Giampilieri, ancora polemiche. Lombardo: «Apriremo altri cantieri». Buzzanca: «Ci voleva un altro commissario»

Giampilieri, ancora polemiche. Lombardo: «Apriremo altri cantieri». Buzzanca: «Ci voleva un altro commissario»

Giampilieri, ancora polemiche. Lombardo: «Apriremo altri cantieri». Buzzanca: «Ci voleva un altro commissario»

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domenica 02 Ottobre 2011 - 01:45

Ieri giornata di riflessioni e di momenti di ricordo, ma anche di scontri squisitamente politici tra il sindaco ed il presidente della Regione, di nuovo uno accanto all’altro

E’ stato il giorno del dolore e del ricordo, certo. Ma anche delle polemiche, che puntuali quasi come una tassa hanno caratterizzato anche il secondo anniversario dell’alluvione del 1. ottobre. Stavolta i grandi “duellanti”, il sindaco Buzzanca ed il presidente della Regione Lombardo, si sono ritrovati fianco a fianco a Giampilieri nel corso della cerimonia nei pressi del monumento ai caduti eretto un anno fa. Ed insieme hanno ascoltato l’appello del presidente del comitato “Salviamo Giampilieri”, Corrado Manganaro, che ha chiesto di concentrare le forze delle istituzioni sul «non lasciare soli i familiari delle vittime, equiparandoli a quelli dei morti sul lavoro». Un appello seguito da un attacco al Governo nazionale: «In due anni molto è stato fatto, ringraziamo le istituzioni locali e la Regione. Lo stesso ringraziamento non possiamo rivolgerlo al Governo, verso il quale abbiamo dovuto protestare più di una volta». E proprio sul ruolo del Governo e su quanto da Roma sia stato fatto per le zone alluvionate si è giocato il nuovo duello.

«Assumiamo l’impegno – ha detto Lombardo ieri – di portare a termine tutte le opere per la messa in sicurezza dei territori affinché i cittadini possano sperare in un domani migliore e possano sentirsi giorno per giorni più sicuri. I cantieri aperti sono numerosi e altri saranno avviati a breve. Rispetto alle somme che sarà possibile attingere dai fondi Fas, che non sono risorse aggiuntive rispetto a quelle che spettano alla Sicilia, probabilmente serviranno ulteriori stanziamenti. Il contesto economico non ci aiuta, le manovre che si sono susseguite una dopo l’altra hanno imposto pesanti tagli al bilancio regionale, ma posso assicurare che ogni intervento che sarà necessario realizzare verrà portata a termine. La Regione – ha concluso Lombardo – ha manifestato giorno per giorno, e continuerà a farlo, massima vicinanza agli abitanti dei territori colpiti da questa tragedia, attraverso l’apporto e la presenza degli esperti della Protezione civile, del Genio Civile e dei miei diretti collaboratori. Abbiamo fatto la nostra parte fino in fondo, lo stesso non si può dire per l’istituzione statale».

Non sono dello stesso avviso, ovviamente, Buzzanca e, a suo fianco, il deputato del Pdl Enzo Garofalo ed il presidente della Provincia Nanni Ricevuto. «Berlusconi – ha detto il sindaco – ha mantenuto le promesse e ha mandato dei fondi per i paesi alluvionati, smentendo clamorosamente le cassandre, anche se c’è bisogno ancora di più soldi per la ricostruzione. L’unica cosa che mi sento di rimproverare a Berlusconi – prosegue Buzzanca – è la nomina come commissario per l’emergenza alluvione di Raffaele Lombardo, sarebbe stato più giusto che fosse nominato chi, come i sindaci dei comuni colpiti, conosce effettivamente le esigenze dei cittadini. Niente di personale contro Lombardo, ma non si può gestire una ricostruzione venendo poche volte l’anno a vedere i territori».

Sulla stessa scia di Buzzanca l’intervento, da “fuori”, del senatore Pdl Mimmo Nania: «Giampilieri e tutte le altre zone vulnerate sono oggi più sicure ma non sono ancora sicure. Bisogna utilizzare le risorse messe a disposizione dal governo per portare a fondo l’opera messa in sicurezza con maggiore incisività e rapidità anche avvalendosi maggiormente dei comuni che conoscono a fondo la realtà dei luoghi. Solo in questo modo si ricorderanno adeguatamente le 37 vittime del 1 ottobre del 2009, che hanno lasciato un segno indelebile in tutta la comunità messinese. A due anni dalla tragedia di Giampilieri mi preme più che mai esprimere – ha concluso- la mia vicinanza e la mia solidarietà a tutti gli abitanti di questo antico borgo».

Di tutt’altro parere Rita Borsellino del Pd: «A due anni di distanza dalla tragica alluvione, la ricostruzione è un miraggio e le opere di messa in sicurezza non sono ancora state completate, tra rimpalli di competenze e scontri per accaparrarsi la gestione dei fondi dell’emergenza. Il governo nazionale aveva assicurato che i lavori sarebbero stati completati entro oggi, ma questa promessa, come tante altre, non è stata evidentemente rispettata. Vi sono tre progetti finanziati dai fondi Fas per 70 milioni, ma manca ancora la progettazione esecutiva. E questo mentre la gente ancora paura delle frane che l’approssimarsi della stagione invernale potrebbe non risparmiare». Il fango, a Giampilieri e dintorni, non finisce mai. Anche quello delle parole.

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