La Regione pronta a inviare 36milioni per il debito Ato-Comune, deciderà il Consiglio Comunale

La Regione pronta a inviare 36milioni per il debito Ato-Comune, deciderà il Consiglio Comunale

Francesca Stornante

La Regione pronta a inviare 36milioni per il debito Ato-Comune, deciderà il Consiglio Comunale

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sabato 03 Agosto 2013 - 10:55

Nelle scorse settimane, in alcune riunioni tecniche sia a Palermo che a Messina tra l’assessore Ialacqua, Ato, Tirrenoambiente e Regione, si è definito il percorso per l’accesso del comune al fondo regionale di rotazione per i debiti degli Enti locali verso le Ato. La delibera deve però passare dal Consiglio Comunale.

Il Comune di Messina ha la possibilità di chiudere un debito che si trascina dal 2002 e che negli anni è lievitato fino alla cifra di 36 milioni di euro. In realtà il numero esatto si conoscerà nei prossimi giorni, quando sarà ultimata la delibera di liquidazione dei debiti del Comune di Messina con l’Ato3 che approderà in Consiglio Comunale. Delibera che riprende quella che già il Commissario Croce aveva approntato ma che non era riuscita a trovare l’ok del Consiglio per alcune cifre mancanti. Adesso il primo tema da affrontare per il Civico Consesso sarà dunque la richiesta di accesso del comune al fondo regionale di rotazione per i debiti degli Enti locali verso le Ato. Attraverso questo percorso il Comune avrà un’anticipazione da parte della Regione dei soldi necessari a colmare il monte debitorio di Comune e Ato e procedere così alla liquidazione e alla costituzione della nuova SSR che si occuperà della gestione rifiuti. I soldi non sono a fondo perduto, dovranno essere restituiti in dieci o vent’anni, sarebbe però una buona boccata d’ossigeno, spiega l’assessore Daniele Ialacqua. L’esponente della giunta Accorinti ha già fatto presente alla Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile l’importanza della questione e nei prossimi giorni sarà convocata una seduta del Consiglio dedicata all’esame e al voto della delibera. Dovrà essere approvato il piano di rientro per riuscire così ad ottenere immediatamente la liquidità. Subito arriveranno i 2/5 del totale, il resto sarà suddiviso nei prossimi tre anni.

Nelle scorse settimane l’Assessore Ialacqua era stato a Palermo con il liquidatore dell’Ato 3 Michele Trimboli, durante quell’incontro era arrivata la disponibilità da parte della Regione. Palermo anticiperà al Comune 36 milioni di euro, di cui 13 a titolo di pregresse anticipazioni che la Regione aveva già fatto nei confronti del comune di Messina e 23 per gli attuali rapporti tra comune e ATO. I maggiori creditori dell’Ato sono Tirrenoambiente, società che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, e Messinambiente, che gestisce invece i rifiuti in città. Il nodo più complicato è accertare a quanto ammontano i debiti con Messinambiente perché le due società si trovano in disaccordo.

L’atto, spiega Ialacqua, servirà però soprattutto ad appianare i rapporti con la discarica che, ad oggi, potrebbe da un momento all’altro anche decidere di sbarrare i cancelli, come tra l’altro accadde qualche mese fa, e consente ai titolari dell’impianto di sostenere gli investimenti per l’ampliamento del sito ed il completamento dell’impianto di compostaggio. Si tratta dunque di un provvedimento particolarmente importante ed urgente, sia per favorire la sostituzione dell’ATO con l’SRR (, imposto dalla legge entro il prossimo mese di settembre, sia per prevenire eventuali blocchi estivi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città, che rappresenterebbero gravi ed evitabili interruzioni di servizio per i cittadini. L’assessore Ialacqua lancia dunque un appello all’intero Consiglio Comunale: “non perdiamo questa possibilità”.

(Francesca Stornante)

2 commenti

  1. ART.21 COSTITUZIONE. Il primo messinese, che parli di professionisti della politica, necessari per amministrare un Comune metropolitano come Messina, con riferimento ai sindaci del CENTRODESTRA e CENTROSINISTRA, mi riferisco a Peppino detto il BUZZANCA e a Francantonio detto il GENOVESE, lo invito a sentirsi preso, in modo figurato, a calci nel deretano. Questi professionisti dei miei stivali, da me smascherati in questi anni con i miei link, l’ultimo è sulla montagna di RESIDUI, quelli ATTIVI in particolare, di cui voglio l’ELENCO in rete web, altrimenti faccio un esposto alla Corte dei Conti, incapaci di amministrare alcunchè, hanno accumulato tanti di quei debiti reali occulti, di cui noi cittadini messinesi dovremo farci carico, centesimo dopo centesimo, compresi i neonati in questo preciso momento. Noi messinesi con l’elezione diretta di R E N A T O sindaco, l’uomo con la maglietta e i sandali francescani, coraggioso fino al punto di contrapporsi alla potente massoneria, sfidandoli a pubblicare l’elenco degli iscritti alle logge, non c’è nessuna ragione per la segretezza, quando si dice di fare riferimento a valori universali, abbiamo dimostrato di essere capaci di cambiare e forse risorgere, i MESSINESI VERI CI SONO E SONO TANTI, ma ci sono anche i FALSI.

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  2. Ho tre domande che mi assillano da anni:
    1)I Revisori dei Conti cosa fanno realmente? Controllano i bilanci dei Comuni e i conti sono sempre apposto nonostante tutti i Comuni siano in deficit… ma a cosa servono i revisori dei conti, oltre ad avere il compito di percepire le proprie indennità?
    2)La Guardia di Finanza può intervenire controllando realmente come vengono stilati i bilanci definitivi dei Comuni e se esistono “magheggi” fra le righe delle note integrative?
    3)Il “falso in bilancio” non era un reato?

    qualcuno sa rispondermi?

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