimenti comunali che hanno competenza in materia. Si programmeranno i prossimi interventi e probabilmente si getteranno le basi per un discorso più ampio che rimetta in moto il risanamento.

(Francesca Stornante)

7 commenti

  1. mi sbaglio, o mentre fotografavano qualcuno scaricava qualcosa?? quello con la macchina grigia!!!????

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  2. Ma perchè nessuno solleva il dubbio che la causa di quello che è successo e succederà è colpa DEL RECUPERO DELL’AFFACCIO A MARE operato dalla Giunta BUZZANCA e per essa da quel Pippo Isgrò, presente durante le demolizioni con elmetto e ……,che non ha reso fruibile alla città quella zona rendendola più invivibile con l’ammasso dei detriti di demolizione e con steccati in lamiera che hanno deturpato di più quella zona meravigliosa. GRAZIE BUZZANCA, GRAZOIE ISGRO’- MENO MALE CHE SIETE SCOMPARSI DALLA VITA POLITICA. GLI INTERVENTI SI DOVEVANO PROGRAMMARE INVECE AVETE PENSATO SOLO ALLE DEMOLIZIONI E IL DOPO????? Ah già ci sono i topi, i gatti, le zecche a cui avete dato ospitalità con i vostri interventi di risanamento!!!!!!!

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  3. le grandi idee della vecchia politica, demolirecosi qualcuno mangia, steccati nuovi …di zecca riqualificazione zero . questa era la vecchia politica cui nessuno si opponeva ds sn , centro e stampa che conta ora la pacchia è finita

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  4. Mi sa che caricava qualcosa invece… A Messina si riesce a vivere anche di spazzatura!

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  5. Il problema di Messina e dei messinesi, secondo me, è soltanto il “messinese” nell’accezione più intrinseca di “abitante”.
    Quello che cerco di dire è che spesso la situazione di degrado in cui versano certe zone della città, sono opera dell’incuria e del menefreghismo degli abitanti della zona stessa.

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  6. Non capisco come mai hanno risanato solo una parte lasciando la rimanente ancora di più nel degrado. Non era più giusto risanare l’intera zona? invece hanno preferito sporcare ancora di più una parte di città che poi si trova a 2 passi dal centro! Persone che da 30 anni aspettano di vivere in un alloggio decoroso e che invece devono vedere ancora più sporcizia!Per non parlare poi dell’inverno quando con le piogge si allaga l’intera zona e scende l’acqua dai muri e dal tetto. Per fortuna che ora c’è Renato che ascolta i problemi di tutti e non solo di chi abita sulla Panoramica dello Stretto!

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  7. Non fate di tutta l’erba un fascio ci sono persone educate e dignitose che rimangono lì perchè non hanno la possibilità economica per andare altrove e non per questo devono vivere in mezzo alla spazzatura!

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