Sistema ferroviario e uffici postali. L'intervento di Garofalo alla Camera

Sistema ferroviario e uffici postali. L’intervento di Garofalo alla Camera

Sistema ferroviario e uffici postali. L’intervento di Garofalo alla Camera

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venerdì 14 Dicembre 2012 - 11:37

Approvato l'ordine del giorno presentato da Vincenzo Garofalo relativo al miglioramento della tratta ferroviaria Palermo Messina. Il deputato messinese ha inoltre presentato un’interrogazione per scongiurare la chiusura degli undici uffici postali nella provincia di Messina ed è intervenuto sulla vicenda della rapina alla Banca Carige definendo preoccupante la notizia degli insulti rivolti agli agenti mentre ammanettavano un rapinatore

E’ stato approvato ieri l’ordine del giorno presentato dal deputato messinese Vincenzo Garofalo con il quale si chiede al Governo una presa di posizione concreta contro la politica di dismissione attuata da Fs, nel meridione d’Italia in generale e in Sicilia in particolare. Gli ultimi rapporti hanno infatti classificato la tratta ferroviaria Palermo – Messina tra le dieci linee peggiori in Italia. L’ordine del giorno approvato prevede l’adozione di “misure finanziarie volte a potenziare il sistema ferroviario siciliano, i cui evidenti ritardi infrastrutturali e dei servizi accrescono il gap d’integrazione di aree come quella della Sicilia, o del Mezzogiorno in generale, nei progetti di rete finalizzati a modelli qualitativi di mobilità italiana in relazione a quelli comunitari”.

Nell’odg la Camera bacchetta anche il Governo che, ad oggi, ha disatteso gli impegni assunti formalmente lo scorso 17 gennaio, con l’approvazione di una mozione che era finalizzata a prevedere un nuovo piano industriale in accordo con Ferrovie dello Stato al fine di incentivare lo sviluppo e l’ammodernamento della rete ferroviaria nel Meridione d’Italia ed il potenziamento dei servizi nella tratta Nord-Sud. “Ora- commenta Garofalo- il Governo ha l’obbligo di intervenire per determinare una inversione di rotta nella politica di Ferrovie dello Stato che rappresenta una palese violazione del principio di continuità territoriale costituzionalmente garantito”.

Il deputato messinese ha inoltre presentato un’interrogazione rivolta al Ministro dello Sviluppo Economico ed a quello del Lavoro e delle Previdenza Sociale per scongiurare la chiusura degli undici uffici postali nella provincia di Messina, perché antieconomici. “La chiusura degli uffici postali – sostiene Garofalo- appare tra l’altro in controtendenza rispetto alle disposizioni previste all’interno del decreto-legge n°179/2012 che consentono alla più grande azienda di servizi postali italiana, di stabilire succursali negli altri Stati comunitari ed extracomunitari per l’esercizio di attività di bancoposta e compromette altresì una delle funzioni proprie di Poste Italiane, nonché il concetto stesso del servizio universale per il quale lo Stato riconosce i propri contributi proprio per assicurare la capillarità e la qualità del recapito postale.” Qualità e capillarità che verrebbero, nel caso di chiusura delle filiali, innegabilmente compromesse.

Il deputato Garofalo è intervenuto infine sulla spiacevole situazione in cui sono stati coinvolti gli uomini delle Polizia di Stato mentre ammanettavano uno dei responsabili della rapina messa a segno ai danni della banca Carige del Viale San Martino. Alcuni individui hanno infatti rivolto degli insulti agli agenti. “La notizia è fortemente preoccupante – ha dichiarato Garofalo -. La battaglia per la legalità può essere vinta solo attraverso la “cultura della legalità” di cui devono farsi portatori non solo gli uomini delle forze dell’ordine ma la comunità tutta che deve sostenerli. Occorre prendere distanza da quanto accaduto affinché l’atteggiamento di qualche individuo non venga confuso con quello di una comunità intera. Mi auguro che- ha concluso il deputato messinese – come auspicato dal questore Carmelo Gugliotta, i responsabili di tali condotte vengano identificati e denunciati quanto prima”.

4 commenti

  1. on.garofalo,tanto attivismo per nulla.Il banana difficilmente la ricandita,perchè il prof.Monti se accetta di mettersi in lizza cercherà facce e gente nuova e sopratutto capaci di strategie che valgono per i cittadini e non individui in cerca di slogan….elettorali.

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  2. puzza di bruciato 14 Dicembre 2012 17:26

    Infatti vedete come a volte la polizia se ne guarda bene dal manganellare coloro che non gli fanno svolgere il loro dovere..
    però quante manganellate a sangue ai ragazzi disarmati in occasione di scioperi o manifestazioni pacifiche…

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  3. Si vede che siamo in campagna elettorale ed ognuno cerca di avere visibilità. Simili personaggi spariscono per tanto tempo e qualche mese prima delle elezioni, tornano a farsi vedere e sentire dai loro “potenziali” elettori, che oggi però, a differenza del passato, si sono svegliati e non vi daranno più fiducia perchè l’avete persa. VERGOGNATEVI.

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  4. CastorinaCarmelo 19 Dicembre 2012 17:17

    Non tutti sanno che la negoziazione da parte di Poste Italiane di un comune bollettino di conto corrente è considerato una sorta di seccatura o meglio perdita di tempo,eppure si paga profumatamente. Chi non ha il “banco posta” non è un cliente della s.p.a. ma un semplice cittadino a cui Poste Italiane non può sbattere la porta in faccia perchè la legge gli lo impedisce,ma deve essere disincentivato a ritornare. Quindi non stupiamoci quando ci fanno fare lunghe file,fa parte della loro “MISSION”.
    Eppure per esperire un semplice bollettino di conto corrente ci vogliono al massimo cinquanta secondi visto le nuove tecnologie informatiche.
    Ma forse questo per il comune cittadino è chiedere troppo……

    BUON NATALE A TUTTI.

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