Bilancio da rifare e le mense restano ferme: serve ancora tempo

Bilancio da rifare e le mense restano ferme: serve ancora tempo

Francesca Stornante

Bilancio da rifare e le mense restano ferme: serve ancora tempo

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venerdì 17 Marzo 2017 - 10:28

Nessuna soluzione per l'avvio delle mense scolastiche neanche dopo l'ultima riunione della giunta Accorinti. Serviranno altri giorni per capire quando si potrà procedere all'impegno di spesa per il bando.

Si dovrà attendere ancora. Almeno una settimana per fare chiarezza sul bilancio e quindi per avere contezza e certezza delle somme disponibili. Poi altri giorni necessari per mettere a punto atto di indirizzo e impegni di spesa. Insomma, per le mense scolastiche ancora nessuna buona notizia. Il servizio di refezione nelle scuole resta fermo e dopo l'ennesima riunione della giunta Accorinti ancora fumata nera. Una situazione di stallo creata dalla situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca, con un bilancio praticamente da rifare che blocca tutto. "Dopo l'incontro di ieri la situazione è più chiara, ma adesso servirà un po' di tempo agli uffici finanziari e all'assessore Cuzzola per recuperare le somme che mancano all'appello nel previsionale 2017 e che impediscono in questo momento di impegnare quelle necessarie alle mense" spiega il neo assessore Federico Alagna che si è ritrovato subito a fronteggiare la questione mense e che due giorni fa aveva provato a rassicurare gli 80 lavoratori delle mense tornati in protesta a Palazzo Zanca con la Filcams Cgil.

"Non escludo l'impegno preso per risolvere la questione entro il 31 marzo ma probabilmente servirà ancora qualche giorno in più. Le preoccupazioni dei lavoratori sul fatto che dopo quella data, senza bilancio, il Comune entrerà in gestione provvisoria quindi con la possibilità di coprire solo spese indifferibili non rappresenta un ostacolo perché si potrà riproporre la soluzione utilizzata lo scorso anno" spiega Alagna che sottolinea con forza il lavoro sulle clausole sociali per garantire gli operatori e l'impegno per non tagliare il servizio mensa.

Anche sul fronte esenzioni l'assessore non ha intenzione di fare marcia indietro: "Non accetterò la fascia unica di reddito perché si tratterebbe di macelleria sociale. È una cosa folle e sbagliata. Non appena si potrà coprire il bando lavorerò sulle tariffe e le fasce di reddito dando preciso indirizzo al dirigente per risolvere questo problema del rientro del 36% che riguarda il complesso dei servizi a domanda individuale e non i singoli servizi".

Gli impegni ci sono, le buone intenzioni anche. Mancano ancora i soldi. E si dovrà attendere ancora.

Alla luce delle ultime notizie avute dall’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Messina sul servizio di refezione scolastica, Cgil e Filcams nel ribadire le gravi responsabilità nella gestione di un servizio importante per la collettività con pesanti conseguenze occupazionali e sociali chiedono all’Amministrazione di rispettare i tempi di fine marzo predisponendo un mini-bando di gara che copra almeno gli ultimi mesi dell’anno scolastico e che prevede un iter maggiormente immediato con tempi e somme ridotti.

In questo delicato momento – fanno presente Cgil e Filcams – arrivare ad una soluzione tampone in questi termini consentirebbe di ovviare ai tempi tecnici previsti da un bando con importo economico superiore.

Cgil e Filcams chiedono al sindaco Accorinti e all’assessore al Bilancio di impegnarsi da subito per concretizzare questa soluzione immediata e necessaria per salvaguardare 80 posti di lavoro.Al tempo stesso ribadiscono l’importanza di rispettare l’inserimento della clausola sociale per la continuità lavorativa.

“E’ chiaro – fanno presente il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana Giovanni Mastroeni e i segretari della Filcams provinciale Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi – che si tratta solo di una soluzione tampone, resta aperta la questione principale di programmare il servizio per i prossimi mesi con un percorso amministrativo che dia finalmente stabilità allo stesso come sempre chiesto da questa organizzazione sindacale. Per questo metteremo in atto ulteriori azioni, anche investendo la Prefettura della questione che evidenziamo ancora ha un grande valore sociale oltre che occupazionale”.

La protesta di Cgil e Filcams prosegue, martedì 21 marzo lavoratori e sindacati saranno nuovamente in presidio a Palazzo Zanca.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. MessineseAttenta 17 Marzo 2017 13:03

    Il fatto vergognoso è che si sta cercando una soluzione non per assicurare un servizio ai bambini, ma per permettere ai lavoratori di non perdere il posto.

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  2. MessineseAttenta 17 Marzo 2017 13:03

    Il fatto vergognoso è che si sta cercando una soluzione non per assicurare un servizio ai bambini, ma per permettere ai lavoratori di non perdere il posto.

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  3. li riapriremo a maggio giorno 31

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  4. li riapriremo a maggio giorno 31

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