Il Piano Aro bloccato dai Revisori dei conti, necessaria una nuova delibera. Il futuro dei rifiuti resta fermo al palo

Il Piano Aro bloccato dai Revisori dei conti, necessaria una nuova delibera. Il futuro dei rifiuti resta fermo al palo

Francesca Stornante

Il Piano Aro bloccato dai Revisori dei conti, necessaria una nuova delibera. Il futuro dei rifiuti resta fermo al palo

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martedì 24 Novembre 2015 - 00:18

Pochi giorni fa la buona notizia della gara d'appalto che farà partire la raccolta porta a porta, adesso la battuta d'arresto rappresentata dal parere dei revisori dei conti sul Piano Aro, lo strumento che pianifica la gestione rifiuti per i prossimi 4 anni. Ialacqua però non perde la fiducia e annuncia che l'amministrazione è pronta a rivedere l'atto in base ai rilievi dei revisori.

La pesantissima inchiesta che ha travolto Messinambiente ha inevitabilmente catalizzato l’attenzione sulla drammatica gestione societaria del passato. Una “macchina mangiasoldi”, così è stata definita Messinambiente dalla Procura che ha scoperchiato un calderone in piena ebollizione e portato alla luce anni di malaffare perpetrato sulle spalle di una società lentamente ridotta all’osso e sulle tasche dei cittadini che si sono ritrovati a pagare tasse da capogiro a fronte di servizi pessimi e quasi inesistenti. Adesso che il banco è saltato probabilmente verranno fuori nuove sorprese sul passato della società che continua a gestire il servizio rifiuti, il presente e il futuro però di certo non possono aspettare, anche se su questo fronte sembra essere tutto totalmente paralizzato da mesi. A suon di proroghe e rinnovi di ordinanze straordinarie l’amministrazione Accorinti ha continuato a tenere in vita l’asse Ato3-Messinambiente, nonostante sia nei cassetti quel progetto di multiservizi che avrebbe dovuto razionalizzare il numero delle partecipate, facendo confluire in un'unica grande società servizi e personale. Un’operazione mastodontica, che in questi mesi ha fatto parlare anche di una mini-multiservizi, una sorta di esperimento di prova per capire se il progetto è fattibile. Ecco allora che è spuntata l’ipotesi Amam, cioè fare il primo passo trasferendo alla società che gestisce il servizio idrico anche i servizi di igiene ambientale, quindi tutto il pacchetto Ato3-Messinambiente.

L’amministrazione aveva anche gettato le basi di questo percorso, elaborando il famoso piano Aro, cioè lo strumento che detta le regole della gestione rifiuti in città. Esitato dalla giunta Accorinti lo scorso novembre, approvato dalla Regione il 7 maggio scorso e poi inserito dall’amministrazione in un provvedimento che indica la strada dell’affidamento del servizio rifiuti nei prossimi 4 anni, con la formula del “in house providing”. In questi mesi l’intera amministrazione, ma soprattutto l’assessore Daniele Ialacqua, orgoglioso di questo importante documento, hanno atteso con trepidazione il responso del collegio dei Revisori dei conti di Palazzo Zanca così da poter portare la delibera contenente il piano Aro al voto del consiglio comunale. Ma il responso è stato tutt’altro che favorevole. L’organo contabile, presieduto da Dario Zaccone e composto da Fedederico Basile e Giuseppe Zingales, ha espresso un parere negativo alla delibera del piano Aro e dunque anche questo provvedimento non avrebbe sicuramente vita facile in aula arrivando con un parere non favorevole.

L’amministrazione però non ha intenzione di fallire e dunque è praticamente certa la revisione della delibera sulla scorta dei rilievi mossi dai revisori. La giunta quasi certamente ritirerà la delibera per dare vita ad un nuovo atto che possa ottenere il via libera dai revisori ed approdare in aula nella speranza di non incappare in nuovi ostacoli. Anche con il piano Aro dunque la giunta Accoranti dovrà ritirare un suo provvedimento per costruirne uno nuovo che tenga conto delle osservazioni dei revisori dei conti. Una prassi ormai consolidata a Palazzo Zanca, dove quasi tutti i provvedimenti importanti e sostanziosi hanno fatto più volte dietrofront per essere rivisti, modificati, riscritti da capo.

Il parere negativo dei revisori è scaturito da alcune anomalie riscontrate nella delibera, a cominciare dal fatto che l’amministrazione ha scelto di mettere in un unico atto sia il piano Aro che il contratto di servizio che legherà il Comune alla società a cui sarà affidato il servizio rifiuti, passaggio che invece secondo i revisori dev’essere diviso in due diversi provvedimenti. Manca anche il piano finanziario della società che gestirà i rifiuti messinesi e non convincono neanche le cifre inserite, considerato che per esempio già in questo 2015 che volge ormai al termine non sono state rispettate le previsioni di spesa inserite in delibera.

