Teatro, full immersion del commissario a Messina per salvare l'Ente

Teatro, full immersion del commissario a Messina per salvare l’Ente

Rosaria Brancato

Teatro, full immersion del commissario a Messina per salvare l’Ente

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mercoledì 09 Ottobre 2013 - 20:55

Un intero giorno a Messina per rimettere in moto la macchina del Vittorio Emanuele. Il commissario Cultrone ha incontrato il presidente del Teatro, Puglisi, il sindaco Accorinti ed i sindacati (vedi verbale in allegato). "Sto portando buone notizie e fatti, non vogliamo sciogliere il Teatro. Puntiamo al rilancio". In arrivo 1 milione e 750 mila euro, mentre nel 2014 saranno più di 5 milioni di euro. E sul destino dei lavoratori ha dato ampie rassicurazioni

Ad accoglierlo, al suo arrivo davanti al Teatro Vittorio Emanuele, un mare di magliette bianche con la scritta “Giù le mani dal nostro Teatro”, orchestrali, precari, maestranze, sindacalisti con troppe domande rimaste senza risposte da un anno. Poi il commissario del Cda Rosario Cultrone, ha trascorso il resto della giornata con il presidente Maurizio Puglisi e con i rappresentanti sindacali Cgil, Uil, Fisal-Cisal, Sadirs, Cisl, per poi incontrare anche il sindaco Accorinti.

Insomma, una vera e propria full immersion servita a capire che a Messina c’è chi è pronto a fare le barricate per difendere il Teatro ed evitare che qualcuno a Palermo ne decida le sorti, decretandone lo scioglimento per inattività. Non è stato accolto con mazzi di fiori e tappeti rossi il Commissario e del resto le voci di una strategia volta a chiudere l’Ente hanno indispettito presidente e sindacati. Ma a fine giornata il bilancio è stato positivo, come attesta il verbale firmato dopo riunioni fiume (vedi verbale in allegato).

“Se non sono venuto finora è perché volevo portare fatti, come il milione e 750 mila euro del bilancio 2012 per il quale c’è il via libera della Regione. Non voglio sciogliere l’Ente, sono qui per rilanciarlo”, ha esordito Cultrone.

I contributi della Regione arriveranno nelle prossime settimane, 1 milione entro quindici giorni ed il resto prima della fine dell’anno.Nel 2014, ha assicurato il commissario,al Vittorio Emanuele saranno erogati oltre 5 milioni di euro di contributi. Il problema non sono solo i soldi ma l’effettivo obiettivo finale, la politica che la Regione intende fare e su questo punto il Commissario ha voluto sgomberare i dubbi. “Crocetta vuole mettere tutte le risorse in rete. Trovo sia ragionevole usare a Messina le risorse del Teatro di Catania in occasione della Bohème o quelle del Massimo di Palermo, per evitare sprechi”, e se gli facciamo notare che anche il Vittorio Emanuele ha enormi risorse da mettere in rete, portandole appunto al Bellini e al Massimo (dove, c’è da giurarci, faranno le barricate, pur di non fare mettere piede ai messinesi), lui corregge il tiro: “Certo, lavoreremo per questo, perché anche gli orchestrali, le risorse di Messina vengano inserite nel circuito”. Il problema è quando, dal momento che ormai siamo fuori tempo massimo e al Vittorio non sono stati nominati neanche i direttori artistici né si sta lavorando ad alcuna stagione. Se gli orchestrali e le maestranze resteranno fermi fino a dicembre non solo non percepiranno soldi, ma si rischia l’inattività che è un facile alibi per quanti vogliono fare calare il sipario a vantaggio delle altre due realtà siciliane.

“Sono qui per collaborare su ogni fronte. Risolveremo il problema della pianta organica, mentre per quanto riguarda la stabilizzazione degli orchestrali chiederemo un parere legale alla Regione. Infine nel pomeriggio incontrerò Accorinti per concordare la scelta sul direttore artistico. Sarà uno solo, perché se prendiamo due direttori artistici, uno per la lirica ed uno per la prosa, dovranno lavorare gratis”.