L’assessore Ialacqua ha spiegato di essere comunque pronto a rivedere il provvedimento in base alle osservazioni mosse dai revisori, in modo tale da confezionare un atto che sia inappuntabile sotto ogni aspetto, anche se questo significherà perdere altro tempo. Tempo che scorre inesorabile e che, al di là dei progetti sulla carta e dei buoni propositi, ha ancora prodotto poco. Ato3 e Messinambiente si avvicinano ad una nuova scadenza e a questo punto sembra praticamente impossibile chiudere l’operazione entro la fine dell’anno quindi sarà necessaria una nuova proroga. Il parere negativo sul piano Aro rappresenta un’ulteriore battuta d’arresto, la giunta dovrà al più presto confezionare la nuova delibera e portarla in aula, mentre però si attendono altri atti importantissimi, tra tutti il bilancio consuntivo 2014 e ovviamente anche il previsionale 2015 di cui ancora non vi è traccia.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. Cara FRANCESCA STORNANTE permettimi di pubblica la delibera originale, proponente Daniele IALACQUA, istruita dall’ing. Domenico SIGNORELLI, dirigente del Dipartimento Ambiente e Sanità, anche per avere un punto di confronto con la nuova deliberazione. LEGGETELA ci sono cose interessanti oltre alle cifre. Condivido il tuo virgolettato. ” Il parere negativo sul piano Aro rappresenta un’ulteriore battuta d’arresto, la Giunta dovrà al più presto confezionare la nuova delibera e portarla in aula, mentre però si attendono altri atti importantissimi, tra tutti il bilancio consuntivo 2014 e ovviamente anche il previsionale 2015 di cui ancora non vi è traccia.” http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2014/Docs21353/885.pdf.

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  2. Cara FRANCESCA STORNANTE permettimi di pubblica la delibera originale, proponente Daniele IALACQUA, istruita dall’ing. Domenico SIGNORELLI, dirigente del Dipartimento Ambiente e Sanità, anche per avere un punto di confronto con la nuova deliberazione. LEGGETELA ci sono cose interessanti oltre alle cifre. Condivido il tuo virgolettato. ” Il parere negativo sul piano Aro rappresenta un’ulteriore battuta d’arresto, la Giunta dovrà al più presto confezionare la nuova delibera e portarla in aula, mentre però si attendono altri atti importantissimi, tra tutti il bilancio consuntivo 2014 e ovviamente anche il previsionale 2015 di cui ancora non vi è traccia.” http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2014/Docs21353/885.pdf.

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  3. ” Una prassi ormai consolidata a Palazzo Zanca, dove quasi tutti i provvedimenti importanti e sostanziosi hanno fatto più volte dietrofront per essere rivisti, modificati, riscritti da cap”o.Ma chi li scrive i provvedimenti? Forse Michele . …..?

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  4. ” Una prassi ormai consolidata a Palazzo Zanca, dove quasi tutti i provvedimenti importanti e sostanziosi hanno fatto più volte dietrofront per essere rivisti, modificati, riscritti da cap”o.Ma chi li scrive i provvedimenti? Forse Michele . …..?

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  5. Una “macchina mangiasoldi”, così è stata definita Messinambiente dalla Procura che ha scoperchiato un calderone in piena ebollizione e portato alla luce anni di malaffare perpetrato sulle spalle di una società lentamente ridotta all’osso e sulle tasche dei cittadini che si sono ritrovati a pagare tasse da capogiro a fronte di servizi pessimi e quasi inesistenti.

    ora lavativi a bucca… un grazie a tutti i politici degli ultimi 30 anni.. amministratori, dirigenti è tutta una xxxxx.
    1 100 1000 indagini sulla nostra città. Sig. prefetto controlli ! controlli!
    legalità!!!

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  6. Una “macchina mangiasoldi”, così è stata definita Messinambiente dalla Procura che ha scoperchiato un calderone in piena ebollizione e portato alla luce anni di malaffare perpetrato sulle spalle di una società lentamente ridotta all’osso e sulle tasche dei cittadini che si sono ritrovati a pagare tasse da capogiro a fronte di servizi pessimi e quasi inesistenti.

    ora lavativi a bucca… un grazie a tutti i politici degli ultimi 30 anni.. amministratori, dirigenti è tutta una xxxxx.
    1 100 1000 indagini sulla nostra città. Sig. prefetto controlli ! controlli!
    legalità!!!

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  7. Mentre il revisore dei conti da parere negativo ,e la giunta studia su come predisporre un altro atto. Noi messinesi abbiamo già versato la prima rata della tari a giorni pagheremo la seconda rata , e mentre questi xxxxxxxxxxxx giocano, noi paghiamo la monnezza a prezzi folli tra i più cari d’Italia con l’aggravante che la spazzatura e sempre li per strada .Vergognatevi e dimettetevi

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  8. Mentre il revisore dei conti da parere negativo ,e la giunta studia su come predisporre un altro atto. Noi messinesi abbiamo già versato la prima rata della tari a giorni pagheremo la seconda rata , e mentre questi xxxxxxxxxxxx giocano, noi paghiamo la monnezza a prezzi folli tra i più cari d’Italia con l’aggravante che la spazzatura e sempre li per strada .Vergognatevi e dimettetevi

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