In realtà non spetta al sindaco la scelta del direttore artistico, dal momento che il Teatro Vittorio Emanuele ha un Presidente, Maurizio Puglisi, ed un Cda (attualmente rappresentato dal solo commissario, ma le nomine di Comune e Provincia sono ormai in dirittura d’arrivo nelle prossime ore). L’incontro con Accorinti è servito semmai a placare gli animi sulle voci relative alla volontà di scioglimento dell’Ente. Insomma il Commissario è venuto anche come “messaggero di pace” da parte di Crocetta sulle sorti del Teatro. Accorinti si è detto pronto a mettere a disposizione del Teatro locali da utilizzare per uffici o depositi, dal momento che l’Ente vuol chiudere il capitolo dei fitti passivi. Dopo l’incontro con Puglisi e Magaudda il commissario ha parlato per quattro ore con i rappresentanti sindacali, Giuseppe Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavella, Osvaldo Smiroldo (Slc Cgil, Uilcam Uil, Fials-Cisal e Sadirs), Antonio Gioffrè, Cisal e Luigi Risitano (Fistel-Cisl) per affrontare tutti quei nodi rimasti irrisolti in un anno di promesse, farse, intoppi, boicottaggi, tagli.

“Ci ha chiesto assoluta collaborazione- ha commentato Antonio Di Guardo- ha voluto il progetto articolato in 10 punti che Cgil, Uil, Fials-Cisal e Sadirs abbiamo presentato da tempo e tutti hanno ignorato, ha chiarito che da subito avvierà un tavolo serio e concreto. Ha anche aggiunto che nella circuitazione Messina sarà alla pari con Catania e Palermo. Certo, dopo quello che abbiamo passato, aspettiamo di vedere le prossime mosse ma siamo soddisfatti di questa riunione durante la quale abbiamo illustrato le nostre istanze e le esigenze del Teatro e dei lavoratori”.

I rappresentanti delle 4 sigle, Cgil, Uil, Fials Cisal e Sadirs, che in un anno si sono battuti per i diritti dei lavoratori e della stessa sopravvivenza dell’Ente hanno chiarito le peculiarità del Vittorio Emanuele rispetto al Bellini ed al Massimo, soprattutto sotto il profilo dell’organico e quindi delle certezze dei lavoratori, certezze che non solo a Messina non ci sono ma che sono messe a rischio dalla circuitazione se non verrà realizzata con le dovute cautele “non vogliamo che il Teatro diventi contenitore per altri teatri o spettacoli di giro”. Il commissario si è detto disponibile alla massima collaborazione per potere rilanciare il Teatro sotto ogni aspetto ed ha anche iniziato a parlare della possibilità di usare gli spazi per mostre di costumi o iniziative analoghe.

I rapporti tra le parti erano iniziati, nelle scorse settimane, nel peggiore dei modi ma a quanto pare la volontà di collaborare da parte del Commissario è già un passo avanti, anche se i sindacati sono perplessi sull’ipotesi di un solo direttore artistico, piuttosto che due, nonché sugli aspetti relativi agli orchestrali ed alla pianta organica che devono essere assolutamente risolti in tempi brevi. Più che soddisfatto il presidente Puglisi, che nelle prossime ore avrà anche la buona notizia relativa alla nomina dei consiglieri del Cda da parte di Accorinti e Romano.

I soldi stanno arrivando, le idee ci sono, gli impegni, nero su bianco anche, adesso al più presto occorre mettere in moto la macchina. E su questo i sindacati non faranno sconti a nessuno.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. antonio campanella 10 Ottobre 2013 06:11

    Una domanda da non addetto ai lavori. Ma gli orchestrali sono pagati a prestazione o sono dipendenti del Teatro?

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  2. vuoi vedere che per la nomina del direttore artistico verrà fuori dal cilindro il nome di BRUSCHETTA (COMPAGNO DI XXXXXXXX) ?

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  3. sono pagati a prestazione sostanzialmente, in virtù di contratti a termine stipulati di volta in volta in occasione delle rappresentazioni.

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